Quaresima 2012

Into the garden

20 Febbraio 2012 Lunedì

Dato l'annuncio della Quaresima 2012. Se possibile percorrere un cammino sugli insegnamenti di S.Teresa d'Avila, nella prima parte del suo itinerario di preghiera. L'inizio della vita spirituale è impegno per rimuovere gli ostacoli all'amore di Dio, lottando contro le tentazioni: imparare a riconoscerle, determinati nel vincerle. Sono pronto? Sono deciso? Non tanto ... Ma sento di desiderlo. Invocazione allo Spirito Santo e a Maria. 

Si tratta di capire che Gesù è tutto, che il suo amore per noi è la più grande fortuna -  risorsa - e con la preghiera gli siamo vicini. Santa Teresa paragona il cammino di preghiera alla preparazione di un giardino, che inizia fondamentalmente col rimuovere le erbacce e tutti gli ingombri, poi si tratta di piantare semi, fiori e alberi, infine di innaffiare. Il giardino è l'anima che si fa pronta ad accogliere Gesù.

Particolare importanza riserva alla innaffiatura. La si può fare in quattro modi: o col pozzo, con le idrovore, coi canali, con la pioggia. Ciascuno di questi modi corrisponde ad un grado di preghiera: da un nostro maggiore sforzo e piccoli risultati, fino ad un nostro minor sforzo e massimi risultati. Non si può cambiare questo ordine. Il Signore dona le sue grazie a chi le desidera, e il desiderio si misura con l'impegno.   

 

Il primo passo è stare lungamente alla presenza di Gesù; considerando la sua bontà, la sua comprensione, la sua fiducia e quella che ha fatto per noi. 

"Chi è arrivato a questo punto lo lodi molto e si riconosca gran debitore, se non torna indietro, pare che egli lo voglia già a sua dimora e lo abbia scelto per suo regno". 

E' una gran gioia stare alla presenza di Gesù, riconoscere tutti i suoi doni naturali e soprannaturali, unitamente a timore: "... perchè ci concede i suoi doni a questa condizione: che se non facciamo buon uso del tesoro che ci dà, e dell'alto stato in cui ci pone, ce lo riprenderà, consegnandolo ad altri, facendoci restare più poveri di prima" V.10,6.

 

Buona la notte trascorsa, anche se continua una sorta di costipazione fisica e mentale. Rimossa la neve dalla parete esterna della cripta, per togliere umidità ai muri scoperti, in vista dei lavori di ristrutturazione. Capisco che altro è stare con Gesù, altro è invocarlo per un fine buono. Tutto giusto ma il primo è migliore. Fuori piove, poi nevicherà, da mercoledì il sole.

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Giri sognati in bicicletta:

  • Fanano - Fellicarolo
  • Fanano - Capanna Tassoni
  • Pievepelago - Abetone 
  • Spilamberto - Marano
  • Spilamberto - Modena
  • Castelfranco - Nonantola 
  • Piumazzo - S. Agata 
  • Piumazzo - Savigno
  • Pievepelago - S. Pellegrino 
  • Docciola - Castell. Montese


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21 Febbraio 2012 Martedì

"Cavare acqua dal pozzo" metafora della preghiera. A volte si lavora tanto solo per qualche goccia; in pensieri, sentimenti, consolazioni. La preghiera di cui si parla è principalmente quella "mentale", la meditazione. Pensare a Gesù, ascoltare Gesù, riflettere, capire, ricordare, amare. Può essere una gran fatica.

La prima tentazione è pensare che sia più utile fare altro: ho dedicato ancora grande tempo a spalare neve, prima e dopo le benedizioni, col risultato di stancarmi e chi ci va di mezzo è sempre lei, la preghiera. La preparazione alle varie catechesi è un grande aiuto, purchè si mediti per se stessi e non per altri. "Chi entra nella preghiera trascina dietro di sè tante anime, senza che se ne avveda". E' l'opera più educativa per eccellenza. Il vangelo sottolinea la sua "potenza": "tutto è possibile per chi crede ... certe cose si ottengono solo con la preghiera"  

 

Visto un bel film, "Gran Torino" di Cleant Eastood. Pare molto interessante questo artista, anche se talune sue posizioni non si possono dire proprio cattoliche. Seguita ancora la vicenda Celentano, l'intervista al suo parroco, quella vera, non quella falsa di TV Sorrisi e Canzoni. Mi pare di avere capito meglio il personaggio, le "debolezze egoistiche", inevitabili, di chi ha sempre i riflettori addosso; di chi è ricco, bravo e famoso. Però gli artisti vanno ascoltati: hanno il carisma di certe chiarezze che possono aiutare, anche se stanno "dall'altra parte". Pur col maltempo e strade imbrattate di poltiglia, ieri bella riunione catechisti di quarta: proprio bravi! 

 

"Non avete perchè non chiedete ... chiedete e non ottenete, perchè chiedete male"

Memoria di S. Pier Damiani, monaco, pastore, vissuto e morto a Fonte Avellana (Marche). Piccola pedalata in via Marta, fra le ultime chiazze di neve, nel primo tiepido sole di primavera.

Monastero di FONTE AVELLANA (Urbino) ai piedi del Monte Catria. Sarebbe molto bello andarci in bici
Monastero di FONTE AVELLANA (Urbino) ai piedi del Monte Catria. Sarebbe molto bello andarci in bici

22 Febbraio 2012 - MERCOLEDI DELLE CENERI

"O Dio vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto". Inizio Quaresima 2012 col fiato corto: impegni che non riesco ad assolvere inducono somma ansia. Ognuno inzia la Quaresima con la sua propria tentazione. Così lo Spirito Santo "ci getta nel deserto": nulla ci meravigli, nulla si rifiuti, più forte si faccia l'invocazione e la fiducia. Non manchiamo di "cavare acqua dal pozzo". Se la nostra situazione ci umilia, ringraziamone il Signore: è la condizione migliore per partire bene. 

 

Giornata di benedizioni; esequie a Guglielmo "nonno Pippo" e celebrazione liturgica delle Ceneri, partecipata dalla parrocchia in modo commovente. Nella riunione serale, col gruppo CFD, imparo dell'esistenza di una valida associazione per coppie in difficoltà matrimoniale: la "Retrovaille" - cfr sito; conosco santa, efficace in queste circostanze: Beata Elisabetta Canori Mora; conosco bravo sacerdote incaricato della pastorale giovanile a Mantova, don Valerio Antonioli, inventore del "catechismo magico", disponibile ad andare nelle parrocchie. Dono più bello, nuovissima biografia "don Divo Barsotti", sulla quale faccio le ore piccole. "La vita cristiana non è penitenza, preghiera, povertà, carità ... è solo seguire Gesù, è un viaggio"

23 Febbraio 2012 Giovedì dopo le Ceneri.

Preghiera alla Beata Elisabetta Canori Mora perchè ***  si ravvedano dal progetto di dividersi. Preparazione catechesi, non pensando di parlare di Dio, ma di parlare con Dio. Fuori splende il sole, la primavera è alle porte, al lavoro subito per "preparare il giardino per Dio".

Sui giornali la vicenda di don Alberto Bastoni, sacerdote di Perugia, dall'eclatante profilo Facebook, arrestato per cocaina; serio pericolo di doppiezza per l'anima religiosa. Chi ne è immune? Vedendone la foto si capisce che a quell'anima manca la penitenza. A me manca?

 

I sei-sette chili di troppo sono lì, a testimoniare visibilmente intemperanza e disordine. Tre settimane dà il medico per rimettermi a posto, pondus et intus. La sobrietà è virtù e salute.

 

Giornata molto bella: nell'accoglienza del sacerdote da parte dei parrocchiani sento esserci l'accoglienza di Dio. Molti portano croci pesantissime con grande pazienza, fedeltà, bontà. In tutti una sincera cordialità, affetto: come ricambiarli? Cosa posso fare per loro, se non donare l'incontro con Dio, Onnipotente e Provvidente? E come lo dono? Con la presenza, con la serietà di un lavoro spirituale, con la allegria dei piccoli. Suor Pavana e Suor Riccarda illustrano il lavoro con le Prime Comunioni per la riunione genitori, brave anche con le nuove tecnologie. Probabilmente dopo tanto lavoro, molte di quelle anime lasceranno la fede ... "la chiesa può essere abbandonata, ma lei non abbandona nessuno". E' bello lavorare bene. 

24 Febbraio 2012 Venerdì dopo le Ceneri

Non pesante penitenza afflittiva, ma armonia per anima e corpo, in una vita amorevole e sobria. I salutisti consigliano pranzo leggero e breve passeggiata. "Sacrificio" è vincere quella pigrizia del dopo cibo e del dopo lavoro. Facevano così anche i monaci, inventando il chiostro, luogo di un movimento sobrio ad ogni stagione dell'anno. Aria pulita e fresca, nella casa e nell'anima, per essere pronti all'ascolto di Dio. Esercitarci nell'ordine e nel silenzio è entrare nella preghiera. La parte più importante della preghiera è la PREPARAZIONE alla preghiera.

"Ascolta Israele, Il Signore è nostro Dio, il Signore è uno solo. Amerai dunque il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, la tua anima, le tue forze. Amerai il prossimo come te stesso"   

Angosciante incubo, durante riposo pomeridiano ... non so andare avanti con la Messa e, aperto il tabernacolo, le ostie galleggiano nell'acqua ... Poco dopo, una telefonata mi ricorda una gravissima dimenticanza; smarrimento ... Il cuore invita a stare calmo, accettando tutto con fiducia. Dio è Onnipotente e Provvidente. Continuare il cammino della preghiera indipendentemente da soddisfazioni o amarezze, da benessere o malessere.

 

" La preghiera, o dialogo con Dio, è un bene sommo. È, infatti, una comunione intima con Dio. Deve essere, però, una preghiera non fatta per abitudine ma che proceda dal cuore. Non deve essere circoscritta a determinati tempi od ore, ma fiorire continuamente, notte e giorno. Abbellisci la tua casa di modestia e umiltà mediante la pratica della preghiera. Così prepari per il Signore una degna dimora, così lo accogli in splendida reggia. Egli ti concederà di trasformare la tua anima in tempio della sua presenza" (S. Giovanni Crisostomo)

 

Fatica alle Stazioni Quaresimali; le sensazioni negative che colgo non sono forse amanazioni della mia anima? Quello che non mi piace fuori di me, è quello che detesto in me. Per questo devo andarci, "lavorando" sulle sensazioni provate. Fra preti c'è la debolezza del confronto. E' umano che qualcuno sia più bravo di un altro, più attivo, più cercato; solo questo conta? Non siamo tutti poveri esseri, che cercano di fare del loro meglio, investiti della infinita potenza del sacerdozio? "E sdraiarsi felici sull'erba, ad ascoltare, un sottile dispiacere ... /  Interrogarsi perchè, quando cade la tristezza in fondo al cuore, come la neve non fa rumore" (L. Battisti)

lucio battisti - emozioni - YouTube

25 Febbraio 2012 Sabato dopo le Ceneri.

Non riesco a dire che il rosario. Se così è, nessun problema: si prosegua questa strada. Nel rosario riesco a stare alla presenza di Dio, degli altri, di me stesso, attraverso Maria. Tutto si semplifica, tutto si intensifica, tutto divieno vero e mio. Tutto diviene possibile. Sperimento il bene delle piccole scelte virtuose, delle piccole rinunce, dei piccoli propositi, delle piccole preghiere, dei piccoli lavori, del piccolo ordine. "Cerca tutto quello che è piccolo e sarai salvo".

 

La vita è prova, tentazione ... ad ognuno la propria, per indole, per storia;

è con la "prova" che possiamo dimostrare l'amore di Dio.

 

Una intera giornata di disponibilità, concludendo poco, sbagliando molto, ma col costante pensiero della potenza della grazia e della preghiera. "Quando sono debole è allora che sono forte; la mia potenza si manifesta pienamente nella debolezza". A.E. dice: "Voi sacerdoti siete formati a stare "distanti ma non separati", invece io vi vorrei "alti ma vicini", dentro alle cose, alle situazioni. Non esistono due mondi, il sacro e il profano, il mondo è uno solo. Vi perdete in regole piccole, senza senso; avete spesso bisogno di confrontarvi, perchè non siete sicuri. Vi vorrei "alti", come ancora non lo siete". L'incarico di parlare di Dio Onnipotente aiuta molto la mia anima. Per la Catechesi Valentina porta il cartellone, Anna il fiore della preghiera, Rita e Annalisa lampada e libro, Mauro Felicani l'icona della Trasfigurazione. Tutto è pronto.

Particolare della ICONA DELLA TRASFIGURAZIONE. Dipinta dal laboratorio Piccolo Eremo delle Querce
Particolare della ICONA DELLA TRASFIGURAZIONE. Dipinta dal laboratorio Piccolo Eremo delle Querce

26 Febbraio 2012 Domenica I° di Quaresima

Per piacere a Gesù recita devota della Liturgia delle Ore. Non parte l'impianto di riscaldamento così vado presto in chiesa a sistemare e posso sostare davanti alla Icona di Gesù Luminoso e soprattutto davanti alla Eucaristia. Col sorriso di Gerry parte bene questa santa Domenica.

 

Tanti bambini alla messa, nonostante il carnevale. Preparazione accurata dell'omelia dialogata, ma il rapporto diretto porta in direzioni impreviste: non negative, credo. Sento di avere qualcosa da dire; tema della "prova", come condizione talvolta "estrema" attraverso cui Dio ti fa conoscere a te stesso e puoi dimostrargli amore. Ma specialmente ti mette sotto la sua protezione, rendendoti vittorioso della sua vittoria. Fuori la musica del Carnevale - i bellissimi brani di Adele - dentro la preghiera dei Salmi, in preparazione alla Messa alla Provvidenza, dove affido a Maria questa Quaresima e la ricostituzione della sua Confraternita. E' segno molto bello non sentire distanza fra una famiglia in carnevale e chiesa in preghiera.

 

Set fire to the rain - Adele/traduzione in italiano - YouTube

27 Febbraio 2012 Lunedì 

Ti ringrazio, Signore, della catechesi di ieri a Manzolino, della messa alla Provvidenza, del riposo, del sole al Carnevale. Ti ringrazio della sobrietà, della preghiera che persevera, del libro su don Divo Barsotti, a conclusione giornata. Trovo impressionanti alcune corrispondenze: il desiderio di imitare S. Benedetto Labre, l'incanto verso Dostoeskj, il rapporto fra anima e paesaggio, una mamma laboriosa e fedele, il non conoscere mai esattamente la propria strada. 

 

Problema del carnevale a Quaresima. Dire qualcosa? Per l'uso pubblico degli ambienti ricreativi parrocchiali, valga il motto: "date a Cesare quel che è di Cesare". Il criterio di ogni scelta sia accogliere quanto favorisce anche lontanamente l'annuncio del vangelo.

Giornata densa di incontri con ammalati: col progresso medico, paradossalmente aumenta il numero dei malati, anche molto gravi. Momento di "prova" per l'anima e bisogno di aiuto e risposta. Sosta bellissima nel silenzio di un prato, al rustico in via Noce 28, fra lepri, fagiani, circondato da olmi secolari, noci e pioppi, sulle rive di un agreste canale, seduto su una pietra, immobile alla carezza del primo sole. Alla riunione per la ricostituzione del Gruppo di Preghiera e Servizio della Madonna della Provvidenza siamo in undici. Molte riflessioni e proposte, raccolte nella pagina apposita del sito. il 25 marzo prossimo l'opera prenderà la sua corsa. 

 

Magari... Renato Zero - YouTube

28 Febbraio 2012 Martedì 

"Sono tante le virtù interiori, ma senza il raccoglimento e l'umiltà non mi piacciono. Ammesso che anche un'anima non avesse altre virtù che il raccoglimento e l'umiltà, Io scenderei in quell'anima e farei io la sua santità". Mettere ogni impegno nel dialogo interiore con Gesù. 

 

Proposito di raccoglimento disatteso completamente: sempre la bocca aperta. Stato di euforia, ambiguo, pur nella disponibilità. Al cancello di Setti in via Poretto sosta per un complimento a Gala, il pastore tedesco. L'affetto di quel cane, i gesti di trasporto, la voglia accesa e tenerissima di un rapporto, una carezza, una considerazione, mi fa pensare ... a Dio; a come sia intenso, "bisognoso", desiderato, totale, il suo amore per noi. Lo farò aspettare ancora?  

29 Febbraio 2012 Mercoledì

"La sollecitudine con il Signore ci segue è continua, comprende tutto, i piccoli e i grandi eventi che ci capitano, o di cui siamo causa" Risveglio non buono, per poco riposo, per animo non sereno. Se non riusciamo ad essere fedeli a Dio nel sole, cerchiamo di esserlo nelle nubi.

 

1 Marzo 2012 Giovedì

Pregare significa cercare di pregare. La catechesi su Dio Onnipotente e Creatore conferma questo tema. La goccia piano piano scava la pietra. Risveglio alle 4,50, pronto, come quando sono in cammino. Nella vita di don Divo Barsotti, letta prima di dormire, c'è un momento durissimo nel quale sente di non essere fatto per la cura d'anime: ho sempre pensato così anche di me; adesso no. Nessuna presunzione: vivo profondamente la mia impotenza; ma la scoperta della "strada educativa" spalanca infinita pace e gioia. Manca solo la pratica della preghiera, "quando sono debole è allora che sono forte". Comunicazione di Tomaso: all'Hotel S. Martin Pinario, di fianco alla Basilica di Compostela, riusce a prenotare per tutti noi 55 pellegrini di Santiago, sia pernottamento che "ultima cena" di gruppo. Senso eucaristico di fine e di inizio; di offerta, comunione, gioia, amore. Don Divo desiderava esser pellegrino, attraversando il mondo, povero ed "ebbro di Dio": un pochino noi realizzaziamo questo sogno.

YouTube - La Califfa

 

"Con il mio Dio scavalcherò le mura" Salmo 17,30 - Ufficio di Letture

Penso alla moda del Parkour, dilagante fra i ragazzini. Noi adulti ci affanniamo tanto per la sicurezza, ma l'animo umano non è fatto per la sicurezza, piuttosto per l'avventura e il rischio. Queste follie non sono un esempio; ma pur sempre un simbolo. La grandezza di un sol gesto, un balzo, un salto, una figura, possono rendere significativa una stagione della vita, altrimenti condannata alla banalità. Non è così anche con la preghiera?

Parkour and FreeRunning - YouTube

 

E' iniziato il mese di Marzo

"... in fondo all'anima, cieli immensi, immenso amore, amor per Te ..."

Lucio Battisti Live - Giardini di Marzo - YouTube

2 Marzo 2012 Venerdì 

Dopo una giornata tiratissima, finale compulsivo di zuccheri e grassi. Riposo compromesso, ripartenza faticosa, timori d'una agenda costipata. Il Nemico ha uno scopo solo: distruggere le condizioni della preghiera. Con l'aiuto del cielo, dirigersi verso Dio sùbito: umiltà e fiducia. "Non c'è vera preghiera senza vero sacrificio; preghiera e comodo non stanno insieme". Raccolgo tuttavie le grazie grandi di ieri: incontri con le anime nelle benedizioni; santa Messa del "chiedete e vi sarà dato"; confessioni; lavoro dei catechisti Medie; buone notizie dal papà in ospedale; unzione dei malati a Valerio; prove del Coro. Carità pastorale. Il pezzettino di Barsotti letto ieri insegna che la via di Dio passa attraverso l'annullamento di sè, unito ad una dilatazione infinita della propria vocazione. Ciascuno partecipe di tutta la missione di Cristo. Vivere come se tutta la salvezza del mondo dipendesse da te.

 

Cura d'anime è condividere il peso delle croci. Impressionato dalla giovane età della defunta Maria, mi precipito a casa per conoscerla a Casale California. La cordialità di Gianluca, Elena, del marito Renato mi impressionano: storia umanissima di dolori, difficoltà, delusioni. Il resto del giorno incontri per le benedizioni, volutamente leggeri, anche con Gianna Maccaferri Gamberini. Nell'anima è strisciante una sottile insoddisfazione, timore di rapporti superficiali, inutili; di non essere trasparenza di Dio. Momenti di preghiera raccolta, ma non basta. 

3 Marzo 2012 Sabato

Leggo del Card. Elia Dalla Costa: "Non era uomo di governo, non spiccava per cultura, in lui però era evidente la presenza di Dio. Il Dio che ho incontrato e che ha riempito la mia vita, era il Dio del Card Dalla Costa" Ciascuno di noi, specie il consacrato, esprime un senso di Dio. Quale Dio io esprimo? 

Seconda Stazione Quaresimale a S. Agata: di Piumazzo nessuno. Siamo persone un poco chiuse, io per primo. Del resto, cosa danno le Stazioni Quaresimali? Sono anche un poco lo spettacolo del nostro declino. La vita degli uomini e di Dio pare scorrere altrove. Eppure bisogna andare oltre le sensazioni: la grandezza di questi momenti è proprio la loro povertà. 

 

Ringrazio Giorgio Bianconi, per il suo commento alla mia amarezza sulle Stazioni Quaresimali. Caro Giorgio, durante la scrittura sono stato costretto ad interruzione per ministero, lasciando il pensiero incompiuto, grezzo, iniziale. Non dobbiamo in realtà disprezzare nulla, ma tutto ringraziare, redimere e offrire con amore. " Nell'umiltà non c'è mai afflizione"

 

Bella adorazione Eucaristica coi ragazzi delle Medie. Catechisti bravissimi a preparare l'ambiente, i testi, le musiche, i tempi. Un altro passo in avanti sulla strada educativa. Ho visto gli sguardi dei ragazzi luminosi; non solo hanno vissuto un momento di senso, ma ricevuto un seme vitale per sempre: l'arte della preghiera.

Serata fervida con Franco, Monica D'Atti e un'ottantina di pellegrini da Faenza, Bologna, Modena, Savignano, Spilamberto, Bazzano, San Cesario. Ottima accoglienza da parte del Coro S. Giacomo e del gruppo Santiago 2011. La corsa a scarpe e zaino Osprey è iniziata!

Al funerale di Lucio Dalla le autorità religiose di Bologna decidono non si canti alcuna canzone, ma concedono la lettura del suo brano "le rondini".   

Le rondini - YouTube

"Non sono un convertito, perché credo in Dio da quando sono bambino e credo che siano valori assolutamente umani. La ricerca della libertà, la ricerca dell’equilibrio, il continuo meccanismo di credere, è quello che fa la differenza tra l’uomo e le macchine. Per cui io credo nella libertà, nella tolleranza, nel riconoscimento di tutte le confessioni, perché credo che sia importante e che una società come la nostra, che va verso una società più complessa, più enigmatica, come quella delle macchine, abbia bisogno di fede. Naturalmente credo in Dio perché è il mio Dio, è il Dio che riconosco negli uomini, nell’umanità, è il Dio che riconosco nei poveri, nella gente che ha bisogno di aiuto, e che io considero gli uomini del domani. Rispetto con grande fascino la decisione di Cristo di nascere povero, di nascere in mezzo alla gente diseredata, perché è la gente del futuro. Io credo che dopo 2000 anni, anche oggi, la gente diseredata, i migranti, la gente del Terzo Mondo, sia la gente del futuro"  (Lucio Dalla)

Lucio Dalla - Tu scendi dalle stelle - YouTube

 

4 marzo 2012 Domenica

Impressiona che proprio il giorno del compleanno di Dalla, si celebrino i suoi funerali. Nascita e morte, evento unico. Tributo d'amore di tanti. Non è un artista facile, eppure c'è in lui una luce che molti colgono. Si chiama Lucio, lo salutiamo nel giorno della Luce, la Trasfigurazione. Mi piacque quando lo sentìì affermare "Il declino è libertà", poesia della sorte avversa e della vecchiaia. Oggi, II° di quaresima, il Signore ci inonda della Sua "luce", un attimo, ma per sempre. Non importa se accompagnata da grigiore e paura; dice l'evangelo che gli apostoli dopo aver esclamato "E' bello per noi stare qui!" " furono presi da un grande spavento". Importa che Dio ci sia con noi. Stanchissimo e sereno. Guardo indietro e ringrazio. 

Lucio Dalla - 4 marzo 1943 - YouTube 

 

Anche stamattina Messe belle: alle 9,30 con Mauro Felicani che spiega l'icona della Trasfigurazione: "Dio si è fatto uomo perchè l'uomo divenga Dio", icona della divinizzazione. Al momento della consacrazione colpiscono le parole "Questo è il mio sangue versato per voi ..." Penso alle emorragie continue di papà, a come alla fine si perda tanto sangue ... a come la scienza medica allunghi questa stagione di croce e di sangue, difficile e sacra. 

 

Siamo all'altezza di tanta responsabilità? Giorni di impegno e gioia nel servire e pregare, ma anche senso di vuoto, come quando si assaggia una cosa buona, ma appena qualche briciola. Le giornate sono piene, concatenate, ricche di senso, pur non ancora perfette in sapienza. Manca la "dimensione estrema", che non so se sia cercata dall'amore oppure dall'orgoglio.

5 Marzo 2012 Lunedì

La "dimensione estrema" della vita in Dio è la santità, la quale a sua volta ha questi caratteri: "amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e purezza". Nulla di forzato, prometeico, violento, ma dolcezza, pace, umiltà sono i caratteri propri della vita in Dio. Grandezza e potenza sono tutte contemplate, tutte ricevute. "Settimana di fuoco", con le benedizioni, e ogni sera appuntamenti importanti, fino al grande sabato-domenica prossimi. Dolcezza, pace  e umiltà. Continua appasionata la lettura della biografia di don Divo Barsotti, con riferimenti personali fortissimi, sintonie, comunanza di sogni, corrispondenza d'azione. Inaugurando Casa San Sergio a Settignano (Firenze), ripetutamente disse."E' un luogo sacro, dove venire in pellegrinaggio". Senza nulla sapere, il mio primo pellegrinaggio a piedi l'ho fatto proprio a Settignano, a Casa S. Sergio.

Qualcosa di stonato nei funerali di L. Dalla: troppa esaltazione nei media, troppo ingessata la liturgia, troppo retorico P. Bernardo Boschi. Mancava quella "dolcezza, pace e umiltà" amati da Dio e graditi al defunto. "La sua fede in Dio passava attraverso l'amore all'uomo".

 

E' secondo lo Spirito una sana vergogna e mortificazione per i peccati, sentimento che nella fiducia diventa preghiera. Incedere per le strade dimessi, dispiaciuti, con la dignità immensa del penitente. In serata riunione bella coi genitori della Cresima, gestita in modo profondo dai catechisti. "Dio Padre abita in cielo; Gesù Figlio con noi e in noi; lo Spirito Santo nel cuore". Nella chiacchiere finali, prima di spegnere le luci, parliamo fra addetti della Messa di Cresima. I catechisti hanno alcune proposte e prima ancora di ascoltarli il parroco esplode un pò risentito "La Messa non si tocca!" . S'accorge di tutta una serie di timori: del vescovo, dei catechisti, della propria inettitudine liturgica. Quel "non si tocca" è solo una povera difesa. Risposta giusta è affrontare la questione, sapendo che in gioco non c'è solo la qualità liturgica, ma la propria libertà interiore, senza la quale non può esserci vera educazione. Toccante Messa per Lorenzo Livigni di San Cesario: da sconosciuto, in un istante diviene figlio e fratello. Telefona papà dall'Ospedale, non lo dimettono ancora. "Vieni Spirito Santo / sana ciò che sanguina"

6 Marzo 2012 Martedì

Gilberto di Manzolino, dopo la riunione con la nuova direttrice della Istituzione, Emanuela, e i rappresentanti le varie Scuola Materne Parrocchiali, afferma: "Non ci rendiamo conto della potenzialità che abbiamo nel gestire un Asilo, in quanto a rapporto coi bimbi, genitori e paese; non lo sfruttiamo abbastanza". Ammirevole dedizione di questi laici, che con Tomaso, Felice, Battista svolgono egregiamente il compito di responsabili. Chiedono ai sacerdoti di essere presenti come "parroci", incaricati di un rapporto umano fondato sulla fede. Bella riunione serale coi genitori della Prima Comunione: suor Pavana espone con precisione e amore il sacramento della Confessione, risultandone un quadro di grande affidabilità. I genitori rimangono a lungo anche dopo il congedo, segno che l'ambiente è sereno e i rapporti vivi. Oggi compleanno di papà: la dottoressa dell'ospedale lo visita con un abbraccio e dal taschino sfila un bacio Perugina. "Ma ho il diabete!" dice, " Lo mangi di nascosto!" lei risponde.

 

Lucio Dalla - CANZONE - YouTube 

7 marzo 2012 Mercoledi

"Affrontare la questione della liturgia", ritorna la suggestione di lunedì scorso, con l'idea di collegare il prossimo "Anno della Fede" ad una attenzione speciale all'Anno Liturgico. Quale "segno" di questa dedizione acquisto subito una nuova pisside d'argento: un frate di Monteveglio mi fa capire non essere molto degna quella da noi usata sempre. Oggi non esco a benedire: giorno di grande riordino; preghiera per "fare bello il giardino" e "cavare acqua dal pozzo", preparando i prossimi grandi impegni. Dopo la pioggia di ieri, fuori splende il sole.

 

"Io invece come olivo verdeggiante

nella casa di Dio

mi abbandono alla fedeltà del Signore

ore e per sempre" Salmo 51

"Mosè disse a Giosuè: esci in battaglia contro Amalek, mentre io starò ritto sul colle, con in mano il bastone di Dio. Quando Mosè alzava le mani, Israele era più forte, quando le lasciava cadere era più forte Amalek. Le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole" Esodo 17

 

In chiesa, sul letto, nella cappella dell'ospedale, mani alzate al cielo; il gesto, semplicemente. Come accade sovente nei giorni "liberi", ricordi dolorosi risalgono dall'anima. Sofferenze relazionali mai sanate; anni di ministero senza progetti educativi e forse ora poco di diverso. Eppure non dobbiamo avere alcun dubbio di essere noi i chiamati alla perfezione dell'amore, alla "divinizzazione", ad essere sacramenti per la salvezza del mondo. L'impotenza più umiliante si incontra con l'Onnipotenza più sorprendente. C'è aria di primavera: non voglio viverla solo esternamente, con l'aria limpida e mite, ma interiormente con tutto l'essere. "la mia bocca proclami la tua lode" si è pregato questa mattina; così sia fino alla sera. 

8 Marzo 2012 Giovedì

L'incontro di questa sera interroga su come si faccia formazione spirituale. Preghiera e lettura, le strade maestre. Divo Barsotti chiede la lettura quotidiana della Sacra Scrittura, la recita della Liturgia delle Ore, la santa Messa e - dando lui stesso esempio - la lettura delle opere antiche e moderne, per conoscere Dio e l'uomo. Tutto il resto, quanto tocca la sfera della sensibilità più della intelligenza, ha valore minore, coglie meno il dato oggettivo. L'incontro sul vangelo guidato da Stefano ha avuto questi caratteri. Dopo la ineccepibile presentazione, inevitabilmente gli echi negli ascoltatori non sempre si attenengono al tema, alla comprensione di quella pagina. Ma anche questo ascolto reciproco ha valore di carità.

 

"Ti vorrei più "alto"; in educazione un lavoro lungo, delicatissimo, può essere rovinato da un solo intervento sbagliato, non rispettoso delle persone. Certe cadute non ce le si può assolutamente permettere. Occorre stare attenti ai messaggi che si lanciano, con uscite e modi sbagliati. Quando qualcosa non va, o non piace, semplicemente si dice il proprio parere, con rispetto". Questo 8 Marzo 2012, festa della donna, sarà ricordato a lungo, per una sanguinante correzione. Tremante nel riceverla, la accosto alla lettura che sto facendo sulla Carità: "Non manca di rispetto, non si adira  ... Tutto crede, tutto spera, tutto sopporta". Il fatto accaduto è oggettivamente serio, toccando al vivo la qualità relazionale fra collaboratori, ma sento che ora è soprattutto una sorta di "tentazione" contro la pace interiore, per distogliere l'anima dalla preghiera. il "distruttore di ragnatele" chiede perdono ai suoi ragnetti e propone di riprendere insieme la tessitura, con fiducia, perchè loro stessi gli hanno insegnato che in educazione non bisogna arrendersi mai. Per la formazione spirituale infine non basta preghiera e lettura, ma osmosi di anime, delicatezza d'amore, nel cammino comune.

 

9 Marzo 2012 Venerdì

"Alla sera se ne va e piange

portando la semente da gettare

e al mattino ecco la gioia

portando i suoi covoni" 


Ogni volta che soffriamo, per qualunque motivo, ripetiamoci sempre: "Dio non vuole il dolore, un giorno Dio ci libererà" e intanto approfittiamo della particolare prova che comporta, per un amore speciale, una qualità di preghiera più intensa, che nasce dal basso, dalla umiltà del cuore, luogo di massima verità e massima grazia. Si sta in "alto" quando si sta in "basso".

 

Sono proprio contento. Stamattina pareva di morire, alla sera straripa l'esultanza. In mezzo l'incontro della pace, guarigione dalle ferite, venirsi incontro, chiedere perdono, guardare in faccia gli errori, imparare, ritrovare chi avevi temuto di perdere. La temutissima Stazione Quaresimale si è rivelata dolcissima, calda, seria, vera, sincera, significativa, bellissima. Orgoglioso dei ministri, del Coro, delle Suore, della parrocchia, contento di ospitare i confratelli e le anime belle di chi vi partecipa. Ho fatto piangere, distrutto io stesso; ora grazie. 

 

Provo a rispondere al "libro degli ospiti" vedo che tecnicamente è facilissimo. Ho un po' paura del rapporto diretto, ma credo valga la pena. Sicuramente un "di più" rispetto al diario solitario. Oggi è festa: scrivo sorseggiando "brandy spagnolo" della distilleria candestina Bassi.

 

10 Marzo 2012 Sabato

"Un educatore deve sapere che ognuno è diverso e ha un bisogno diverso; deve saper vedere il bisogno di ciascuno. Occorre esercitarsi in questo. Davanti ai catechisti non si consideri solo il programma, le cose da realizzare, le quali a loro volta vanno commisurate sulle persone, dei bambini e ragazzi, ma anche quale è il bisogno personale del catechista, del collaboratore. Se saprai rispondere a questo bisogno, allora lo avrai aiutato veramente e lui potrà veramente aiutare te e la comunità". L'educazione è un compito infinito, ma è questa la sua bellezza. 

Dopo il frutto della lettura di S. Paolo ai Colossesi, condivisa coi giovani, oggi lettura Filippesi.

Tramite Luigi Vignoli, Loredano Notari si offre di preparare l'olivo per la festa delle Palme.  

 

Bello l'incontro in Oratorio: "Vita ricevuta in dono / vita offerta in dono". Una cosa che dovrebbe essere normale, un parroco che si fermi con i giovani per indicazioni di vita. La novità sta nella percezione come di una nuova strada che si stia aprendo. Non solo un tema, o elenco di cose da fare, ma volontà di un rapporto affettuoso ed educativo. La formula è la scansione giusta dei momenti: progetto, preparazione, sviluppo, condivisione, concretizzazione,  ... legati a qualcosa che precede e che segue, di semplice e altissimo. Quello che ancora manca (ma era giusto aspettare fino ad ora) è la tappa del servizio: i giovani, le cose cominciano a viverle quando le offrono concretamente agli altri. E per questo bisogna ricomiciare da capo: progetto, sviluppo, condivisione, preparazione, concretizzazione ... ma allora i giovani inizieranno a sperimentare le gioie della maturità: vivere per gli altri, essendo loro utili e la gioia di riuscirvi.

 

Gianni Morandi - Un mondo d'amore - YouTube 

 

11 marzo 2012 Domenica

"Rondini e i passeri" preparati da Valentina e Giuseppe per la Festa con i bimbi e genitori di II° elementare. Momento bellissimo, con cura nel tema, l'immagine, scansione dei motivi, ritmo dei giochi, distribuzione degli incarichi, raccolta del materiale, costruzione dei segni. I genitori hanno capito subito la qualità della preparazione "a misura dei loro bambini" e si sono sentiti a loro agio, sereni e partecipi. Da ora il cammino del catechismo, per questa che è la classe dei più piccoli, sarà più facile e proficuo fino alla Cresima. Bravissime Suor Emma, suor Flora, Luisa con Roberto e Clara. Mentre facciamo le pulizie con Athos e Betta si respira clima di soddisfazione e il rito finale, lo spazzare e riordinare, è per tutti canto del grazie. Sms serale di Valentina e Giuseppe: "siamo a cena; pienamente felici di una giornata trascorsa così"  

 

YouTube - GRAZIE A TUTTI (Gianni Morandi)

12 Marzo 2012 Lunedì 

L'ultima parola che leggo prima di dormire, è una critica a certa spiritualità recente, che col volere essere accogliente "rifiuta la croce di Gesù". Anche la visione del mondo così fiduciosa della Gaudium et Spes corre questo rischio. Invece "Il vero rapporto della chiesa col mondo è il martirio". Anche la seconda lettura della messa del giorno ha questo tema: "Annunciamo la croce di Cristo, stoltezza e debolezza per il mondo, per noi sapienza di Dio e potenza di Dio"

 

Un sogno: per le vie del paese, una strana Piumazzo in collina, ogni componente la comunità islamica indossa un velo rossastro. Anche quel giovane, solitamente meno fanatico, indossa il velo rosso: non mi saluta, il volto è silenzioso e serio, non si sa se per vergogna o ostilità. Il paese è pieno di gente con questo abito d'appartenenza ad un mondo non cristiano.

 

Medito l'Esodo, nel libro di don Barsotti. "L'opera di Dio, parte sempre da una situazione estremamente problematica; dal caos e il nulla; dalla rovina del diluvio; dalla idolatria dei Patriarchi, dalla schiavità di Egitto. I primi interventi di salvezza sono chiamate di singoli, con Mosè Dio chiama un popolo". 

Ieri abbiamo vissuto un grande momento comunitario, educativo: è questa la strada, condita di fiducia e di azione? Oppure è l'Esodo, che per amore del bene abbandona la zona del male, con un peregrinare polemico e solitario, come Abramo? Dio vuole la salvezza del mondo, ma essa pare realizzarsi in una opposizione. Esodo vuole dire uscita, abbandono, fuga, distanza. Come coniugare questi temi "dialettici", alla positività "costruttiva" della educazione?

 

Stasera, per visite e telefonate, la messa inizia con 10 minuti di ritardo. Non è solo il danno del tempo, ma più quello di arrivare di corsa, all'atto più grande che ci possa essere. Non si fa così! L'educazione parte dal dare valore, cura, significato ai gesti quotidiani oggettivi di fede.

 

Vedo dalle statistiche che tante persone leggono "il libro degli ospiti". Ringrazio stp, cda per aver aperto questa strada. Confido che altri intervengano, con sincerità e passione. Bella la riunione in preparazone alla Via Crucis: preparazione e organizzazione ineccepibile. Fecondità di un tema conduttore (il battesimo) che collega questo momento al resto del cammino, con un reciproco accrescimento di valore. Se la nostra parrocchia rimarrà fondata sulla fede nella croce, non avrà da temere mai e nelle difficoltà avrà sempre la forza di procedere con frutto. 

13 marzo 2012 Martedì

Una musica insiste nella mente, gradevole; scopro essere le note e le parole di 

Mia Martini - Al mondo (1975) - YouTube

Ormai ho finito il libro sulla biografia di Divo Barsotti. La sua ricerca di Dio mi fa capire come ognuno debba fare questo percorso, e l'unico Dio, voglia manifestarsi in modo differente a ciascuno. Insomma "il mio Dio" non è necessariamente quello di Divo Barsotti. L'unico Dio, della Tradizione, della Chiesa, ha un volto ricco di mille sfumature. Il "mio Dio" è semplice, buono. La croce esiste, eccome, ma è la croce di *** che porta la bolletta, non riuscendola a pagare e la pena di tutta una vita. La croce è *** che insiste gli faccia raccomandazioni e pare non voglia capire che il mercato del lavoro è duro e le spinterelle contano poco. Croce è la moltitudine di malati, che riempiono le case aspettando addolorati una pillola e la morte. Il mio Dio è semplice, fatto di carezze, di sorrisi, di preghiere e canzoni. Il mio Dio è grande, provvede a tutto e fa risorgere tutti, ma come fa lo sa solo lui. Il mio Dio è quello di un parroco, che, come quello di un babbo e una mamma, è il più bello che ci sia.

 

"Il tuo Paradiso è questo, non cercarlo altrove, nel compimento della volontà di Dio, nell'adesione purissima a Lui attraverso gli avvenimenti che Egli dispone". Benedizione a casa Fazzini-Pecovela e Landi: dai loro magnifici giardini profumati rami di calicantus. 

14 marzo 2012 Mercoledì

Il mio Dio, l'unico Dio, è quello crocifisso. Non la mistica del dolore, ma l'umiltà dell'amore. Il suo (dell'amore) saper vedere, accogliere, condividere, supplicare. Stamattina tutto il peso del mio peccato e del peccato del mondo: *** che si vogliono dividere, lasciando i loro bambini nell'angoscia, per sempre, e loro stessi. Cosa posso fare per aiutarli, correggerli? Apparentemente niente, ma allora non credo alla potenza di Dio, dell'amore, della croce. Alla potenza della preghiera e della eucaristia? Sono molto stanco, tutti siamo molto stanchi, ma dal cammino riprendiamo energia di fede e speranza. "Chiedersi quale sia la volontà di Dio è un sottrarsi alla volontà di Dio" La mia vita è questa, il mio pellegrinaggio non è sui sentieri della Francia, ma sulle stradine di Piumazzo, il mio paradiso e il mio purgatorio è qui. Il mio inferno pure. Dalla liturgia delle ore, dalla messa di oggi, tutto risorgerà: tutto, tutto, il resto è illusione, inganno. Credere in Dio e cominciare la giornata col sorriso e la fiducia.

 

E morta l'Olga Fantuzzi: un altro pezzettino di parrocchia che se ne va, per tornare a Dio. Nostro compito è accompagnare le anime e prepararle. Forte il suo rapporto con la comunità, grande la sua generosità, utili - ora diciamo - le sue pene. Aveva bisogno di parlare: al primo angelo che trova in paradiso credo racconterà con abbondanza di particolari tutta la sua storia.

 

15 Marzo 2012 Giovedì

La bontà è una gran cosa. Lo penso entrando nella casa di Angela Notari. Non è mai abbastanza lodata la bontà, come tutte le virtù umane. Un discepolo di Gesù deve essere buono. Eppure non basta per "entrare nella stanza interna del castello". Occorre una bontà soprannaturale, cioè l'acquisire quelle virtù teologali, fede, speranza e carità che sono non la nostra bontà, ma l'assunzione della bontà di Dio in noi. Recita della Liturgia delle Ore credendo che in questa invocazione tutti sono salvi. Ieri bella presentazione di Jasmin sul vangelo e testimonianza di Cesare Pecovela sulla potenza dell'affidarsi a Dio. Valeria suggerisce di cercare il significato oggettivo della Parola, prima delle impressioni personali.

 

Il pensiero che accompagna la giornata, il criterio del valore cristiano di ogni azione, è la sostituzione del "noi" al "Gesù". La pienezza di noi stessi è morire a noi stessi per essere Cristo. Se vivi questo cambiamento, questo "no" e questo "sì", allora sei cristiano. Tocca il concreto di ogni azione e pensiero. Nessuno in giro pensa così: il nostro cristianesimo è etico, opera dell'uomo, un pensare e un fare. Così "nostro", che perfino siamo noi a scegliere i comandamenti utili, da quelli no. Il cristianesimo è un'altra cosa.

 

Il battesimo è una vera morte per una vera rinascita. Il guaio (o la fortuna) è che tutto questo non si vede: chi vive in grazie e chi vive in peccato esternamente sono uguali; anche psicologicamente sono più o meno uguali; la loro serenità non dipende da questo. Allora? Occorre essere attenti alla qualità soprannaturale delle cose, tesi nell'amore, lucidi nell'ostacolo (noi stessi), per lasciare che la nostra anima gradualmente fiorisca, svuotandosi di sè, trasformandosi nel Cristo. E' scandaloso e insopportabile parlare di divinizzazione e poi trasgredire i più semplici comandamenti; eppure davanti a Dio è meglio un peccatore che cerca Cristo, di un giusto che, in nome della sua giustizia, lo rifiuti. "Pregate sempre, senza stancarvi". Non dobbiamo misurare la potenza della preghiera dal suo risultato immediato, esteriore. Credere che in Cristo ogni bene verrà. 

 

16 marzo 2012 venerdì

Fatica a piegarmi, ad allacciare le scarpe. Salute trascurata e anche vecchiaia. Pellegrino acciaccato. Ma è così bello avere capito "il segreto": lasciare che in me tutto venga meno perchè viva Cristo. La mortificazione più difficile è quella del cuore, l'orgoglio. Eppure quanto è prezioso il nostro agire, le minime scelte di ogni giorno: pregare, amare, servire, lavorare, tacere, ascoltare, ringraziare, guardare, gemere ... "la dove è il tuo tesoro è anche il tuo cuore". Mettere amore in ogni più piccola azione, anche se apparentemente non si vede niente, non cambia niente e tutto continua immobile, come prima. O sembra precipitare. 

Una miriade di uccelli cinguetta fuori dalla finestra, durante la recita di Lodi

 

"Sentimento di tutto il male che è in me: portiamo con noi un fardello pesante di miseria e di colpa e forse anche questo è una grazia. Chissà che Dio non mi dia una grazia efficace a vincere me stesso, perchè sa che avendo meno difetti gli sarei più lontano. Noi ci giudichiamo e valutiamo per le nostre azione esteriori. Ma internamente? Forse i nostri difetti ci sono mezzi di perfezione più delle nostre virtù - forse colui che è più difettoso esternamente, è più perfetto di noi davanti a Dio. Umiltà profonda: mi rimetto a te, mio Dio, alla tua misericordia" (D.B.)

 

17 Marzo 2012 Sabato

La grazia della preghiera cresce. Il "giardino" continua ad essere innaffiato, ripulito. Le "potature" fanno male, ma irrobustiscono. Attenzione ai geli della primavera: troppa stanchezza e cattiva interpretazione dei dispiaceri. Quanto reputiamo sventure forse invece sono provvidenze. Persiste il tema battesimale del "Cristo" al posto del "noi", lasciare che tutto venga meno in noi perchè viva Lui in noi. Sopraggiunge il tema dei "no" e dei "si": prospettiva educativa non meno che quaresimale-battesimale. Capacità di dire dei "no" veri, profondi, per imparare a dire dei "si" veri e profondi. Inizio questa mattina col dire "no" alla pigrizia, scegliendo la passeggiata aurorale col rosario, affidando a Maria i molti impegni d'oggi.

 

Giornata bella, tirata al massimo nel lavoro, ma senza cedimenti. Le prime Confessioni di 41 bambini sono state partecipate, vive, con qualche passeggero momento di confusione; rapporto caldo e sincero fra catechisti, genitori e bimbi e questa è la cosa più importante. Attività a sfondo etico molto simpatica, coi bimbi, sempre sul tema del "si" e del "no".

 

Riporto alcune riflessioni d'altri, eco lettura delle ultime pagine di questo diario:

- "Se veramente la vita cristiana è far vivere Cristo in noi, non dobbiamo più chiedere nulla per noi; l'abbandono di noi stessi alla grazia comporta questo; possiamo solo chiedere per altri

- "Dici che a volte anche l'errore può servire più della virtù nel nostro rapporto con Dio. Io dico che non è l'errore a servire, ma il fatto che sbagliando, facendo fatica, ci si mette in ricerca: è la ricerca che vale, non l'errore. Una persona vera è sempre in ricerca"

- "E' molto importante sistemare la propria situazione affettiva: ne nasce una struttura forte della personalità, per stare meglio, non far star male gli altri, essere efficaci nella educazione"

 

18 Marzo 2012 Domenica

Incredibile unità fra i temi della comunità e quelli della anima. In chiesa c'è il cartello con le frecce "giusto" "sbagliato" e io percorro la via del "si" e del "no". Però su tutto campeggia la Trasfigurazione: la vita cristiana non è impegno, ma Mistero. Facciamo bene a guardare ai Santi, ma Dio si compiace del cammino dei piccoli, il suo sguardo si rallegra della comune margherita, non meno che della splendida rosa. Più uno è sconosciuto e insignificante agli occhi del mondo, più ha rilievo per il cuore di Dio. In Paradiso se ne vedranno delle belle! Noi dimentichiamo, ma Dio ricorda; noi disprezziamo, ma Dio esalta. Proprio belli i bimbi ieri della prima confessione: come si può dire che sono cattivi, distratti, insensibili ... Bisogna lavorare perchè la nostra presenza educativa corrisponda alla bellezza delle anime dei bimbi e dei loro genitori. Grazie, Signore, per il dono della salute e della forza; sereno anche se queste vengono meno. Benedici chi soffre, chi pensa di vivere un rifiuto e invece è amore. Chi segue Dio vive sempre nell'amore. Dio è non meno un "no" per arrivare presto ad pieno e nuovo "si".

Ora mi aspetta la passeggiata per salutare il sole che sorge.   

Fuori c'è nebbia. Nella bacheca davanti al cimitero due manifesti pubblicitari: un negozio di abiti da bimbi "una zebra a puà" e uno di abiti da sposa. Matrimonio e infanzia, stagioni intense dell'anima, vissuti nell'attenzione ad un vestito. Invece in entrambi i casi, quello che maggiormente conta, ragione di felicità o infelicità, è solamente la relazione. Fra bimbi, fra sposi, fra tutti. Come fare per educare alle relazioni? Il prossimo anno pastorale, sulla Cresima e lo Spirito Santo, "relazione del Padre col Figlio", potrebbe essere dedicato a lavorare sulle relazioni, ogni relazione. 

 

La giornata comincia col fiato corto: alle 8 di mattina tornerei a letto dalla stanchezza. Poi pian piano tutto riprende quota, anche la pressione sanguigna. Belle le due messe e la festa coi ragazzi e genitori medie: "Io centro". Tutto è preparato con somma cura e la gioia dei presenti cresce man mano che passano le ore. "il metodo" educativo continua a funzionare: credere alle persone, lanciare prospettive alte, utilizzare mezzi coinvolgenti, curare le relazioni. Lo scopo della giornata è aiutare le medie a "sentirsi gruppo". Il numero non è elevato, ma per questa volta è perfetto: ciascuno dei partecipanti ha rilievo, sia fra i ragazzi che i genitori e i catechisti. Alla sera stanchezza alle stelle: neppure dopo la doccia le palbebre si chiudono, ma rimangono aperte, spalancate, come le pupille di un allucinato. Però giornata magnifica.

19 Marzo 2012 Lunedì. San Giuseppe - Festa del papà

Serata al Capriccio con don Riccardo, attuale parroco di Pizzano, ma anche di Mercatale, Castel de Britti, Sassuno. Io avevo una parrocchia lui ne segue quattro. E' bravo e sa vedere le prospettive belle della loro unità. Ci siamo confrontati sulla necessità di fare crescere le nostre comunità verso una maturità che diventi autonomia, libertà, responsabilità pastorale. 

 

Bisogno di riposo, di preghiera, di ordine. Pellegrinaggio alla Madonna della Provvidenza.

 

Al cimitero hanno spaccato vetri di macchine per rubare; alla Lupa in una settimana tre volte i ladri. Come arginare questo degrado delle anime? Con l'educazione. Tutto si insegna. Quelle persone, oltre al disagio, che non li giustifica, rivelano che nessuno ha mai trasmesso loro i valori della onestà, della legalità. La punizione serve, se unita ad una vera correzione. Altrimenti è violenza senza fine e il mondo diventa un'inferno.   

Si trasmette quello che si è: come sto io a coerenza, a legalità? Ritorna il tema dei "no" e dei "si", della struttura forte della propria personalità. La coerenza morale è una meta primaria anche rispetto alla preghiera, è il piedistallo su cui si regge tutto. Le tappe sono dunque queste: 1. lavorare su di sè, sui "si" e suo "no", per ottenere la coerenza; 2. lavorare sugli altri per trasmettere insegnamenti, sulla fede e su tutto; 3. Lavorare coi collaboratori per costruire anime mature, autonome, responsabili, educative. 

 

Camminando attraverso la campagna sento di stare nella mia dimensione: armonia, serenità, leggerezza, che viene dal creato e dal lavorare in esso. Sono fatto per essere contadino. Dio mi ha reso "operaio nella sua vigna", la Chiesa, il terreno delle anime. Ai bravissimi genitori delle Medie ho detto ieri che Dio si rivela nella comunità, "specchio" divino, che siamo chiamati a erigere, lucidare. So fare poco; tutti sappiamo fare solo qualcosa; il resto lo dobbiamo imparare; tutti. La cosa peggiore è fermarsi, dire "non sono capace", "non ne ho voglia". Dobbiamo guardarci intorno ed essere attenti sia a tutte le necessità, che a tutte le capacità, per sovvenire alle prime e per imparare dalle seconde. Questa è la bellezza della comunità.

 

La riunione per l'Ottavario, per la vastità degli aspetti è sempre un pò lunga e faticosa. Da ammirare la disponibilità di ciascuno a partecipare e rimanere attento. In futuro dobbiamo cercare di trattare brevemente gli aspetti consueti e fissarre la attenzione comune su pochi temi, quelli prescelti; solo così si procede con frutto. In queste riunione facilmente l'emotività tende insidie: succede che uno lancia una proposta e l'altro non la coglie o gli pare senza costrutto. Allora scattano frustrazioni e tensioni molto negative. Il segreto è ascoltarsi sempre con rispetto, mai "scattare"; silenzio e fiducia sono il miglior giudizio e aiuto al costruire. San Giuseppe, oggi festeggiato, fa crescere Gesù con la potenza e la nobiltà del silenzio.    

20 Marzo 2012 Martedì - Equinozio di Primavera

"A lode della sua gloria" questa espressione della lettera agli Efesini apre la giornata. La preparazione all'Ottavario si fa amando Maria, ringraziandola di tutto quello che fa per noi; mettendoci ai suoi piedi per ammirarla, ascoltarla, imitarla. Il frutto più bello della riunione di ieri sera, organizzata perfettamente da Edoarda, è cominciare a pensare a tutto. Con gioia. Comunità Mariana: di fede, semplicità, servizio, letizia. Oggi inizia astronomicamente la Primavera. Commovente. Chiediamo al Signore il dono della pioggia.

Vista da fuori la riunione Caritas è modesta e problematica: pochi aiuti, pochi soldi, poche persone, tante necessità. Vista da dentro è un gruppo bello, che ama riflettere, sognare, ridere e servire. Vengono assistite trenta famiglie, ogni settimana, metà extracomunitarie e metà italiane. Annamaria alla fine elenca i suoi desideri, "la Caritas che vorrei" e Mauro si congeda con una risatina sdrammatizzante: "Se non vado alla Caritas il martedì mi manca qualcosa".    

21 marzo 2012 mercoledì

Non è da lasciare solo il Gruppo Caritas. I problemi manifestati vanno affrontati non in modo minimale, con la rassegnazione. Vedono il bisogno di maggior partecipazione, i pericoli di una non integrazione, i rischi di una società che collassa per degrado. Gesù ci insegna che i poveri sono "luogo di grazia": è venuto non per fare assistenza, ma per annunciare il loro riscatto, guardandoli con la tenerezza di un Padre, non come disgraziati. Sono il segno salvifico della Croce nella storia. In parrocchia, il "problema Caritas" deve diventare la "gloria Caritas", luogo centrale di amore, di dedizione, di gioia. Facendo piccoli passi, ma con uno sguardo lontano.

Durante le benedizioni vengo coinvolto dal tema dell'allontanamento dei ragazzi dalla fede, dalla pratica cristiana. A fianco dei piccoli "successi", come quello di domenica scorsa, è da vedere il mare degli abbandoni. Rischio di ribellione, di smarrirsi in accuse ad amici, genitori ed educatori. Occorre invece mantenere la carità, che "tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta". Il fine del cammino è non in questa vita: "il fine più alto è il martirio". Custodire una visione "escatologica", fede e speranza nel cielo, anche circa l'educazione della gioventù. 

Memoria di S. Nicola di Flue, Bruder Klaus, sposo, padre di dieci figli; dall'età di cinquanta anni, col permesso dei famigliari, eremita fra le montagne della Svizzera. 

 Così pregava:

" O Signore e mio Dio, allontata da me tutto quello che mi allontana da te / O Signore e mio Dio, concedimi tutto quello che mi avvicina a te / O Signore e mio Dio, togli me a me stesso, perchè io possieda pienamente te"

 San Nicola di Flue

 

22 Marzo 2012 Giovedì 

Ho te, Signore. Mi manca forse qualcosa? 

La consapevolezza di questo infinito si coniuga col senso di un cammino faticoso, dove pare proprio che Dio non ci basti; abbiamo bisogno di distrazioni, di occuparci in tante cose. Santa Teresa insegna l'umiltà, continuare a cercare Dio, a pregare, in libertà, senza temere.

 

L'Ottavario alla Madonna della Provvidenza è la festa di Piumazzo. Di fatto l'esperienza della "festa" oggi si stempera in tante proposte, concomitanti e separate. Tutti hanno il diritto di coltivare il proprio interesse e proporre iniziative; però l'unità di una comunità, e il suo "segno" in Maria, è una cosa diversa. La chiesa è chiamata a coltivarla, non divenendo concorrente nelle feste, ma madre educativa nella verità. Attaccata a Dio, alla preghiera, ai piccoli, come Maria. San Nicola di Flue fu uomo di pace. Chiedo pace per la mia parrocchia, cominciando dal mio cuore, verso tutti. Essere straripanti di bene, non gelosi o invidiosi gli uni degli altri. 

 

Importanza dei "no". La pace e l'unità non prescinde dai "no".  Non ne sono molto capace ed è un male gravissimo. Il primo passo per lavorare sui "no" è vedere in se stessi i "no" ricevuti: sono stati così problematici, da essere incapaci di offrirli. Rimandano al passato, chiedendo di capirlo e superarlo. I "no" tirano fuori noi stessi, le nostre fragilità, ferite. Quando li si offrono vanno "tenuti"; se è difficile dirli, ancor più difficile tenerli. Ti fanno sentire cattivo, inaccogliente, incomprensivo, sull'orlo di perdere tutto. In realtà è vero il contrario: un "no" motivato, sereno e fermo, dà sicurezza, lega le persone, le fa crescere. Di fatto li diciamo, quando ci arrabbiamo: ma è tardi, è violenza sulle persone, mentre il "no" buono è un giudizio sulla cosa non sulla persona. Il cuore di tutto sta nel rispetto di se stessi e degli altri. Il rispetto è il ricoscimento della propria e altrui dignità. Il rispetto più grande va dato ai sentimenti, all'amore, su cui non si può giocare - Quante volte sbagliamo! - Vedere, in ciò che chiamiamo amore, cosa va e cosa non va, i suoi "virus", i "no" necessari per la libertà e gioia del "si".

 

Oggi pomeriggio devo dire un no e sto male da stamattina. Tutte le energie sono consumate da questa attesa, dalla paura. Di che? Di innescare una serie di lontananze, malelingue, imbarazzi. Vanno bene così le cose? No, e allora cosa temere? Bisogna partire dall'inizio: dire di sì a Dio, ai suoi comandamenti, coltivare l'ascolto, la preghiera, essere diligenti nel proprio dovere. Poi aggiungere: "mi affido a Te, guidami col tuo Spirito, parla Tu attraverso di me".  

23 marzo 2012 Venerdì

Il "no" avvicina: le persone cui l'ho detto le porto nel cuore, con amore. Ho visto nei loro occhi il dolore, l'incomprensione. La voglia è di corrergli dietro e dirgli "sì", ma allora tutto il bene di questa medicina svanisce. Ci si sente più forti, di quella fortezza buona, costruttiva. Il "no" scava nel profondo, edifica le fondamenta. Ha un ritorno nella propria anima: il "no" dato agli altri, ritorna beneficamente su se stessi, togliendo dal proprio comportamento quello che non va bene, che ci fa male. Sono andato a letto presto, sfinito, sereno, pronto ora a ripartire. Don Remigio di Castelfranco è un sacerdote bravo, perchè sa dire dei no. 

 

Giornata segnata dalla serenità della virtù. Composto il Bollettino, dovrei stamparlo ma è finito l'inchiostro. Dio vuole che invece di lavorare preghi. 

Franco Battiato - E ti vengo a cercare - YouTube

24 marzo 2012 Sabato. Vigilia della Annunciazione a Maria

E' possibile vivere nella rettitudine. Non è ancora la salvezza, ma ne è la condizione. Con la scuola dei "no" e dei "sì", che è la scuola delle regole, delle leggi, dei comandamenti, della paternità naturale. E' come un mondo che mi si spalanca davanti. Oggi, incontrando i genitori del battesimo, proverò a metterlo a tema. Il cammino battesimale di questo anno si sta radicando su questi due direzioni: una in basso, con le regole, e una in alto, con la preghiera. Ho fatto fatica ieri sera a fermarmi in preghiera: ci ho provato, non ci sono riuscito, ora ricomincio, dal raccoglimento. Leggo nel "libro degli ospiti" le nuove lettere, belle, che aiutano.

 

Ai genitori del battesimo, con Laura che spiega il Padre Nostro e Tina i "segni", regalerò una vasetto di fiori, dicendo semplicemente che il battesimo è come mettere a dimora una piantina: occorre curare le radici, che sono la parte bassa, che non si vede, ma tutto sostiene: sono le regole; poi coltivare la parte alta, la più bella, colorata e profumata, che è la preghiera e la gioia di vivere. Dio è l'acqua e la luce. Ci vorrebbe anche un porta-vasetti, che rappresenta la chiesa, la comunità. Bello è un fiore, ma ancor più bello un giardino.

Molto gioioso l'incontro con le famiglie (sette); clima cordiale e sforzo di cogliere significati vitali. Una mamma dice: "non voglio far mancare a mio figlio nulla di quello che è mancato a me" e lo riempie di regali, comprando ogni giorno una cosina. Ho capito che coi NO non solo replichiamo il nostro vissuto da piccoli, ma anche il contrario. Fatica a dire NO chi ne ha ricevuti troppi, soffrendo molto per questo. Allora diviene più delicato e importante imparare a offrire quelli giusti e doverosi, altrimenti si replica una ingiustizia, anche se di segno contrario. 

 

Franco Battiato " gli Uccelli " - YouTube

25 Marzo 2012 Domenica. ANNUNCIAZIONE DI MARIA

Dopo una introduzione quaresimale, alle messe parlerò di Maria. Annuncerò la nascita del Gruppo di Preghiera e Servizio della Madonna della Provvidenza e la volontà di vivere particolarmente bene il primo giorno dell'Ottavario: l'accoglienza. Cerco oggi un tema unitario in una liturgia non facile, particolarmente per i bambini: "chi ama la propria vita la perde, chi odia la propria vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna". Chiaramente è un linguaggio paradossale; Maria è adatta a mediarlo nel modo più dolce e profondo. Riesco a leggere ora solo Divo Barsotti: lo so che non va bene essere "figli di un unico libro", ma non trovo altrove una sapienza simile. Anima aperta al tutto, nella verità. Il percorso personale mio è tutt'altro che mistico: una lotta terra terra sui NO e sui SI, per formare il carattere. Ieri ricordo di Luigi Ballestri, icona di rettitudine; solidità della legge unita a delicatezza del cuore.

 

Messe bellissime, piene di gente nonostante l'ora legale. Sereno, lucido, la comunicazione ne ha avvantagiato. Forse, per eccesso di libertà, sbavature egoistiche e sciocche, ma è bello vedere margini ampi di miglioramento. Nella fede, la libertà senza verità è blasfema. 

 

Adriano Celentano - La luce del sole - YouTube

 

Alle prime confessioni a Panzano, in quella architettura fantastica, colpisce l'atmosfera festosa, la diligente preparazione, la partecipazione dei genitori, la freschezza dei bambini, la competenza dei catechisti: bellezza della vita parrocchiale! 

L'esercizio di rettitudine ha un momento importante nel pomeriggio. La coerenza, specie quando costa a se stessi, ha ricaduta positiva sugli altri: si cresce indirettamente entrambi. Dopo un NO, un importante piccolo SI: nel vuoto delle cose, Lui solo (adorazione eucaristica).

 

"Vorrei che Francesco crescesse forte, coraggioso, consapevole; che avesse lo sguardo limpido per riconoscere i desideri e braccia forti per realizzarli; vorrei che fosse un uomo libero, un uomo felice. Perchè si può essere felici in questa vita, si deve!" (Film Haman di Ozpetek)

 

26 marzo 2012 Lunedì 

La tesi di fondo del film "Bagno Turco - Haman" di Ozpetek è vecchia come il mondo: "Occorre soddisfare il corpo per soddisfare l'anima". Al tempo degli antichi romani, identica era la cura dei "bagni", del sensualità; allora un pò più primitiva, ora più raffinata, colta, estetica, morale. Gesù non è contro il corpo, nè contro la cultura e la bellezza. E' il salvatore di tutto, anche del piacere. Ma aggiunge: "Chi ama la sua vita la perde, chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna". Si può condividere il fronte della libertà e della rettitudine. Tuttavia la felicità è data non come conquista ma come promessa. 

 

Da un poco di tempo sono attento al mangiare, alla passeggiata, all'ordine; vedo quanto siano importanti per l'anima, per la preghiera, per il lavoro. A questo s'aggiunge la cura dei NO, l'impegno a tenerli. Affiorano alla mente rinnovati campi di impegno: "entrare" nel mondo della Scuola dell'Infanzia; costituire un anno di "noviziato" per chi esce dalla terza media; strutturare confini e attenzioni per i mondi degli adolescenti, dei giovani. Poi le famiglie, i malati, gli anziani, gli stranieri. Esercizio della formazione spirituale, col nenonato Gruppo della Madonna della Provvidenza.

 

Tutte queste prospettive non creano ansia, perchè sono parte di un insieme, del quale non perdo lo sguardo: quel che conta è mantenere limpida la visione, attraverso la rettitudine, la riflessione, la vita in Cristo. E' Lui l'unità e la potenza del tutto. Cristo è maestro di educazione: senso della gradualità, del particolare e dell'insieme; senso del cammino. Non mi mancano più i pellegrinaggi; oppure vedo che non è ancora l'ora. Quando coloro che ti sono affidati saranno cresciuti, liberi, autonomi, allora sarà il momento della partenza.

 

Rispondo alla lettera di CdA nel "libro degli ospiti":  Dio ci ha creati per la felicità e si rallegra ogniqualvolta siamo contenti. Quello che volevo dire è che non riusciamo a conquistarla noi, con le nostre forze. Sono verissime le indicazioni sulla presenza della felicità nella piccolezza, nelle pieghe di ogni giorno, negli occhi di chi si incontra. Ho vissuto pienamente questo, tutto il giorno. Negli occhi di Lucia, Marina, Fernanda, Mara, Otello, Jolanda ... Ma ho ascoltato anche storie di famiglie divise, bambini distrutti nel cuore, lutti inconsolabili, malattie senza rimedio ... Non c'erano parole umane per rispondere, se non, al ritorno, mettermi in ginocchio e dire: "Signore salvaci!" poi aprire il libro dei vangeli e leggere: "A Dio nulla è impossibile". Allora nasce la felicità, con il volto della speranza. Dopo la messa sono andato sul Panaro a correre; ero felice del corpo, dei fiori, dei ricordi, ma soprattuto della fiducia suscitata dalle promesse di Dio. Che non toglie valore a quello che facciamo noi per promuovere e accogliere la felicità.

Heal the world Michael Jackson VIDEO 1 testo - YouTube

27 Marzo 2012 Martedì

Cosa desideri veramente?

Se desideri la felicità, la felicità è il tuo Dio.

Voglio cercare Dio, non la felicità. 

 

Il prossimo "Anno della fede" ha questo solo obiettivo: mettere Dio al posto che gli spetta, il primo e unico. Tutta la tradizione biblica ha questo fine: "la gloria di Dio", da cui, come segno di verità, deriva la benedizione al mondo. Ma è sulla prima parte parte che va posto l'accento. Per salvare il mondo, per edificare la chiesa, bisogna dimenticare il mondo e la chiesa e cercare solo "Il regno di Dio". Cosa ci suggerirà di fare lo Spirito per questo obiettivo? Essere in tutto "segno" di altro, della presenza di Dio. In parrocchia ogni attività e iniziativa andrà misurata con questo metro: come lascia trasparire Dio. Chiaramente al primo posto andrà la preghiera, la carità, l'umiltà, il raccoglimento, il silenzio e un fervore di conoscenza: "Mostrami il tuo volto". Maria sarà una grande strada. Un anno di trasfigurata dolcezza.

 

Giornata rovinata dal rapporto con Fastweb. Da semplice contratto a vortice di legami e disservizi. Un mare di energie e risorse sprecate. Frustrazione e rabbia. Dov'è l'essere sacramento di Dio, quando ti trovi così arrabbiato e "basso"? Il modo con cui coniugare la nostra altissima vocazione e la meschinità di molti nostri giorni terreni è la umiltà. Imparare il silenzio, la libertà, cominciando da queste piccole cose, gli affarucci quotidiani. Tutto è palestra, esercizio. Ricordando che la grazia non è solo promessa, ma esperienza profonda, immediata: "Ora il figlio dell'uomo è glorificato". Sono arrivate le signore a prendere le sportine Caritas: mi impongo di uscire a salutarle. In un istante tutto ritorna "alto".  

 

Importante risposta di CdA nel libro degli ospiti, sul "silenzio" per fare posto all'IO SONO. Come mettere il "silenzio" a programma di un anno pastorale? Stiamo preparando le "croci" da dare ai bimbi per la Via Crucis ... gentili rimandi d'una giornata piena di dispiaceri.

28 marzo 2012 Mercoledì. Il giorno della VIA CRUCIS

"Chi vuole venire dietro a me prenda ogni giorno la sua croce e mi segua". Giustamente ripugna alla coscienza una morale della sofferenza, del tipo: "un giorno questo dolore ti sarà utile". Non è questo il centro delle cose. Dio vuole guidarci alla trasfigurazione: "è giunta l'ora che il figlio dell'uomo sia glorificato ... chi mi vuole servire mi segua". Ieri ribellione alla fatica del viaggio, oggi sguardo al "serpente innalzato nel deserto" e ripartenza. Heal the World, salvare il mondo significa portarne tutto il peso: VIA CRUCIS

 

Adesso tocca alla mamma. La guardo mentre cerca le pagine del breviario con Suor Riccarda, coi suoi piedi doloranti, curva, consunta. Non riesce più a girare, non scarpe che le vadano bene, usa le vecchie mie da cammino. Eppure c'è qualcosa di tenerissimo, nobile, in questo declino. L'amore si rinsalda nella potenza del sacrificio. Passa le sere con le gambe in alto su una sedia, dicendo il rosario. Non guardiamo quasi più la tv, il mondo non sappiamo dove sia e cosa faccia. Tutti affondiamo ormai nel non tempo. Nulla e infinito che si toccano. Stamattina grazia di una preghiera vera, semplice, totale, davanti alla Eucaristia.

 

Marisa Collina mi fa leggere il suo diario. Lo accolgo con amore perchè ogni diario ha valore. Ne vedo però tutto il limite: narcisistico ripiegamento su di sè, illusione che agli altri interessi la tua storia, presunzione di conservare qualcosa, vanità dello "scrivere un libro". Per dare senso ai giorni l'unica strada è unirli al Cristo. Tutto il resto andrà perduto. Nella fede pasquale ti si apre una strada inimmaginabile: non solo di custodire te, ma di "salvare il mondo intero".

 

Via Crucis molto partecipata. Già alle 20 ci sono bambini in chiesa coi loro genitori e il clima si fa sempre più accogliente. Oltre al numero, questo anno migliora ordine e "senso", sia nella puntualizzazione del tema battesimale che nella consapevolezza generale. Nessuna illusione che le anime capiscano "il mistero", ma è loro offerta una porta di accesso e un vocabolario. Lo spettacolo maggiore è dato non dalla croce, ma dalla comunità. I giovani lo vivono come un appuntamento importante e ci lavorano tanto, con bei risultati. Prego possano capire che nella chiesa non vale tanto il successo, ma il semplice servizio, fondato sulle virtù teologali.

 

29 Marzo 2012 Giovedì

La Via Crucis è semina e raccolto. Seme in quanto a tema; raccolto in quanto a tappa importante di un lavoro comunitario. Tutta la dedizione di un anno di catechismo, la significanza di una quaresima comunitaria, la continuità di un cammino giovanile, confluiscono in una celebrazione viva e significativa. 

 

Una signora chiede quando iniziano gli incontri del "Gruppo di preghiera": ha in mente i Gruppi di Padre Pio e di Medjigorie. Non voglio creare una nuova isola devozionale, neppure è da ignorare il bisogno di più intime occasioni di preghiera e il servizio alla chiesa che ne può derivare. Raccogliere le adesioni, preparare e fissare un primo incontro di preghiera prima dell'Ottavario e strutturare una giornata al mese per loro. Il cammino sarà la Madonna a deciderlo, però fare di tutto per "dare un nome" a questa creatura concepita.

 

"Conoscere Maria" è il primo compito del Gruppo. "Se le religioni pagane avranno un rapporto col cristianesimo, lo avranno sempre attarverso Maria. Così l'induismo e anche la religione greco romana. Infatti la devozione a Maria si è molto sviluppata nel bacino del Mediterraneo, ma soprattutto nel cristianesimo slavo, dove una certa identificazione fra Maria Santissima e la "umida terra" non soltanto è sentita dal popolo, ma è cantata dalla stessa liturgia. Il rapporto fra cristianesimo e paganesimo lo stabilisce Maria". C'è in Piumazzo qualcosa di pagano.

 

Sono di Piumazzo? E' importante sentirsi di Piumazzo? Chi è veramente di Piumazzo? Piccola comunità di campagna, "pagus", frazione di confine; chi la rappresenta, quale ne è il simbolo? La Torre, la Madonna della Provvidenza, l'Arci, Santunione, Manfredi? Penso sia il cimitero a rappresentarne la vera identità. Sono le persone, i morti, i veri piumazzesi, ed è il rapporto con loro che ci radica nella nostra verità. Chi non ha rapporto col cimitero è poco di Piumazzo. Di converso, essendo Maria la "terra madre", sono i nati, i bimbi piccoli che arrivano, anche da lontano, a costruire la nuova identità di Piumazzo, tanto più ricca quanto più accogliente.

 

E' Maria, "la donna", che rende la nostra religione ricca di profumi e sentimenti, di cura e tenerezza, di operosità e pietà, che dà rilevo all'umano, a tutto quello che sulla terra è bello, fisico e drammatico, nel rapporto con Dio.

Le matin j'coutais
Les sons du jardin
La langage des parfums
Des fleurs

Franco Battiato - Se tu sapessi - YouTube

30 Marzo 2012 Venerdì

Mai come in questi tempi, ha rilievo la Vergine Maria nel cammino della umanità. Da Bannèaux, fino a Fatima, Lourdes, Medjugorie. Quale è il senso? Rapporto congiunto con la figura del Battista attraverso il nome "Giovanni" dei recenti Papi. Maria e Giovanni Battista preparano la venuta di Gesù. Nella generale crisi mondiale ed interiore, viviamo tempi di una speciale manifestazione del Cristo.

 

Ad un rinnovamento biblico e liturgico, come ci ha indicato il Concilio Vaticano II°, occorre coniugare un rinnovamento mariano, come la fede del popolo testimonia. Ma a questi tre, ne bisogna aggiungere un quarto, che la Chiesa propone, e a Piumazzo abbiamo la grazia di percorrere: il rinnovamento educativo

 

Serata organizzata dalla Scuola "Gisa Crotti" col dott Angelo Cioci neuropsicologo infantile. Severa critica al sistema scolastico vigente preoccupato di istruire più che educare. Esemplare l'iter scolastico dei paesi anglosassoni che, sulla base di una conoscenza neuropsicologica del cervello umano, struttura un percorso appropriato. Enuncia alcune attenzioni basilari alla comunicazione e alla crescita, nel passaggio dalla zona bassa delle sensazioni, a quella centrale del coordinamento motorio, fino a quella elevata del pensiero e del senso. L'educazione è l'arte dei passaggi, della comunicazione tramite "scaletta". 

 

Terminato il cammino ufficiale delle benedizioni. Il pensiero ora alla Settimana Santa.  ***  mi chiede "di fagli conoscere Dio". So che ci pensa spesso, lo prega, ma ha come la sensazione di non vivere il rapporto. La conoscenza di Dio non si impara sui libri, nè dai maestri, è una esperienza viva e personale, legata alla persona di Gesù Cristo. E' piena primavera: vi corrispondo innaffiando e nutrendo il bosso, davanti all'asilo e alla chiesa.

30 Marzo 2012 Sabato

Difficile non essere pagani: bellissima è la primavera e l'anima sente come il dovere di non andare oltre. Pare il massimo di sapienza cercare la gioia nel creato e l'armonia naturale col tutto. Ho i muscoli legati, fatico a piegarmi e l'unica cura è il movimento. Il prof Cioci diceva ieri dello stress, non legato all'esterno, ma al nostro cammino educativo. Cumulo di messaggi che non abbiamo imparato a gestire. Importantissimo diviene il moto, in rapporto col mondo naturale. Eppure la fede in Cristo ti chiede di andare oltre, assumendo tutto. Importanza della Trinità: in essa abbiamo l'ipostasi del Unico e del molteplice. La vita è cammino verso la Trinità

 

Inizia la Settimana Santa; telefonata a don Giulio che viene molto volentieri. E' bello questo rapporto con la sua parrocchia, che la lontananza non mortifica ma solo affina. Le letture di oggi non sono affatto doloristiche: Signoria del Cristo, apportatore di pace universale. Ancora poche ore al termine della Quaresima: riprendo in mano S. Teresa, con la quale è iniziato il cammino "nel giardino", sulla preghiera. Poi il grande silenzio della Settimana Santa. Se affondiamo nel Cristo, la nostra vita sarà piena di santa potenza e il mondo verrà salvato.