DIARIO DAL 6 /4 / 2010

6 Aprile 2010 -  Martedì dell'Ottava - Pasqua molto bella: tanta gente a tutte le celebrazioni, come mai si era visto. Eppure ufficialmente è un anno di crisi, anche clamorosa, per la chiesa. "Le mie vie non sono le vostre vie" dice il Signore. La soggettività delle nostre emozioni o esperienze è meno rilevante del dato oggettivo: Cristo è risorto, il male è veramente vinto nella croce di Gesù.

Pasqua assieme a Bernanos, Mansfield e soprattutto Tolkien. I libri che amo danno la prospettiva di una grande cerca, di una battaglia, di una nobiltà che va perseguita.

Pasqua assieme a quanti si sono confessati, in cui sentivo pulsare la vita vera, i bisogni, le speranze, lo stimolo per andare avanti in rapporto al Signore. Inutile essere ipocriti: a Piumazzo ci si confessa poco e dunque il livello di superficialità religiosa è alto.

Alla Messa legge una signora di Cuneo e una di Napoli. In oratorio la maggior parte dei bimbi sono macedoni, tunisini e marocchini. La Piumazzo di una volta non cè più; ma che importa?

Andando al Santuario della Provvidenza, leggo gli Atti degli Apostoli, al passo in cui si sceglie il sostituto di Giuda. La volontà di Dio attraverso il tirare a sorte. Con due foglie d'erba tiro anche per me la sorte: "partire" o "restare"? La sorte cade su "partire".

Luca e Lucia mi propongono di devolvere "i regali di nozze" alla parrocchia per i suoi progetti: accolgo con commozione la loro fiducia.

Funerale di Celeste Tabellini (Nini): uomo di lavoro, d'affari, di un discreto comando. Incarnava le doti più apprezzate del piumazzese antico. La presenza di tantissimi lo ha dimostrato. Quel mondo che curava i propri affari, ma amava anche la terra, è finito. Oggi è rimasta solo la prima parte, senza saper fare troppo bene neppure quella. 

"Erano assidui e concordi nella preghiera, assieme ad alcune donne e a Maria".

Così gli Apostoli in attesa della Pentecoste. Idem per noi. Al primo posto la preghiera.  

PREGHIERA
PREGHIERA

7 aprile 2010 Mercoledì dell'Ottava - Giornata di sole: i bimbi dell'Asilo amano giocare sul campo di basket; non pensavamo, costruendolo, a questo felice uso. Si cerca di sistemare bene gli ambienti, poi è la vita che ne decide l'uso. Ieri due giovani genitori supplicavano di prendere la loro bambina alla nostra scuola materna: "tutti ce ne parlano così bene, avete un ambiente splendido". Questi apprezzamenti incoraggiano a fare le cose sempre meglio. Valore speciale della presenza delle Suore. Ma se anche tutto dovesse crollare, la nostra fiducia deve rimanere identica: " Non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma a quelle invisibili " In questa vita tutto è segno. Anche il negativo è segno. " Non tutte le lacrime sono un male" dice Galdalf alla fine de Il Signore degli Anelli.

ore 17,00. In un momento di sconforto (proprio nel giorno in cui Luigi e Sergio rendevano splendido l'ex campo da tennis, piccolo gesto vandalico di alcuni ragazzi in oratorio, vissuto da parte mia con la rabbia della impotenza) trovo in buchetta una lettera bellissima. Riporto un piccolo frammento, per coglierne lo spirito: 

... che bello se tu facessi della tua parrocchia una comunità educativa, che ha come suoi obiettivi le relazioni sincere e profonde, gli sguardi, il tocco di Dio ... una parrocchia così potrebbe farmi dire che finalmente la chiesa è bella ... bella come l'ha voluta Gesù ... un luogo bello dove piantare la tenda e fare crescere i bambini, e morire gli anziani, e curare i malati, e accogliere gli stranieri. e consolare gli afflitti, e ... 

Lettera scritta a mano e fatta pervenire in buchetta. L'autore sa usare il computer, internet, e mail. Ma le cose più importanti vanno fatte in modo lento, fisico, unico.

8 Aprile 2010 Giovedì dell'Ottava - Ho visto ieri sera Shining di Kubrik. Film luciferino, contro la natura, contro il silenzio, contro la famiglia. Contro chi crede nella propria forza. Ma in questo sfondo angoscioso risaltano "il luccicore" (la profezia), l'amicizia, il sacrificio, l'amore di un bimbo e di una madre nel freddo inverno (Natale e Pasqua).

A San Cesario funerale di Sighinolfi Marino. Cerco di vivere questo evento con serietà, senza aggiungere nulla alla Parola di Dio: " Sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare il terzo giorno e nel suo nome saranno annunciati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati; di questo voi siete testimoni ".

All'Asilo riunione per la accoglienza dei nuovi bimbi al nido. Mi colpisce la delicatezza evangelica di Grazia nel favorire l'accoglienza dei bimbi che hanno più bisogno, anche se potranno creare qualche difficoltà alla istituzione. Lettera intensa di Lucia di Pieve sulla sua storia familiare e parrocchiale e sul bisogno di avere vicino un uomo di Dio, amico, nei momenti di grande difficoltà. Chiamata di Marilena alla camera mortuaria di Castelfranco. Stavo leggendo in Atti: " Il sole si tramuterà in tenebre, la luna in sangue, in quel tempo sarà salvato chiunque invoca il nome del Signore". 

Idea di un pellegrinaggio a Loreto in bicicletta. Mi piacerebbe partire da Piumazzo, ma il poco tempo consigliano di partire più vicino, rimanendo fuori al massimo due giorni.   

9 Aprile 2010  Venerdi dell Ottava. Mattinata tecnologica alla Casa delle Grazie, per imparare uso degli impianti audiovisivi, sentendomi lontano da questo genere di modernità. Nostalgia delle filmine don Bosco. Funerale di Mauro Manzini a San Cesario, 46 anni, marito di Marilena delle Poste; rapporto forte con quella famiglia e con la assemblea tutta. Che significato ha questo incontro, la partecipazione così forte ad un momento così intimo?

Omaggio a Mauro  Man.
Omaggio a Mauro Man.

E' possibile avere chiaro il senso del nostro cammino, conoscere e comunicare la direzione del nostro procedere, il filo delle nostre azioni? Oppure fare come Abramo, che non sapeva dove il Signore lo stesse portando? Doverosa è la consapevolezza di camminare in Cristo, possibile quando si mette al primo posto la preghiera. Ho letto il bollettino di San Cesario: là c'è il senso di una direzione ... imparerò?  E' questa anche la mia strada?  Quante domande...!  Mi conforta una frase di Chesterton: " Qualunque imbecille è in grado di dare risposte; più difficile è fare buone domande".

Tre propositi: 1. Riposare 2. Pregare 3. Collegare le cose che capitano.

I collegamenti vengono da soli, col tempo. Senza fretta, altrimenti si disperde tutto. Calma e memoria. Lasciando cadere tutto quello che non c'entra. Concentrarsi su ciò che ha valore e sentiamo nostro. Oggi a San Cesario mi sono fermato un minuto in più in adorazione davanti al tabernacolo: questo minuto aveva senso. Poi alla messa a Piumazzo c'era Angela Notari, che ha vissuto una vita per lo zio Vincenzo, e ha imparato attraverso di lui ad amare il mondo degli anziani, accorgendosi di quanto sono abbandonati, pur avendo bisogno di così poco, una visita, un sorriso, un ascolto. Mi ricordo che proprio ieri nel mio giretto in bicicletta mi sono fermato davanti al cancello di Ferruccio Zaniboni, che mi ha parlato di quando era militare, e come recluta fosse abile nella pertica ma meno alla fune, da cui cadde facendosi molto male; di come lavorasse nelle officine, ai torni paralleli. Ecco un istante di senso da ricordare e collegare. Poi il vangelo della pesca miracolosa, degli Apostoli che non avevano preso nulla e sulla parola di Gesù presero 153 grossi pesci. Quel numero segreto messo sul portale di Estate Ragazzi. Il fallimento che diventa fecondità. Preghiera della settimana, nel pagina iniziale del Sito: "Sali sulla mia barca, Signore" . Oggi ho ricevuto in dono una piccola barca, bianca e azzurra ... e io mi chiamo remo. Lentezza e fatica. 

La pesca miracolosa
La pesca miracolosa

10 Aprile 2010 Sabato della Ottava. Inizio giornata in confessionale, ispirata al vangelo di oggi: " a chi perdonerete i peccati saranno perdonati ..." . Singolarmente ieri sera letto il bel racconto di Guy de Maupassant:  "Perdono".

Vengono a confessarsi bambini e anziani, evangeliche categorie di piccolezza. Pregando, una serie di pensieri mi disturbano; colgo la presenza di piccoli nemici

i pensieri quando divengono timori.

il cibo quando diventa padrone,

l'azione quando diventa idolo.

Pensieri, cibo, azioni divengono nemici non solo quando sono cattivi, ma anche quando sono troppi.

A mezzogiorno arriva un gruppo di campanari girovaghi e chiedono di suonare i doppi. Mandati dal cielo ad approvare una giornata buona? Fuori il sole splende. Percorro dopo pranzo la ciclo-pedonabile Calcara-Ponte Samoggia: più delle strade asfaltate il cuore ama i gentili tratti di ghiaino, in mezzo ai campi, gli argini, la macchia e il fiume nascosto.  

11 Aprile 2010 Domenica della Misericordia. Pioggia al risveglio, quasi certezza di non potere uscire. Mi organizzo per fare tutto in chiesa, preparo e stampo fogli di adorazione, attenzione al tema della Misericordia. Idea di fare il prossimo anno uno stendardo con Gesù Misericordioso da portare in processione la domenica in Albis. Poi viene il sole e si esce. Processione un poco disordinata ma simpatica: sembravamo quei pulcini appena uscito dal nido che non sanno andare dritti, in ordine; ondeggiano, barcollano, ignari di dove stiano andando. Se solo avremo la grazia di costituire un nucleo convinto riprendere le tradizioni sarà facilissimo: restauro del baldacchino, stendardi nuovi, coordinatori come erano Tabellini o Golfieri. Pregare per accogliere lo Spirito Santo: " Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne".  Pentecoste sarà il 23 Maggio. 

Pomeriggio vicariale con Caffarra a Castelfranco sul tema Famiglia: rappresentava Piumazzo la famiglia Bavutti al completo. Non è facile trovarne una in cui tutti i membri siano in cordiale legame con la chiesa. Al ritorno in bicicletta mi aiuta a vincere una sottile tristezza il gesto di raccogliere qualche filo d'erba, ai bordi di via Marta, in una sera dalla luce limpida e dolce.  

Gesù, confido in te
Gesù, confido in te

12 Maggio 2010 Lunedì -  Durante il funerale di Gaetano Gherardi - il signore in carrozzina davanti alle Scuole - andando al cimitero recito il rosario. Nessuno risponde, ma neppure io sono molto concentrato. Improvvisamente una luce si accende: proprio la piccolezza di questa preghiera è il suo valore: "vivi con amore tutti questi piccoli gesti della vita sacerdotale e non avrai mai più timore di non sapere fare il parroco, perchè fare bene il parroco vuole dire fare bene questi piccoli gesti: il resto conta meno, anzi a volte può essere perfino dannoso".  

Ascolto a Radio Maria la bella rubrica del Prof. Ferrari, poi recita di compieta. Mi colpiscono quelle voci devote, ma meccaniche, inadeguate, false, come sono la maggior parte delle voci che recitano preghiere. Occorre trasfigurare la voce che prega. Ne ho sentite di simili, in certe suore di clausura, o in persone del popolo che hanno molto amato, pregato e sofferto, come la Teresina di Luigi. Voci col timbro degli angeli.  

13 Maggio 2010 Martedì

"Il tuo volto Signore io cerco": Il volto di Cristo è quello della Sindone. Occhi grandi perchè è Luce e ci guarda; naso lungo perchè è sede del respiro e manda il suo Spirito. Serio, dolcissimo, silenzioso. La natura vive nel silenzio: i prati, il giorno e la notte, la luna e le stelle. Anche lo sguardo è silenzioso. Avere occhi grandi e naso grande, come Gesù.

Serata bella col Prof. Emilio Rocchi. Mi è rimasta una forte impressione sul metodo: quel parlare competente, tranquillo, con proiezione di testi e immagini pertinenti. Si può imparare un metodo simile? Dopo avere fatto la casa della formazione, non siamo invitati a imparare il metodo per usarla? Potrebbe essere obiettivo per il prossimo anno pastorale?  Corso per animatori della evangelizzazione, su metodologie didattiche audiovisive? La serata di ieri tuttavia è stata bella soprattutto per la qualità dei contenuti: carisma dell'uomo di fede e di scienza. 

14 Maggio 2010  Mercoledì - PELLEGRINAGGIO PIUMAZZO-LORETO, IN BICICLETTA, 15-16 APRILE 2010.  " Come olivo verdeggiante mi abbandono alla fedeltà di Dio". Parto pieno di idee e progetti sulla parrocchia. Ma occorre curare silenzio e preghiera anche a fronte degli entusiasmi migliori. Attraverserò una zona bella dell'Adriatico sempre a fianco del mare: la gioia del creato. Previsione del tempo discrete, vento contrario, il che non è simpatico per chi va in bicicletta. La meta è la Santa Casa, dove hanno vissuto Maria, Gesù e Giuseppe. Dimora piccola e povera, quale il cuore desidera. Treno Castelfranco-Pesaro; notte nel vecchio ed economico Hotel Roma e Pace in centro ad Ancona; nelle borse, oltre ai libri di preghiera L'Umiliazione di Philip Roth.

Giornata in parrocchia assai agitata, costellata di contrarietà anche serie; tentazione di annullare la partenza. Intervista di una incaricata della Fondazione Lercaro, per la stesura di un libro. Uscendo dal suo ruolo professionale, alla fine è uscita con una espressione che mi ha stupito: " ... ma avete una parrocchia meravigliosa! Raramente ho incontrato in giro tanta vitalità come da voi!" Mi sono chiesto se sono stato oggettivo nella descrizione o se ho solo raccontato dei sogni. Ma anche i sogni non sono realtà?  

Porto a Loreto, sul "cannone" della bicicletta, tutti i parrocchiani di Piumazzo. 

Qui abitò Maria
Qui abitò Maria

15 Aprile 2010 Giovedi - Risuona di nuovo nel cuore e sulle labbra la Preghiera a San Giacomo: " O Signore, che faceste uscire Abramo dalla terra dei Caldei e lo proteggesti in tutte le sue peregrinazioni, benedici noi, che per il tuo nome andiamo pellegrini a Loreto ... Sìì guida al nostro cammino, difesa nei pericoli, luce nell'oscurità, ... perchè possiamo tornare sani e salvi alle nostre case, pieni di salute e di perenne allegria. San Giacomo prega per noi, Maria Vergine del Cammino, prega per noi"

Riordino tutto con una cura e amore. Il partire ha a che fare con il mistero della morte. Riporto alcune frasi della bella lettera del 7 Aprile, inizio del  cammino verso la Pentecoste: "Non è mai tardi per ricostruirsi e per ricostruire qualcosa che ti sembra inadeguato ... in due si ricostruisce meglio... Quello che tu vivi quando sei un pellegrino per le vie del mondo è il tuo metodo educativo " (sottolineatura non mia, ma dell'autore). Ave Maria ...  

Buon Cammino
Buon Cammino

Viaggio di avvicinamento tranquillo, in un treno semideserto. Possibilità di pregare bene: "Ecco sto alla porta e busso, se uno mi apre, noi verremo a lui e ceneremo con lui". Gesù è il mio compagno di viaggio, cerco di viverne la presenza, ascoltarlo, interrogarlo. Prima di salire, a Castelfranco avvicino un barbone che ha dormito nel sottopasso della stazione; oggi sono anche io senza casa e vorrei offrirgli un donativo: rifiuta, cacciandomi in malo modo. Invece lo prende volentieri una giovane zingara che passa fra le carrozze; per ragioni educative solitamente non do nulla, ma ora la misericordia urge più della educazione. Da Rimini a Pesaro ho un malessere fisico, una costipazione; so che passerà, ma penso a quei malati che vivono stabilmente con fastidi del genere. Cerco di farne tesoro spiriituale, pensando che anche le più piccole pene, vissute con Gesù, si trasformeranno in consolazioni e grazie per la salvezza delle anime: vale la pena pazientare.

Dalla sfera di Giò Pomodoro, a Pesaro, la grande pedalata verso Loreto inizia.  

Mattina di sole splendida; dopo il lungomare cittadino ci si immette nella famosa "ciclabile rossa" sulla spiaggia verso Fano. Interrotta a metà da lavori, per riprenderla sono costretto a passare sotto un tunnel buio, che si rivela pieno di fango: ne esco con scarpe, bicicletta, pantaloni inzaccherati di una melma appiccicosa, liquida, biancastra, ... un disastro! Ogni tentativo di pulire peggiora la situazione. Con aria a dir poco depressa continuo il percorso, non più tanto ridente. Attraversando l'elegante Fano, la Piazza della Fortuna, il Castello, mi vergogno delle mie condizioni indecorose. Fuori dall'abitato accosto una isolata edicola per comprare ... delle reti da pesca! Non vi dico a cosa mi servano, nè perchè le trovi in una edicola; ma al gestore m'ispira di chiedere pure se ha da vendere una spugna ... Non ne ha, ma gentilissimo mi regala la sua e si offre di aprirmi il tubo dell'acqua. Lo fa con modi così premurosi, che rimango commosso, constatando il miracolo degli incontri imprevisti, piccoli e memorabili, riservati a chi, per amore del Signore, si fa pellegrino.

Sosta alla mistica immagine della Madonna del Ponte Metauro, uno dei più antichi santuari mariani d'Italia, visitato anche da Giovanni Paolo II. 

L'edicola dell'uomo dal cuore buono
L'edicola dell'uomo dal cuore buono

Il tratto da Fano a Senigallia è perfetto; sul mare di uno smeraldo intenso, mi soffermo a guardare, leggere, pregare, fotografare ... La spiaggia di candidi ciottoli o di sabbia vellutata è calda e vivace. A monte si leva un cielo azzurro cupo, con una arietta che pian piano diventa forte vento contrario. Procedo a fatica, lentamente; mancano ancora 18 km da Ancona e temo di non fare in tempo per la Messa vespertina in Cattedrale.  A Torrette - dopo l'angosciosa Falconara - improvvisamente m'ispira di cambiare strada: cerco un bar? Cerco meno traffico? Non lo so neppure io; la bicicletta prende una direzione in salita e dopo poche decine di metri m'imbatto in una chiesa bianca, nuova. Entro speranzoso e proprio in quel momento sta uscendo la Messa!  Commosso da questo "segno", mi inginocchio con devozione speciale, sicuro di essere stato voluto lì, per quella liturgia, che vivo con tutto l'amore di cui sono capace. Proprio stamattina l'Ufficio delle Letture parlava della Eucaristia: " sacrificio celeste, viatico del pellegrino, sostegno del cammino"

Chiesa di S Maria Madre di Dio -   Torrette - ANCONA
Chiesa di S Maria Madre di Dio - Torrette - ANCONA

16 Aprile 2010  Venerdì - Alla piccola chiesa di S. Croce, al termine della ripida salita che dal Porto sale verso la strada del Conero, inizio la preghiera leggendo L'Umiliazione di Roth. Nella solitudine del viaggio la vita pulsa attraverso i frammenti di esperienze, ricordi di casa e la letteratura. Sento grande unità fra i romanzi e le Sacre Scritture. La notte non è stata un gran che. Amo i vecchi alberghi dei centri città, a fianco di palazzi, musei e cattedrali: il mio si affaccia su Corso Stamira, uno dei maggiori di Ancona. Stanchezza? Eccitazione del viaggio che diviene insonnia? La mattina è grigia e pedalo energico verso l'alto. L'azione libera corpo e mente. Riconosco con commozione i luoghi del drammatico pellegrinaggio a piedi l'autunno scorso: il giorno dell'uragano sulle Marche. I miei pellegrinaggi hanno sempre difficoltà col tempo. Vuole dire qualcosa? Oggi non è proprio brutto, direi uggioso. La chiesa di Pietracroce è linda, ristrutturata di recente, ordinatissima. A fianco della entrata un Cruzeiro in pietra, come sul Cammino di Santiago. Dentro, quadro della Pentecoste con Maria che prega circondata dagli Apostoli. Una fortissima suggestione interiore mi fa sentire che il cuore della fede è la Gloria e allora mi getto sulla Liturgia delle Ore per celebrare il mistero della Gloria nel quale mi immergo, senza preoccuparmi del passare delle ore e dei programmi che ho. La bellezza del pellegrino è la libertà: fermarsi o andare, piangere o cantare, come il cuore ti indica.  La Gloria mi avvolge e dall'alto s'intravede il mare.  

Verso Portonovo - da Varano e Monte San Pietro
Verso Portonovo - da Varano e Monte San Pietro

La traversata del Conero è il paradiso dei ciclisti: quelle lunghe, ondulate, morbide discese; poi ancora lunghe, ondulate, morbide salite; poi borghi, macchie, campi di vite e di farro. Non è possibile pregare: bisogna stare concentrati sulla strada e la bellezza del tutto ti ubriaca, riempie, stordisce. Solo un intenso e persistente grazie rivolto al cielo. Sirolo ispira una sosta: graziosa la via di accesso con gli eleganti piccoli negozi, alberghi, la sagoma massiccia e armoniosa di campanile e chiesa; ma l'incanto è la piazza-balcone. Su una panchina, a fianco di due innamorati, guardo il mare: " Se è così bello questo mondo, quanto potrà essere bello il Paradiso!". La vicina Numana è raggiunta in picchiata e il lungomare verso Porto Recanati fila via diritto e sereno. Superato un torrente, appare verso ovest l'immagine della Basilica della Santa Casa, alta sulla collina, unico riferimento dello sguardo e del cuore. Sono arrivato! Ave Maria...

Al Santuario chiedo di celebrare: il giovane sacrestano racconta d'essere stato da Loreto a Lourdes in bicicletta, poi Santiago e un sacco di altre mete. All'inizio della Eucaristia mi raccolgo: realizzo che qui celebrai la prima messa dopo l'ordinazione; che questo è l'anno sacerdotale; che per me ricorrono i trenta anni di ordinazione. Nessuna premessa poteva avvolgere l' anima di maggior intensità. Accoccolato più tardi nella Santa Casa considero l'unità fra la povertà-piccolezza di quella dimora e la Gloria che tutta la circonda.

Il ruolo di Maria nella storia della salvezza: chiamata nell'Annunciazione a offrirsi per generare Gesù e nella Pentecoste per generare la Chiesa. 

Prego per la parrocchia e per tutti; anche per la mia gioia di essere pellegrino. Uscendo un ultimo sguardo alla facciata e al centro, sopra la finestra, vedo ... una grande conchiglia!    

Facciata della Basilica di Loreto; parte superiore
Facciata della Basilica di Loreto; parte superiore

17 Aprile 2010 Sabato - Giornata delle Prime Confessioni. Tutto molto bello. La preparazione della chiesa, la partecipazione dei genitori, la compostezza e attenzione dei bimbi, il "segno" preparato dai catechisti: il sasso bianco e il cartello: "divieto" e "direzione". Ho letto il testo di Apocalisse meditato in treno al viaggio di andata: "Coloro che vittoriosi avranno custodite candide le vesti mi scorteranno e io li presenterò al Padre e ai suoi angeli" . Ho raccontato la storia del fango di Pesaro, di come si stia bene puliti e sia importante l'aiuto di qualcuno. Avviso in chiesa che sabato arrivano le Sorelle di san Francesco. Nessuno ha fatto commenti.

 

18 Aprile 2010 Domenica. "Quando sarai vecchio un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi; questo disse Gesù a Pietro per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio". E' morta Laura Contarini; tante volte ci ospitò nella sua casa con la comunità di don Divo Barsotti. Conosceva la fede, desiderava coltivarla e condividerla: "Cosa è la vita, se non un noviziato per il Paradiso?" (A. Rosmini).

Come "segno" del vangelo di oggi ho messo davanti all'altare la rete da pesca comprata all'edicola di Fano, da quel signore tanto gentile. Profezia di fecondità.

La BICI e la RETE ... " Benchè fosse piena non si spezzo"
La BICI e la RETE ... " Benchè fosse piena non si spezzo"

19 Aprile 2010  Lunedì - Molto bella la Messa ieri pomeriggio per i ragazzi della Cresima e i loro genitori. Oggi incrociando i loro sguardi alla uscita della scuola, ho sentito che quanto vissuto ieri ha accresciuto il nostro rapporto nel Signore. Ringrazio nella preghiera. Molti oggi premevano per entrare in oratorio benchè fosse lunedì, giorno di chiusura. Idea di chiamare il progetto di accoglienza in Oratorio dei bambini stranieri " I 6 Carpini" .

 

21 aprile 2010 - Mercoledi - Consiglio Pastorale molto partecipato. Da queste riunioni esco sempre un poco stanco, per un vizio di forma. Dovrei distribuire maggior collaborazione, incaricare responsabili di settore per presentare temi e sviluppo: da solo divento noioso, impreciso e poco coinvolgente. Trasmetto più il senso di un lavoro da fare con pazienza che un obiettivo da raggiungere con entusiasmo. E' comunque andato bene, molto per merito di Edoarda. Mi ha colpito l'idea che vivremo la veglia di Pentecoste col grande Concerto della Ventennale. 

Siamo diretti verso la Pentecoste: lo Spirito Santo ci trasforma in presenza di Cristo nel mondo. Mentre correvo lungo il Panaro, mi chiedevo che differenza c'è fra il bene che possiamo fare noi, vivi, e quello che possono fare i defunti. E mi sono reso conto che solo noi viventi possiamo fare del bene agli altri, perchè solo noi siamo in divenire, nella storia; i defunti, e perfino Cristo stesso, possono solo trasformarci in Lui attraverso lo Spirito, rendendoci idonei a fare il bene; ma solo i vivi nel mondo possono fare il bene. Poi ancora mi chiedevo: " Ma come si può fare il bene al massimo?" E la risposta era: " Stando uniti il più possibile a Cristo". Infatti è scritto: "Questa è l'opera di Dio: credere a colui che egli ha mandato". Allora ho continuato a correre invocando incessantemente il Nome di Gesù. Correndo riesce più facile stare con Cristo. Ho letto nel vangelo di Domenica: " Le mie pecore ascoltano la mia voce io le conosco ed esse mi seguono". Ho capito che l'opera di Cristo è conoscerci; ci conosce perchè ci guarda, ci ascolta, ci considera. In fondo la grande opera dell'amore è conoscere. Se io come parroco semplicemente conoscessi tutti i miei parrocchiani, se ognuno cercasse di conoscere il suo prossimo, avremmo compiuto ogni dovere. E' anche la risposta al problema dei Consigli Pastorali: non l'organizzazione, non le cose, non le attività, ma la conoscenza gli uni degli altri.  

Giornata di riordino: nella omelia alla "lavanda dei piedi" del Giovedì Santo dissi che ogni umile opera di pulizia e cura dell'ordine è divina. Gentilezza radiosa da parte della Pasticceria Quadrifoglio nell'offrire i dolci per le Suore. Anche Ghedini, Santunione Tampieri, Grazioli, Zironi, Sabliakovic per i pranzi. Ripenso commosso al Panaro, incendiato di giallo per la fioritura dei campi di soia. 

Correndo verso la Pentecoste
Correndo verso la Pentecoste

Conferenza del Dott. Osvaldo Poli su "La fermezza in educazione" Interessantissima ed esilarante. Sintesi: Il tempo presente ha la gloria di una altissima partecipazione emotiva nel rapporto coi figli, ma il limite di una scarsissima fermezza. Dalla conoscenza di noi stessi comprendiamo perchè agiamo con tanta debolezza. Smascherare le nostre paure e opporvici con scelte emotivamente difficili ma giuste e vere. "quando si ama la verità e la giustizia più di se stessi e dei propri figli allora si è educativi". Oltre a questa forza psicologica, l'autorità nasce dall'immergersi in alte convinzioni morali. Ne è sortita una visione di un futuro meno schiavo dei sensi di colpa, libero, ricco di umorismo e lotta disincantata alla dilagante lazzaronisia dei figli. Sito: osvaldopoli.com. 

 22 Aprile 2010  Giovedì - Grazie Signore della nuova strada che ci indichi verso la tua Pentecoste, dono che non si concluda col 23 Maggio, ma duri tutta una vita, riposta al SEGNO DI QUESTO TEMPO. Lavorare su se stessi con verità, apprezzando quello che siamo, nella prospettiva di ciò che possiamo diventare. Educazione: compito estremo, eroico e insieme alla nostra portata, che unisce l'infinito del cielo all'infinito della terra. Dove è di casa la serenità non meno della fatica, la allegria non meno del pianto. Divenire padre e guida nella fede, con tutti i papà e le mamme nella natura, cominciando dall'essere ... buoni figli. Stamattina ho risistemato meglio il letto e il riordino tavolo post colazione. Corsa sul Panaro per aprire corpo e anima; a Castelfranco Ritiro Clero, condividendo coi confratelli la co-paternità.   

23 Aprile 2010 Venerdì - Bella relazione di don Erio Castellucci su "prete uomo di relazione" svolta con serenità, competenza, fede. Edificante solo a guardarlo. Raccolgo due punti: 1. I modelli ideali di prete, come il Curato d'Ars e San Carlo Borromeo, sono tali perchè integravano al massimo il duplice amore a Dio e alla gente. 2. La dottrina del Concilio Vaticano II sul presbitero è nuova nell'indicare una figura - in conformità all'esempio di Gesù - non isolata, ma vitalmente relazionata con vescovo, presbiteri e laici. La qualità del suo ministero è la qualità di questa relazione. Io in questo sono ancora molto indietro; però credo di avere capito la direzione. Alla Messa alla Provvidenza eravamo in pochi: mi sono detto: "che importa; forse che il valore della messa è condizionata dal fatto che ci sono tre o quattro persone in più? Celebrala con fede: arriveranno!". Oggi varie persone hanno chiesto appuntamento per confessarsi: credo sia un segno straordinario. Vivere le due settimane delle Suore, stando il più possibile in chiesa, come Mosè che " rimaneva sul monte, mentre nella valle il popolo con Giosuè combatteva". Rilettura di Don Chisciotte di Cervantes: la strada del cavaliere errante  e la mia passione per i pellegrinaggi non sono la stessa cosa? Comica, patetica e meravigliosa.

In fondo alla chiesa ho messo uno stand coi libri del dott. Osvaldo Poli.

 

24 Aprile 2010 Sabato - Giornata molto bella ieri, anche se mi sono attardato troppo con singole persone. "Nel molto parlare non manca il peccato". Alla sera mi sono ritrovato con un sacco di lavoro da fare: lo stradario per le Suore, la Stampa e la distribuzione. Ho lavorato fino a mezzanotte, poi la buonanotte in internet. Non ho fatto bene - mancando in temperanza - pur incontrando cose belle, come la conoscenza di Maurice Zundel, quel mistico "scoperto" da Paolo VI chiamato a predicare gli esercizi al Papa ... Ma la notizia che ha lavorato nella mia notte è stata l'ennesima pagina di pedofilia del clero: "Autodenuncia del Vescovo di Bruges". "Basta, mi sono detto, non se ne può più!". All'ultimo Consiglio Pastorale ho accennato al tema, sottolineando l'aspetto persecutorio verso la Chiesa. Stamattina sento che non abbiamo più diritto di difenderci. Pur vero l'accanimento dei nemici, pur vero la riserva sulla veridicità di tutte queste notizie (non ho mai creduto a TV e stampa e mai ci crederò, per un vizio insito nel mezzo), tuttavia sento che questa è l'ora IN OGNI CASO del silenzio e della penitenza. Anche Radio Maria non mi piace tanto, parla troppo. Confondiamo l'amore con l'azione, la testimonianza con la bocca sempre aperta. Sempre di più sogno la reclusione, per piangere i miei peccati e pregare la misericordia di Dio sulla mia povera anima e sul mondo intero. Non è nello stile della Chiesa puntare il dito; nè stupirsi del male che si accovaccia dentro. Penitenza, non solo come risposta ad una emergenza, ma come la più squisita forma di amore e verità di chi è  pellegrino sulla terra. 

Vado in chiesa per l'Ufficio e poi faccio il postino, a distribuire il programma visita Suore. Mi conforta la Parola di Gesù: "Nessuna delle mie pecore andrà perduta, e nessuno le strapperà dalla mia mano".

Maurice Zundel -  sguardo di un uomo buono
Maurice Zundel - sguardo di un uomo buono

LA PARABOLA DELLA VETRATA

«Una vetrata nella notte è un muro opaco, scura quanto la pietra nella quale è incastonata.

È necessaria la luce per far cantare la sinfonia dei colori.

La nostra natura è la vetrata sepolta nella notte.

La nostra personalità è il giorno che l’illumina e che accende in essa una fiamma di luce.

Tuttavia questo giorno non ha la sua sorgente in noi. Proviene dal Sole, dal Sole vivo che è la Verità in persona. È questo Sole vivo che gli uomini cercano nelle loro tenebre.

Non parliamo loro del Sole, non servirà loro a nulla; comunichiamo ad essi la sua Presenza cancellando in noi tutto quanto non proviene da Lui. Se il suo giorno si alza in loro, sapranno che Lui è, e che essi sono nel canto della loro vetrata. La vita nasce dalla Vita. Se sgorga in noi dalla sua sorgente divina manifestata in modo limpido, chi mai rifiuterà di abbeverarsi da questa sorgente, dopo averla riconosciuta come la Vita della propria vita?” Maurice Zundel

siamo una vetrata sepolta nella notte
siamo una vetrata sepolta nella notte

Sono arrivate le Sorelle di San Francesco: Suor Vittoria di Sermide; Suor Lidia e Suor Erica di Calderino; Suor Chiara di Crespellano, Suor Elisa di Reggio Emilia; Suor Giorgia di San Prospero. E' commovente la loro giovinezza e spettacolo la loro fede. Un dono che esistano e ora stiano qua. Ogni cosa preziosa è minacciata, ogni purezza si può sporcare, ogni fiamma si può spegnere; ma come è immenso il momento in cui tutto questo esiste! Mia madre si trova bene con loro in casa: ha detto una cosa tenerissima: " io non mai avuto figlie, in questi giorni è come se ne avessi" . Tanto speciali, che nessuna mamma oserebbe sognare! La presenza di queste sorelle, è una cascata di acqua fresca per la azione apostolica della parrocchia, inaridita dalla stanchezza e indebolita dalle prove. Prego per loro.

26 Aprile 2010 Lunedì - Giornata intensa ieri, domenica di presentazione delle Sorelle alla comunità: alla Prefestiva ha parlato Suor Vittoria; alle 9,30 Suor Chiara, accompagnate da tutto il gruppo ( hanno anche ricevuto uno spontaneo e sincero applauso) - si sono poi incontrate col gruppo della Cresima -  alle 11,00 Suor Elisa. E' stato un impatto molto comunicativo. Pranzo in canonica, preparato da Rosolino, Lillli e Antonietta. Nel pomeriggio, dopo avere chiesto in modo rocambolesco in prestito sei biciclette, giro panoramico attorno a Piumazzo, fino alla Madonna della Provvidenza e Fossavecchia. Rosario e Vespri cantati; cena dalle nostre Suore con pizza della Lorenza, gli "arancini" della Graziella e gelato di Rina. Il bello delle Missioni è anche questa generosità di tutti. Oggi inizia il cammino per le famiglie: dovrà rimanere il più possibile in preghiera, per invocare lo Spirito Santo, in un modo semplice e lieto, come il canto degli uccellini al mattino. 

cardellino - "come il canto degli uccellini ..."
cardellino - "come il canto degli uccellini ..."

27 Aprile 2010 Martedì - E' morto Canali Nino: uomo buono e affidabile, manca in un momento di grande bisogno di lui. Stasera il Rosario per lui. La visita alle famiglie da parte delle Sorelle di San Francesco sta rivelando quale sia il volto migliore della chiesa e della vita: una scelta di Cristo che divenga Comunità, amore al Prossimo tutto, Liturgia. Sono esemplari innanzitutto per la consacrazione a Cristo in una regola di vita comunitaria: che tenerezza Suor Lidia giovane "macrobiotica", che per amore di Cristo si adatta al fritto e salato; oppure la tonante Suor Elisa, che per Cristo impara ad addolcire la voce, nella preghiera corale! Umanità armonica e gioiosa, a firma dello stilista Francesco d'Assisi. Poi lo slancio d'affetto verso tutti, impreziosito dalla loro femminilità, coltivato con l'opera delle visite, preserva la vita religiosa dalle muffe della chiusura. Infine la Liturgia, canto e bellezza della vita in Dio. Sono contento che i parrocchiani inizino a partecipare alle Lodi e Messa con loro.  Proprio ieri, nel nostro bellissimo teatro, è iniziata la scuola animatori di Estate Ragazzi: c'erano Patrizia, Valeria, Daniela, Eleonora, Federico, Andrea, Roberto, Valentina, Riccardo ... Grazie Gesù dei tuoi doni. 

Tema di ESTATE RAGAZZI 2010
Tema di ESTATE RAGAZZI 2010

Notizia della morte di don Andrea Astori di Castello d'Argile. Sacerdote molto attivo e leader di comunità; malattia e morte prematura hanno purificato da quel tanto di "mondo" che poteva rimanere nella sua anima.

Mi ha colpito il ricordo ammirato che a tavola si è fatto nei confronti di don Luciano Bortolazzi, suo coetaneo e compaesano, per la umilità operosa e cura dei catechisti: " E' questa la strada, e anche una furbizia: non potendo arrivare dappertutto, crescendo gli educatori, cresciamo tutta la comunità" (don Stefano Maria)

don Luciano Bortolazzi
don Luciano Bortolazzi

28 Aprile 2010 Mercoledì - Molte iscrizioni al Pellegrinaggio a piedi San Luca, una settantina. Là saremo più del doppio, parenti e amici che vengono a riprendere i pellegrini. Confrontando con il "compatto" pellegrinaggio Macerata Loreto, ho capito la verità del nostro: si parte insieme dopo la preghiera e si sta uniti nella notte; poi dopo il ristoro ognuno prende il suo passo e di arriva molto frammentati. Così è la vita! Un cammino di frammentazione e gran salita all'arrivo. Però in fondo tutti uniti attorno a Maria, allegri al banchetto sul "Monte di Sion".  

29 Aprile 2010 Giovedì - Funerale di don Andrea Astori. Mai si capisce la vita cristiana così intensamente come al funerale di un sacerdote!  Era giovane, era nella mia parrocchia, era invidiato per le sue capacità. Mi chiedo che significato abbia questo straordinario evento nella mia vita. Mi sono preparato con la liturgia del giorno: "Lo Spirito Santo disse: mettete a parte Paolo e Barnaba per l'opera cui li ho destinati". Il Signore mi vuole mettere da parte per qualche opera? Oppure già al presente vivo un'opera speciale? Preghiera fervente per corrispondere alla volontà di Dio. Poi il tema della grandezza-umiltà di Gesù: "Chi vede me vede il Padre - Io faccio tutto e solo quello che il Padre mi dice". Si può dire qualcosa di più grande? Si può tendere ad una umiltà maggiore? Ho avuto l'onore di portare a spalla il corpo di Don Andrea nell'ultimo tratto; col capo appoggiato alla bara gli chiedevo di comunicarmi il suo spirito educativo, verso bambini, giovani e famiglie e la sua concretezza.

don Andrea Astori di C. d'Argile
don Andrea Astori di C. d'Argile

Oggi Festa di santa Caterina da Siena: stupenda lettura dell'Ufficio, sulla Sapienza. La grandezza di questa Santa è la integrazione degli opposti: contemplazione del Crocifisso e servizio alle anime. Desiderio di andare pellegrino a Siena, la sua città e a Roma alla sua tomba. Una piccola donna che ha segnato un'epoca, restaurando chiesa e mondo: così è di chi fa la volontà di Dio. E' bello che nelle nostre Missioni ci sia questa presenza.

Le Sorelle di san Francesco hanno evidenziato l'opportunità di istituire ambiti accoglienti per le giovani coppie che arrivano, che vorrebbero inserirsi nella Comunità, ma non trovano da che parte cominciare. Le parrocchie di campagna sono rispettose, ma nella loro indole è difficile lo slancio innovativo: sforzarsi di aprire il guscio dell'ovetto. Per un nuovo arrivato, messe, processioni e tradizioni non bastano a creare quel rapporto umano-cristiano che è il senso di tutto. La riunione Caritas è andata bene, nel senso che siamo partiti. Credo che imparando la lezione delle Sorelle faremo buoni passi.

Chiesa gremita alla Messa per Nino Canali: tutto con grande affetto, verità e bellezza.

Caritas di Piumazzo
Caritas di Piumazzo

Le Sorelle abitano a Brede, frazione di S. Benedetto Po, Provincia di Mantova. L'origine della loro Comunità sta in una recente riforma della vita francescana, tesa al recupero della Regola primitiva, in ordine soprattutto alla fraternità, oltre che alla disciplina religiosa. Mi hanno colpito questi due aspetti, che si oppongono allo spirito individualista dilagante, che tanto debilita psicologicamente e moralmente.

Ho capito dai loro resoconti che accanto ad un percorso serio di insegnamento e liturgia, occorra in parrocchia accrescere lo stile di fraternità, che l'attivismo talvolta surroga e mortifica. Inizio da un pensiero d'amore alle nostre Suore Minime: a Suor Riccarda "la paziente", a Suor Flora "la libera", a Suor Teresa "la briosa", a Suor Emma "la profonda".

Chiesa di Brede - Mantova
Chiesa di Brede - Mantova

30 Aprile 2010. Venerdì - Ancora sulla fraternità, che vedo l'indicazione per me più bella della loro presenza. Sono esemplari nella loro unità, pur essendo tanto diverse umanamente. "Sono tutte ad una" dice mio padre, che le vede a tavola e nei momenti di passaggio. La fraternità fa conoscere a ciascuno se medesimo: per questo è tanto dolorosa e difficile. La verità su se stessi esce impietosa nella vita comune e nel contempo quando ci si sottomette ad essa per amore di Cristo fiorisce anche il meglio di ciascuno, fiorisce Cristo. "Quando due o tre sono riuniniti nel mio nome Io sono in mezzo a loro". La fraternità dunque come rivelazione del Signore. Bisogna impararla. Da essa fuggivo, a favore della libertà creativa della solitudine, ora desidero imparare l'arte della vita fraterna. Chi ne è maestro, oltre a Gesù? Diversa è la fraternità religiosa da quella parrocchiale o familiare; da chi apprenderla?

Ieri sera parlando con Suor Giorgia e suor Vittoria, "le anziane" del gruppo, avevo in qualche modo conferma della bontà del mio desiderio di pellegrino; tuttavia capivo che dovevo compiere un cammino di "stabilità interiore" prima di potere partire; e questa stabilità è proprio la perfezione della vita fraterna a offrirla. Inoltre, stamani, ascoltando le difficoltà del loro ministero, consideravo la fatica ad entrare nelle anime quando si è "stranieri" e quale strada sia aperta invece al parroco e a chi è conosciuto e presente da sempre. Sono due strade di luce: non sta a noi scegliere ma solo lasciarsi scegliere. Tutto è così semplice, bello, ma anche secondario, rispetto all'assoluto della fede: comunione con Lui attraverso l'atto del credere. Stanotte e domani presenterò tutto a Maria, nel cammino verso San Luca

Icona di Pentecoste: la bellezza della vita fraterna
Icona di Pentecoste: la bellezza della vita fraterna

1 Maggio 2010 Sabato Ore 3,00 - VIENI SANTO SPIRITO - "Chiedete e vi sarà fato, cercate e troverete bussate e vi sarà aperto". Leggendo ieri il libro di Maurice Zundel: "Quale Dio e Quale uomo", ho capito perchè Papa Paolo VI amasse tanto questo maestro: dal suo desiderio di ascoltare la voce dello Spirito nel santuario della cultura, cassa di risonanza della umanità, eco profonda delle anime. I segni dei tempi. Oggi abbiamo paura dei tempi, ma non è questa la prudenza e purezza che ispira il vangelo. Idea di un Circolo di ascolto sui "nodi culturali del tempo presente", nella Casa BV delle Grazie, unito ad un circolo "sentinella" per cogliere gli appelli alla misericordia, nella neonata Caritas di Piumazzo. Chiedo di vivere il Pellegrinaggio a San Luca in pace e letizia, vigilando su silenzio, ascolto e preghiera di intercessione. Chiedendo a San Giuseppe lo spirito di laboriosità, a Suor Anania lo spirito missionario, alla Vergine Maria lo spirito di fede.

 

2 Maggio 2010  Domenica - " E' necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel Regno dei Cieli". Il Pellegrinaggio a San Luca è andato molto bene: siamo partiti a piedi in 110, con ordine, serenità, sollecitudine, anche famiglie con ragazzi. Tempo sereno in cielo, luna piena nella notte, alba dolcissima d'inizio estate. Ero tranquillo, contento, raccolto, ma col pensiero di interrompere questa esperienza. I bravi volontari del rinfresco non hanno ricevuto la festosa gratitudine meritata: tutto si dà ormai per scontato. Per questo è opportuno interrompere. Pure dal Rettore del Santuario hanno ricevuto ingiusto e sgarbato rimprovero per dove avevano posizionato il camion al seguito.

Nel cammino verso Pentecoste, oggi è il giorno di Suor Anania. Tutto la liturgia è in filigrana con la sua anima: Missione, Eucaristia, Eternità, Amore fraterno. Quando andò in Africa nel 1927 le suore erano sei, giovani e ferventi, come da noi le Sorelle di San Francesco. Folla notevole alla Inaugurazione della Sala a lei dedicata: don Ernesto lucido e intenso; la dott. Maurizia Bonora geniale e comunicativa. Gioia diffusa e condivisa, nella bellezza della struttura: "Se questa casa non serve per una catechesi aggiornata, vendila!

3 Maggio 2010 - Lunedì - "Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo" . Comincia la seconda settimana di visita alle famiglie delle nostre Sorelle; voglio sostenerle con una preghiera più fervorosa, per la loro vocazione. Suor Anania prega per i sacerdoti, i sacerdoti pregano per le vocazioni femminili. Vedo dalla consacrazione femminile una nuova strada per le famiglie, in quanto novità per la donna. La carità come qualcosa di entusiasmante, la castità come qualcosa di radioso, la pazienza come qualcosa di costruttivo, la dolcezza come forza per rasserenare.

Stasera a messa c'erano Monica e Francesco, infermieri a Bazzano appena venuti ad abitare a Piumazzo e desiderosi di appartenenza ad una comunità di fede: lavorare per la fraternità fra i giovani sposi sia uno dei frutti della missione, assieme alla attenzione non istituzionalizzata verso i poveri, i diseredati di ogni tipo. Che stia nascendo la "chiesa bella ... dello sguardo" profetizzata dalla lettera post pasquale?  

4 Maggio 2010 - Martedì - Proposito di preghiera. "Qualunque cosa chiederete nel mio nome la farò, perchè il Padre desidera glorificare il suo Figlio". Incontro oggi con i sacerdoti di zona. Elaborazione del "viaggio" di ieri sera nel mondo di Vania Lucia Gaito, la giornalista capofila della campagna contro Vaticano e Chiesa cattolica sul tema abusi sessuali nel clero. Pur nel livore di una lettura "nemica" ne vedo l'esito positivo. Spesso i più agguerriti nemici sono indirettamente i nostri migliori amici.

Incontro con Anna sul bisogno di un profondo rinnovamento del catechismo:" fare in modo che vengano volentieri alla chiesa ... in educazione vige una legge fondamentale: se il bambino non segue, la causa è l'educatore, non il bambino". Per cambiare tutto a volte basta cambiare una sola cosa. Ma quale? Ha detto: "la Casa BV Delle Grazie è troppo bella: bisogna sporcarla, usarla ...".

Mentre con i sacerdoti meditavamo il tema della osservanza, pensavo ai miei bmbi, a come sarebbero contenti e divertiti a diventare degli "osservanti"; da qui l'Idea di un catechismo "a progetti". 

Romano Fusinato mi ha dato il suo libro autobiografico sul delitto Montanari. Ora capisco tante cose di Piumazzo che prima non sapevo. Nel mio cammino verso Pentecoste c'è ora anche questo mondo tremendo di odi, ingiustizie, divisioni, sangue. Più che alla storia politica, così ambigua, sono attento al risvolto umano, universale ed eterno; a quel passaggio dell'animo di Romano dalla paura al coraggio, dalla umiliazione al proposito di lotta. Sono toccato dai suoi sentimenti filiali, dall'orgoglio di una vita d'impegno, consapevole della forza di una appartenenza. Mi chiedo se faccio bene come sacerdote a partecipare alle celebrazioni del 25 Aprile: una parte ha sofferto molto in quegli anni, ma la contrapposta non di meno. 

Romano Fusinato da bambino
Romano Fusinato da bambino

Vivo una ebbrezza insolita, il senso di un compito grande da vivere, con tanta pace. Chiedo che i fatti incalzanti e "pentecostali" di questi giorni aprano una strada nuova di fedeltà e vitalità. "Vidi cieli nuovi e terra nuova ... vi do un comandamento nuovo". Soprattutto sento rivoluzionaria la prospettiva di essere introdotto all'amore per i poveri, cercando di condividerne il destino, con libertà e semplicità. "Quello che ostacola il buon rapporto con gli altri, spesso è l'imbarazzo e la stanchezza" diceva stamattina Silvana.

E' confermato che ci sarà il Corso di Iconografia: Rita Gherardi ne parla in modo entusiasta: " che bello poter dipingere la dolcezza del volto di Maria!".

5 Maggio 2010 Mercoledì - Incontro con don Benito Poltronieri di Mirandola, venuto al funerale di Bruna: dal modo di salutare i parenti, dal gusto di recitare il breviario, traspare la virtù di questo anziano sacerdote: splendore della perseveranza.

Vangelo della vite e i tralci:  prospettiva innanzitutto di rigorosa passività: la vite tutto riceve, linfa e frutto. Poi una indicazione fortissima di attività: il rimanere uniti al Signore dipende da noi. Segue una prospettiva vertiginosa, vivere una preghiera capace di ottenere tutto: "Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato". Fernando mi parla emozionato della intensa preghiera vissuta a Medjugorie.

Sulla strada del Poretto vedo i campi pieni di equiseto, pianta infestante graziosissima se stesse al suo posto e non nei terreni coltivati. Ma è nella sua natura la libertà, dunque va bene così. Come è bella una sola pianta di equiseto! ... e ce ne sono milioni di milioni ... " Se il Signore veste così l'erba del campo, quanto più farà a voi, gente di poca fede"

6 Maggio 2010 Giovedì -La lettura sulla Gerusalemme Celeste ispira il seguente schema:

Gesù Cristo

figli di Dio, pellegrini

liturgia, fraternità, missione

carità, famiglia, educazione, cultura

 

* La vita cristiana è consapevolezza che Gesù Cristo è il rivelatore del Padre, il cuore della creazione, la pienezza della redenzione. Nulla può essere aggiunto. L'Opera è già perfettamente compiuta. Non si è mai abbastanza radicati in questo inizio e fine. 

* Il modo con cui possiamo esprimere la pienezza del Cristo è vivere in Lui, da figli di Dio e pellegrini. Maestro di questa via è don Divo Barsotti. La vita spirituale personale non come meta da raggiungere ma grazia da accogliere: fede, speranza e pace; stabilità e tensione.

* La terza riga è la vita della chiesa, sviluppo della presenza di Gesù e delle tre virtù teologali; sono state le Sorelle  di san Francesco a mostrarlo: la chiesa di Cristo è orante, fraterna e missionaria. 

 * La quarta riga declina la strada della missione e l'impegno nel mondo. Ci sono oggi ambiti preminenti: la carità verso i poveri; la vicinanza alle famiglie; l'impegno nella educazione e infine, sotto la lezione di Paolo VI e Benedetto XVI, la "carità intellettuale" nel campo della cultura.

 

7 Maggio 2010 Venerdì - Il diavolo continuamente prova a distoglierci dal nostro rapporto con Cristo. Il primo e principale punto è minacciato: basta non abbassare la guardia, rimanere umili confessando spesso i nostri peccati.

Ieri al Santuario della Madonna della Provvidenza abbiamo ricevuto le tre consegne: 1. rimanere nell'amore di Gesù, 2. osservare i suoi comandamenti 3. custodire la sua gioia. La grazia di pregare gli uni per le intenzioni degli altri e ottenere la perseveranza. Le Sorelle mi hanno esortato a seguire quanti esprimono segni di vocazione.

 

BV della Provvidenza
BV della Provvidenza

A Calcara incontro con la Comunità di Casa S. Chiara: angolo di "paradiso". Collegamento con la nascente Caritas di Piumazzo nell'ambito Progetto sentinella. La crisi economica della Grecia, probabile inizio di una deflagrante crisi europea, ci porti a capirne culturalmente i dinamismi ed essere preparati alla sobrietà e alla solidarietà. Se le cose continuano così, potrà essere tremendo il ricorso alle Caritas in un vicino futuro. Idea di intitolare alla Madonna della Provvidenza il nascente centro e di stabilendo la data di inaugurazione all'inizio dell'Ottavario. 

 

8 Maggio 2010 Sabato - Alla fine delle due settimane con le Sorelle tre nuove consegne dal vangelo: 1. Amore che è dare la vita per gli amici, nel senso sia di dedizione che di morte.  2. Un nuovo rapporto con Gesù di confidenza e dialogo: "Non vi chiamo più servi ma amici". 3. La missione (anche da pellegrino?) unita alla preghiera di intercessione: "Vi ho costituiti perchè andiate, e portiate frutto ... qualunque cosa chiederete nel mio nome la riceverete" 

Inizio del preparazione di Estate Ragazzi. Patrizia ha consigliato di usare Facebook per il Gruppo Animatori: "Lì ci sono tutti". Ho detto ok, ma senza dimenticare il mio schema: Gesù, figli di Dio, fraternità, ecc.

Messa della Gratitudine alle Sorelle; bella la presenza dei giovani. Dono delle pietre della Nuova Gerusalemme, come in Apocalisse 21,21: la preziosità di ogni anima fondamento della città celeste: calcedonio, crisopazio, ametista, smeraldo, opale, diaspro, corniola.  

9 Maggio 2010 Domenica - In questi giorni di pre Missione Parrocchiale, molti, anche vicini alla parrocchia, non si sono lasciati coinvolgere nel profondo; altri invece, anche lontani dalla chiesa, sono stati toccati nel cuore e hanno manifestato sete di Dio. Spesso poveri, o comunque anime provate, sofferenti, per le quali la visita delle Sorelle ha costituito una vitale boccata d'ossigeno. Bello l'incontro che hanno fatto con i giovani, ultimo significativo appuntamento della loro presenza; anche in mezzo a loro alcuni erano distratti e altri attenti. Al Pellegrinaggio da S. Clelia coi bimbi e genitori della Cresima ci sono state molte assenze, quasi la metà; ma chi ha partecipato ha vissuto l'appuntamento in una atmosfera di rara unità e letizia.

Abbiamo partecipato alla S. Messa di saluto: Gesù ha detto: " Vi lascio la pace vi do la mia pace, non come la da il mondo io la do a voi, non sia turbato il vostro cuore e non abbiate timore" . Il segreto finale della grazia di questi giorni sta proprio nella parola povertà. Le Sorelle hanno fatto questo voto e dimostrato con l'esempio cosa sia la povertà evangelica nello stile di S. Francesco. Il segno di quei piedi nudi, anche nella stagione fredda, di quei unici due abiti che possiedono, del non avere telefonino, se non uno solo in comune per servizio, soprattutto della povertà interiore nel non volere essere una superiora all'altra, o diversa; nell'amare le cose belle che non costano niente, come il canto, la preghiera, la conversazione con tutti.

Ci hanno raccomandato di preparare bene la missione di Ottobre, facendo diligentemente l'opera degli avvisi, a tutti, fatti bene, con convinzione, con amore, con preghiera allo Spirito Santo. Prima di salutarci casualmente abbiamo visto l'aula delle Coccinelle all'Asilo: così bella con tutti i lavoretti dei bambini, i cartelloni delle regole, la cura di ogni particolare: così sia il lavoro parrocchiale dei prossimi mesi: un unico obiettivo: annunciare la missione, prepararla, fare corpo unico attorno a questa meta, senza curarsi di chi è indifferente, disinteressato, ma pensando a quei tantissimi che aspettano, che hanno sete di Dio, che la grazia attraverso di noi vuole rivestire di luce.

Alla fine delle missioni di Ottobre idea di un pellegrinaggio di ringraziamento da Piumazzo a Brede a piedi: Km 70,00 tre giorni di cammino: Piumazzo-Bomporto; Bomporto-Concordia; Concordia-Brede. Con una corriera che carichi le Suore e tutti coloro che vogliono venire.

Se Dio vuole. 

10 Maggio 2010 Lunedì - Dopo il saluto commosso alle Sorelle, pomeriggio in oratorio di "progetto 6 carpini", favorendo armonia fra un grosso gruppo di rumeni, un'altro di marocchini, i ragazzi piumazzesi e la famiglia Rima sotto il gazebo per un compleannno. Visita sorprendente di Federica Pollacci, piccola bimba del catechismo a Pizzano, venuta ora a chiedere di celebrare il matrimonio. Così la visita di Eleonora mammina di Cristiano.

Serata di tenebre. Come è possibile dopo tanta luce?

"Per custodire l'umiltà", suggerisce questa mattina la preghiera davanti alla Madonna di S. Luca, in Cattedrale. Tornando alla Stazione, fra negozi e vistosi bar di via Indipendenza cerco segni di umiltà e vedo i granelli di marmo del pavimento alla veneziana lungo i portici. Piccolezza buona che dona pace.

Inizia oggi il cammino ravvicinato verso la Prima Comunione di 40 nostri bambini.

11 Maggio 2010  Martedì - Il momento del risveglio mattutino può essere il più ricco di buone suggestioni: ricordi di incontri, fatti che aprono strade, collegamento fra gli uni e gli altri, significato di una Parola del Signore.

L'inizio del cammino verso la Prima Comunione è stato molto buono: bambini vibranti e attenti, anche la famosa terza "con problemi di regole". Così pure il rapporto con i catechisti e genitori presenti. Tuttavia lo scenario del catechismo non è sereno: Gisella lamenta assenze nella sua classe; Laura il prossimo anno non potrà fare catechismo; Anna Bina sottolinea il disinteresse di molti. Suor Riccarda dice di essere anziana. Forse la soluzione sta nel collegare il progetto di partecipazione attiva delle giovani famiglie, molto trascurate ora, al bisogno di rinnovo della catechesi ai fanciulli. Pure la Caritas può passare di qui: perchè Alfonso non viene a catechismo? Solo un problema di negligenza o un bisogno più grande, da risolvere con una attenzione d'amore più ampia e profonda?

Dina dice di avere perso 12 chili, è stata brava: la dieta aiuta ad avere un obiettivo, a combattere solitudine e depressione dando la soddisfazione di vincere se stessi. Quando vennero le Sorelle di S. Francesco le riempimmo di cibi grassi e di dolci: dieta ben poco da convento e comunque non salutare. Per esse fu una gioia, ma anche una piccola penitenza. Dovremmo imparare un regime sano, un ordine di vita in tutto, pur sapendo che "Il Regno di Dio non è questione di cibo e di bevanda". 

Il pellegrinaggio a Brede, passa da S. Giacomo Roncole, la parrocchia dove don Zeno Saltini iniziò l'esperienza di Nomadelfia: "fraternità come legge". Visitandum est.

Grande incontro in preparazione ai battesimi nella Casa BV delle Grazie: presentazione del Sacramento in Power Point, fissando concetti a immagini, senza perdere la dimensione di cordiale famigliarità, essenziale a questo genere di incontri e alla vita tutta della chiesa. 

Fra poche settimane termina l'anno sacerdotale. Idea di celebrare quattro S. Messe, di venerdì in spirito di gratitudine, per i parroci di Piumazzo: don Lenzarini, don Turilli, don Dal Fiume, don Ceccarelli e un segno speciale per don Giulio, quando verrà per l'Ottavario.  

I bimbi della Prima Comunione al termine della Prima Confessione
I bimbi della Prima Comunione al termine della Prima Confessione

Cè un consapevole eccesso in questi giorni. Soprattutto deve diminuire un’ansia, mascherata da entusiasmo, non conforme al vangelo. Al suo posto un amore operoso con caratteri della affidabilità, sul modello offerto dalle Sorelle di San Francesco, specialmente Suor Maria Vittoria, in cui dolcezza si unisce in modo naturale a fermezza e sobrietà.

E’ importante essere attenti ai segni dinamici dello Spirito; ma ancora di più, in virtù del medesimo Spirito, alla cura della fedeltà. Vedo opportuno diminuire questa domanda su quale sia la strada, per sottolineare invece la obbedienza al compito ricevuto.

Lo schema del 6 maggio ha caratteri architettonici e ogni tipo di suggestione nuova viene compresa in esso. Questo è il lavoro da compiere: senza più interrogarsi sulla vocazione, ma come vivere al meglio la missione. Il tema della povertà è ancora da sviluppare, come quello dell’ordine. Detto “schema” potrebbe essere la nuova griglia del Sito parrocchiale, non più solo come vetrina, ma laboratorio di vita pastorale, in un modo di procedere diffuso e vivo in tutti i settori, con gradualità. Non tutto si deve fare subito; importante è avere chiaro cosa si deve fare. Questo è il compito di una guida. 

 

Suor Giorgia, Suor Maria Vittoria, Suor Elisa, Suor Chiara, Suor Lidia, Suor Erica in via Fossavecchia
Suor Giorgia, Suor Maria Vittoria, Suor Elisa, Suor Chiara, Suor Lidia, Suor Erica in via Fossavecchia

13 Maggio 2010 Giovedì - Inizia oggi la Novena allo Spirito Santo con un particolare rapporto con la Madonna: il Papa è a Fatima e la B.V. di San Luca in Cattedrale per la giornata sacerdotale. Tornando da Bologna-centro, per via Galliera, sosto in S. Maria Maria Maggiore: mi colpisce la nobile decrepitezza di questa chiesa; architettura perfetta, ma tutte le decorazioni sono scolorite e ammalorate. "Con un gran restauro diventerebbe splendida" penso " ... però è più bella così!". Apprezzo il segno del tempo e la dolcezza pacata di quanto sta finendo. Ma allora dobbiamo non amare più la solennità delle grandi Cattedrali? Non è giusto il lavoro per farle rivivere? Certamente, ma oggi più urgente è costruire quella santità interiore che non necessariamente si lega alle grandi opere, nate per rendere gloria a Dio. Da Francesco d'Assisi in poi, tutto è cambiato circa la santità. Il colore dei primi secoli della chiesa è il rosso-sangue dei martiri; nei secoli seguenti domina il rosso-pietra delle Cattedrali; ora risplende il rosso-terra degli umili.

Santa Maria Maggiore in via Galliera a BOLOGNA
Santa Maria Maggiore in via Galliera a BOLOGNA

14 Maggio 2010 Venerdì - Santità sacerdotale. Che consista nel vivere personalmente le cose che rappresenti; nel divenire guida dando il buon esempio. Oggi confesso i bambini della Prima Comunione ma prima voglio andare a confessarmi io; desidero farlo seriamente, lasciandomi coinvolgere, guardando con sincerità il peccato; atto che nulla toglie, anzi accentua, la consapevolezza della propria dignità e valore. La confessione dice insieme serietà e fiducia; unisce virile volontà di bene a un qualcosa di leggero, quasi di umoristico, una sorta di santa autoironia: "Sono fatto così!" Nella confessione c'è ogni volta pure qualcosa di eroico, di epico; un disporsi alla "battaglia decisiva", alla "conversione radicale", anche nella piccola confessione periodica. 

Santità sacerdotale, come passione per il proprio ministero e fedeltà al proprio posto. Ieri in stazione guardavo le traversine dei binari, appoggiate sui sassi spaccati. Un peso così grande sostenuto da realtà così piccole, che proprio nella loro immobilità e diversità, diventano capaci di un lavoro così costruttivo. La cultura di oggi plaude al cambiamento, ma il mondo è sostenuto da chi è capace di stare fermo.   

15 Maggio 2010 Sabato - Vigilia della Ascensione. Come è bello l'Anno Liturgico! Viaggio nel Mistero di Cristo e nel mistero dell'uomo; pensiero al Paradiso. Nella Bibbia c'è poche volte la parola Paradiso, molte volte la parola "speranza": " Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perchè è degno di fede colui che ha promesso". Con il termine speranza si sottolinea maggiormente il viandare rispetto alla meta.

Sotto la finestra Salvatore mette in moto il furgone: ha aperto una macelleria in centro a Bologna e parte prestissimo ogni mattina: immagino le sue preoccupazioni per il lavoro, la famiglia e tutto. Speranza è pregare per lui. Speranza è rallegrarsi delle belle confessioni di ieri, affidando alla grazia i bambini della Prima Comunione e tutti.

Speranza è avvolgere di fiducia ogni piccola cosa.

Ho iniziato la lettura continua negli Atti degli Apostoli dei viaggi di Paolo: la comunità di Antiochia è formata da Niger di Cirene, Manaen compagno d'infanzia di Erode il trucidatore, Paolo di Tarso e Barnaba di Cipro: non ce nè uno di Antiochia! Non ce ne uno normale! Lo Spirito soffia dove vuole e genera apostoli dove non ti aspetti. Speranza è credere alla Chiesa missionaria: l'acqua ferma imputridisce, deve scorrere.  

Oggi è memoria di S. Isidoro di Madrid, il "santo agricoltore", beatificato insieme a S.Teresa d'Avila, S. Ignazio di Loyola, S. Francesco Saverio: ha fatto sempre il contadino, pregando, amando, sperando; lui così "piccolo", in mezzo a tanti "grandi". Mi è simpatico! Molto Piumazzese! E' sepolto nella Cattedrale di Madrid; da ricordare nelle soste-scalo, assieme al Jesus di Medinacoeli, tornando da Santiago.

Piove sempre in questi giorni: è da gennaio che piove in continuazione, una specie di diluvio universale: cosa vorrà dirci il Signore? Chiedo a S. Isidoro tempo buono per i frutti della terra.

S. Isidoro di Madrid, Patrono degli agricoltori
S. Isidoro di Madrid, Patrono degli agricoltori

16 Maggio 2010 Domenica della ASCENSIONE - "Si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio". 

Settimana di preghiera, raccolta, gioiosa, perseverante.

Ogni giorno commenterò alla Messa feriale un dono dello Spirito Santo. 
La prima voce che ho udito questa mattina è stata quella del picchio, nel parco dell'Asilo. Immagine di come deve essere la nostra preghiera: tranquilla, insistente, su un solo punto. Capace di vincere le durezze più forti, con testardaggine e sottiliezza. Un uccellino piccolo ma in grado di lasciare il segno. Creatura che vive in verticale e sa che il nutrimento migliore viene dal legno. Come l'eucaristia che nasce dalla croce.

Fra poco Messa di Prima Comunione: non devo pensare ai bimbi, nè preoccuparmi di nulla: solo di rimanere alla presenza di Gesù; allora avrò qualcosa da offrire ai bimbi e a tutti.

La Celebrazione è andata molto bene; tuttavia, a fronte del mare di comunioni di parenti e genitori, ho pensato a quanto poche confessioni ci sono state, a come siamo lontani dalle acque salutari della penitenza. Cosa posso fare? Come dare l'esempio? Come riparare, far capire? Idea di un "viaggio nella reclusione" ...

17 Maggio 2010 Lunedì della Settimana ultima verso la Pentecoste. Il dono dello Spirito Santo che medito e invoco è il "timor di Dio". Nell'elenco delle sette potenze spirituali, secondo il profeta Isaia è l'ultimo, alludendo al Cristo; ma per noi uomini è il primo. E' quel "timore e tremore" che non diminuisce l'amore per Dio ma lo accresce con somma delicatezza. Vi si oppone quella sciocca famigliarità, quel trattare le le cose sante con superficialità, quel chiacchierare in chiesa, quel vivere davanti a Dio senza giusto rispetto. La confidenza profonda in Dio è frutto del timore, non contro esso. La nostra Suor Emma è esempio di questa virtù: metterei la sua foto ...

Ieri pomeriggio ho visto il film Robin Hood, per fare un piacere a chi mi invitava, ed essi per fare un piacere a me, in vista di Estate Ragazzi. Non mi è piaciuto: troppo cupo e concitato. Tuttavia quel temi da leggenda sono belli ed entrano profondamente nell'anima: lotta fra bene e male, libertà e oppressione, giustizia e ingiustizia.

Prima del rosario solito errore con i ragazzi nel campetto - entrati scavalcando la rete li ho sgridati in malo modo, trasformando la bontà della correzione in offesa della loro dignità, con la conseguenza che in essi non è rimasta l'impressione dell'errore commesso, ma della ingiustizia subita - mi spinge al proposito di lottare per conquistare il dominio di me stesso: "Chi domina se stesso è più grande di chi conquista cento città". Gioco della moneta: ogni volta che perdo l'autocontrollo, e l'impulsività vince, metto un euro nel salvadanaio.

Donaci il santo il Timor di Dio
Donaci il santo il Timor di Dio

Come sono bravi Sergio e Pietro! Come sono bravi i collaboratori dell'Asilo, le Suore, Anna, Felice, Grazia, Tomaso, Amedeo, le maestre, Rita ... tutti incontrati in un solerte lunedì mattino. Io mi sono dato alla preghiera. Lo so che è comoda quando tutti lavorano ... ma davanti ai miei occhi avevo come l'immagine di un canale, che mentre ero in preghiera si apriva, e l'acqua vi usciva abbondante. Credo fermamente che la preghiera sia lavoro (non esattamente il contrario) un lavoro certo semplice e alla portata di tutti, ma non per questo facile e leggero. Un lavoro che dà a tutti gli altri lavori la possibilità di essere svolti bene. Ho letto Atti degli Apostoli, colpendomi la "lotta" di Paolo e Barnaba per il vangelo. Ritornavano alla mente le scene di Robin Hood, la bellezza di una vita eroica, nemici da combattere, rischi da affrontare, fatiche da sopportare, oppressi da difendere.

Fantasie, oppure è questa la dimensione vera della vita?

"Prendete l'armatura di Dio, perchè possiate resistere e rimanere saldi dopo aver superato tante prove; indossate la corazza della giustizia, lo scudo della fede, l'elmo della salvezza, la spada dello Spirito, che è la parola di Dio". Ef 6,10. E' questo che voglio leggere ogni mattina ad Estate Ragazzi! Altro che giochini! I ragazzi non sanno che farsene dei giochini; hanno bisogno di conquiste da realizzare ed eroi da imitare. 

Piero e Sergio con le scaffalature della Sede Caritas
Piero e Sergio con le scaffalature della Sede Caritas

18 Maggio 2010 Martedì - Affido a te Maria questo giorno: Il dono dello Spirito che oggi medito e invoco è la pietà, atteggiamento interiore che si oppone alla freddezza e indifferenza e alimenta tenerezza e dedizione. Va contro l' egoismo e ci rivolge in modo partecipe a tutto quello che esce dalle mani di Dio: la sua parola, i sacramenti, i santi, la chiesa, i poveri, il creato ... Un dono che ho ricevuto e devo offrire con contentezza. 

Paolo e Barnaba col loro viaggio missionario annunciando il vangelo smascherano il peccato: ecco perchè incontrano tante opposizioni: del mago Elimas, dei Giudei, dei capi. Da qui la lotta significativa e vittoriosa: " e tanti si convertivano alla fede". Il nostro operato deve entrare in questo terreno: come fare a smascherare il peccato? Mi sovviene che Paolo e Barnaba prima della loro partenza fecero un digiuno unito alla preghiera. Comincio da lì: oggi la mia battaglia per Dio la combatterò con questa arma. Desidero entrare nella zona dura della pastorale: allora sarà bello fare il sacerdote!

" Non amo i leader, ma chi lavora per formare un gruppo, che discute, lavora, progetta dove ciascuno è importante, parla, ascolta, agisce. Vedo bella una parrocchia dove il parroco lavora per costituire e crescere gruppi così"

19 Maggio 2010 Mercoledì - Di battaglie ieri ne ho perso molte. Nel salvadanaio della impulsività le monete crescono. "La preghiera è un lavaggio per l'anima" e "il battesimo offre l'olio della guarigione". Ricominciamo da capo e Dio avrà pietà di noi. Dopo il dono della pietà vengono i doni della scienza e della fortezza. Il primo ci fa conoscere tutto quello che il Signore vuole, il secondo fa resistere a tutti gli assalti del nemico. Coraggio! Mancano quattro giorni alla Pentecoste: non ci si può arrendere quando la meta è vicina. Anche queste sconfitte finali aggiungono valore al cammino. Belli ieri gli incontri coi genitori nella Casa BV delle Grazie (anche se sul tema Battesimo dei Bimbi non riesco ancora a trovate la "parola" giusta) e fervore serale con Prove di Canto, Burraco, Teatro ... purtroppo alla Messa feriale, eccetto le Suore, non c'era nessuno. Ci si agita tanto per lasciare alla fine il Signore solo. Questo è un problema da affrontare: non soffocare la vitalità comunitaria, ma ricondurla alla sua sorgente e senso. Se poi non ci si riesce, ricordare che oggi è la festa di S. Celestino Papa, quello che a fronte di intrighi e interessi, non ritenendosi capace di intervenire, rinunciò al papato per la vita eremitica. Dante con lui è severissimo:"per viltade fece il gran rifiuto", ma la chiesa considera quel poveruomo un santo: anche la rinuncia può essere amore. 

La tempesta può disperdere i fiori, ma non riesce a distruggere i semi" Gibran
La tempesta può disperdere i fiori, ma non riesce a distruggere i semi" Gibran

Preparazione di Estate Ragazzi. Si fatica ad iniziare, ma quando ci si entra s'accende la passione. Proposito di affidare il più possibile tutto al gruppo animatori, formandoli.

Una mamma cerca casa: ha quattro bambini, marito in cassa integrazione da un anno, fra una settimana scatta lo sfratto: dopo avere provato tutte le agenzie, gli sportelli comunali, adesso fa piangendo il giro delle parrocchie: "mi è rimasto solo Dio in cui sperare". Non posso materialmente aiutarla: cerco di partecipare alle sue ansie, portarle nel cuore, soffrire con lei, chiedere a Gesù quale strada percorrere per essere operatore di giustizia. Questi incontri sono molto importanti: portano l'anima nella zona dura e vera della vita e alla pietà.

Preparazione del rosario stasera alla Capacella: deliziosa quella cappellina! Racconta Adriano che fu tenuta su da Buldrini Raffaele e da Paolo Trenti: ogni sera del mese di Maggio, alle otto, interrompevano a turno il lavoro per venire a dirvi il rosario, poi tornavano nei campi. Le rispettive famiglie si affidarono qui alla Madonna ai tempi della guerra e tutti gli uomini tornarono a casa salvi. E' dedicata a Maria e ai santi Girolamo e Agostino, un penitente e un vescovo. La loro unione davanti a Maria dice le due anime della chiesa, istituzionale e carismatica. Ci vivrei in quel "luoghetto"! Ormai vicino alla Pentecoste raccolgo tutte le luci di questo cammino, invito ad una laboriosità ordinata e "poetica".

So bene quanto sia disprezzabile l'aggettivo "poetico", sinonimo di sentimentalismo inconsistente. Eppure credo essere la gamma vera della mia anima, il modo di amare, servire ed essere felice. Poesia capace di legarsi a tutto, specialmente al piccolo e naturale.

La bellezza della campagna di Piumazzo dalla Capacella, guardando verso via Bastarda.
La bellezza della campagna di Piumazzo dalla Capacella, guardando verso via Bastarda.

A Pentecoste può succedere qualcosa di esternamente straordinario o no. Non importa. La fede insegna a credere, oltre ai segni. A Pentecoste nasce la Chiesa, primizia del Regno. I popoli vengono raccolti nella unità della lode e tutto Il cosmo risorge. Ogni pessimismo non è cristiano; anche ogni illusione di puro benessere terreno non è cristiana. Inizia il tempo della Apocalisse, che non è un tempo, ma l'irrompere dell'eterno nella nostra storia.

A Pentecoste terminerà questo diario. E' giusto tornare al silenzio. E' stato bello redigerlo. Più passavano i giorni, più amavo questo appuntamento, senza avvertire il peso greve del narcisismo. Mi sarò ingannato? E' normale scrivere diario; è singolare sfarlo pensando che qualcun altro possa leggerlo: inibisce alcuni temi personali ma la oggettività e responsabilità risulta positiva. Non ho mai mentito: se il male lo ho trattato con delicatezza è stato per rispetto mio e altrui. 

 

20 Maggio 2010 Giovedì - Incontro Lugia Gigetta, donna buona ma che parla molto, soprattutto dice sempre le stesse cose. Che sia così anche io? Meglio tacere, anche col diario e piuttosto obbedire allo Spirito.

Il dono del Consiglio è la applicazione ai singoli casi della vita della Scienza, che sa distinguere il bene dal male, e della Fortezza che aiuta a superare tutte le difficoltà. Il dono dell'Intelletto è la scoperta del mondo soprannaturale, illuminazione sul mondo di Dio. La Sapienza infine è il dono di gustare tutto ciò: l'anima non fa più fatica a vivere il bene, ma ne gode pienamente, anche quando costa sacrificio.

Funerali di Triestina Magni e di Piccinini Virginia: due anime diverse, una laica e l'altra religiosa, entrambe ugualmente care. E' questa la strada della Pentecoste: tutto va unificato in un cuore che ama e consegnato al Signore in una preghiera carica di speranza. Piccinini Virginia, bidella alla Provvidenza, era la moglie di Doviglio Pierantoni, portantino della Madonna durante l'Ottavario, uomo affettuosissimo, "amante di baci e carezze", che incoraggiava a vivere fra familiari, nella semplicità e sacrificio di una vita da aratore. 

Visita del Card. Biffi alla Casa B.V delle Grazie: "penso che non abbiate più nulla da desiderare come strutture: avete tutto... la parrocchia ora potete farla solo più brutta! "...

"Ringraziate don Marino e don Giulio, e per un pò di anni godete di quello che avete! ".

21 Maggio 2010 Venerdì - Desiderio di conversione. Biffi farebbe ironia su questi slanci, troppo emotivi: "Ci si mette una settimana a cambiare, per poi mettercene un'altra a tornare come prima". Biffi è maestro di fedeltà, del rimanere sulla parte solida delle cose; amico e grande estimatore di don Divo Barsotti, come lo è Carlo Caffarra: un filo rosso unisce i nostri maestri. Affidarci decisamente allo Spirito Santo, invocandolo oggi con tutta l'energia di cui siamo capaci. Attraverso Maria.

" Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno: questo disse riguardo allo Spirito che egli avrebbe mandato"

C'è una stanchezza operativa, che non può essere risolta aggiungendo altre iniziative, o con il solo sforzo della volontà, ma con quella delicatezza spirituale che i "sette doni" infondono. I sentimenti sono tesori, i fatti del presente segnali, ma nè gli uni nè gli altri siano criterio-guida della vita. Un nuovo ordine va perseguito, capacità di non perdersi nel dettaglio, ma custodire la visione d'insieme con intelligenza.

Ieri sera tornando dalla Provvidenza chiedevo a Gesù un segno: "guarda la prima cosa che capita e meditala". Ho visto i lampioni della luce pubblica, ho considerato la bellezza di un paese radunato, il calore di una comunità: quel lampione qualcuno l'aveva innalzato, un altro aveva costruito le lampadine, altri hanno steso i cavi e al centro c'è una grande Società per mandare la corrente elettrica dovunque e garantirla; uno Stato per controllare e promuovere. Quel lampione mi ha fatto vedere l'importanza di una vita organizzata, unita, che pur con tutti i problemi che ci sono, la sorte ci ha riservato. Vivere nello Spirito è coltivare una appartenenza e dedicarsi con amore alla propria piccola parte. Il mistero della Chiesa. 

Ultime ore prima delle Pentecoste: belli lo spettacolo delle 5° elementari in teatro, la Gita dell'Asilo all'"Italia in miniatura", la riunione degli Animatori di Estate Ragazzi: Patrizia e gli altri sono molto bravi. Bello l'inizio del Corso di Iconografia.

Più ferve la vita, più c'è bisogno di Spirito e di preghiera.

Franco Pierantoni, dopo il funerale di mamma, diceva: "Oggi abbiamo tanti mezzi, ma per l'80% li usiamo male". Ecco perchè sono importanti i sette doni dello Spirito Santo.

22 Maggio 2010 Sabato - Stamattina sacramento della penitenza. Quando ci si confessa certamente si soffre, perchè le cose non sono andate bene. Eppure il chiedere perdono con serenità "è la grazia delle grazie". Il Timor di Dio come inizio, e anche finale del cammino.

La Pentecoste è il battesimo della Chiesa, la generazione del Cristo nelle anime.

L'opera dello Spirito è sempre la medesima: come ha reso Maria feconda e capace di generare il Verbo, così rende le anime capaci di divenire Cristo, generandolo in se stesse. 

" Sgorgheranno fiumi di acqua viva" per indicare l'intensità della grazia e l'essere diffusa in modo sovrabbondante ad opera di un grande numero. Se una sola persona è capace nella sua vita di irradiare tanto, pensiamo all'umile Santa Rita da Cascia che oggi 22 Maggio ricordiamo, cosa succederà quando saranno molti ad irradiare Cristo?

La nascita del Cristo nella Chiesa è in ordine alla Parola: ecco il senso del prodigio delle fiammelle di fuoco "simili a lingue" e la predicazione alle genti.

Ma accade che col progredire e il dilatarsi della grazia, si fa sempre più umile e semplice il segno: sul Sinai fragore dirompente e montagna in fiamme; qui una stanzetta, un suono "simile a tuono", dodici piccole fiammelle ...

Il segno si fa sempre più umile; Maria è l'icona della Chiesa: la più potente e santa di tutte le creature è anche la più umile e nascosta. (Madonna di Wladimir, in basso a destra).

L'Icona della Pentecoste (sopra a sinistra) ha come sfondo due grandi torrioni, per indicare la Città degli uomini, rinnovata dallo Spirito e non più divisa come la Babele dell'Antico Testamento. Gli Apostoli sono seduti ordinatamente in coro, per esprimere la bellezza della Chiesa, unita nella lode del Signore. La figura al centro, sullo sfondo nero, con la corona regale e la benda bianca è il Cosmo, che dallo Spirito riceve gloria e resurrezione.

Pentecoste è compimento della perfetta comunione fra Signore, chiesa, storia e universo.

 

Concerto del Ventennale del Coro S. Giacomo di Piumazzo; Sabato 22 Maggio 2010;
Concerto del Ventennale del Coro S. Giacomo di Piumazzo; Sabato 22 Maggio 2010;

INSIEME E' MEGLIO CHE SOLI