La via dell'Apostolato

(appunti)

 

23 Novembre 2011 Mercoledì. SAN COLOMBANO

"Tekel: sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante"

La catechesi di ieri sulla fede, guidata da don Stefano Maria, ha confermato la prospettiva "apostolica", spuntata e rimasta nel cuore al termine del Cammino del Ringraziamento. A fronte di una stagione di immobilità operativa, pur con tutta la buona preparazione estiva, si vede spuntare un nuovo orizzonte di senso. Come se quella antinomia fra vita pastorale e vita solitaria, fra parroco e pellegrino, si fosse disciolta. A favore della prima. "Come potranno credere, se nessuno lo annuncia?" Non è stata inutile la strada fin qui percorsa, di apparentemente stentato cammino sul battesimo. Ho lavorato molto in estate, ma non è stato sufficente. E' mancato un partire ancora più da lontano, un processo di semplificazione ancora maggiore, una concretezza, un lavoro di squadra, un coinvolgimento di tutte le forze vive della parrocchia, come le Suore e l'Asilo. I tesori e le "potenze" che abbiamo fra le mani sono veramente grandi; don Stefano lo ha sottolineato con fondata convinzione. Non ci mancano dunque i mezzi e le strade, occorre partire. La mia "musa" di queste ore è Bepi Ballanti il produttore di Fiorello, Celentano e tanti altri. Anima bella, cattolico convinto e praticante, Patron dei grandi, ma con modi paterni, umili, sapienti. Fondamentalmente dice che per riuscire, oltre al talento, occorre tanta preparazione e lavoro di squadra: da qui nascono i successi televisivi di Fazio, Fiorello e gli insuccessi di Sgarbi e altri. Studiare, cercare, provare, costruire, osare, faticare, ore e giorni di lavoro. Preparazione. Pastoralmente non siamo convinti di questo e ci lamentiamo continuamente "che i giovani sono lontani" "che la fede è scarsa" "che le famiglie non educano" ... ma tu cosa facciamo per cambiare le cose? Che qualità ha il nostro lavoro apostolico? Dicevo a don Franco, che tende a sottolineare la impotenza di chi oggi "manca di carisma", che nella via della fede i carismi umani contano poco, a volte sono perfino dannosi. Anche se una maturità umana è importantissima. Altra cosa è la maturità dalle capacità. Il vangelo del giorno (quanto ha sottolineato don Stefano l'importanza dell'ascolto continuo della Parola, per la sicurezza della via!) descrive la nostra situazione di assedio: "sarete odiati, condotti davanti a tribunali, imprigionati, uccisi, ma con la vostra perseveranza salverete le vostre anime". Questa è la differenza fra Fiorello e un Apostolo: il primo riesce per gli applausi, il secondo resistendo alle difficoltà. Ma il metodo è simile: mettercela tutta! Oggi è San Colombano: alla sua tomba feci uno dei Cammini più belli, l'unico di cui mai ho mai scritto diario: partendo da Fiorenzuola, fino a Bobbio, Monte Penice, S. Alberto di Butrio e Voghera. Amo molto questo santo monaco, pellegrino, missionario, compatrono di Piumazzo. In suo nome sento gioiosamente scemare la smania per i cammini solitari, e crescere il desiderio di adoperarmi per il bene delle anime, qui, nella antica via dell'Apostolato. 

Riunione del martedì sulla Parola, fra don Stefano, don Remigio, don Carlo, don Fabio, don Franco e don Remo
Riunione del martedì sulla Parola, fra don Stefano, don Remigio, don Carlo, don Fabio, don Franco e don Remo

24 novembre 2011 Giovedì

Chi percorre la via dell'Apostolato deve mantenere alta e consapevole la visione. Sguardo al fine e all'insieme, entro cui ogni dettaglio diviene significativo. Meditando la Parola è possibile questo. "Sarete odiati da tutti a causa del mio nome": il lavoro apostolico produce, al suo culmine, non il consenso ma l'opposizione. "In quel momento vi sarà data una forza, a cui nessuno saprà resistere". La testimonianza, nell'avversità è di massima efficacia; tuttavia nel suo inizio, produce risposta anche diffusa, come le folle seguono Gesù fino alla fine, al suo ingresso in Gerusalemme.

Ieri giornata bella: funerale della "umile" Rina; lavoro al bollettino; preparazione incontro genitori medie; non momento isolato, ma inizio di un cammino corretto. Corrispondenza fra i pensieri del cuore e la liturgia di S. Colombano. E' molto importante capire che le difficoltà, di ogni genere, non sono ostacoli all'apostolato.

 

Evanescence - My Immortal (Video) - YouTube

25 Novembre 2011 Venerdì

La via dell'Apostolato, assieme allo sguardo alto e d'insieme, cerca la cura del particolare, del dettaglio. Fa conto di ogni istante, ogni parola, ogni incontro, ogni preghiera, ogni atto. "State attenti, vegliate" significa state attenti a voi stessi, a tutti i particolari della vostra vita; non per l'ansia di perdere qualcosa, o smania di accumulare, ma consapevolezza che in ogni piccola realtà c'è un'opportunità di amore, di offerta, di lode, di apostolato. 

Distribuendo gli avvisi per l'incontro genitori dell'1 dicembre, dico al vecchio Roncarati: "E' per l'educazione dei ragazzi ..." risponde: "Bisognerebbe educare i vecchi! Cosa vuoi che imparino i ragazzi, da esempi così disastrosi che danno i vecchi!" "Le suorine si danno tanto da fare per tirar su i bambini, ma cosa vuoi che rimanga, con quel che vedono in casa!" Ecco, l'apostolato comincia da una vita esemplare, al cospetto di Dio. Dedizione, ordine e fiducia. Scansione: partenza da lontano, concretezza, coinvolgimento, azione e verifica. Nella goccia di oggi, l'universo.

 

Adele - Someone Like You - YouTube 

 

Dal "Corriere della Sera" di venerdì 25 novembre: "Oggi più che mai, l'Italia e con lei l'Occidente hanno bisogno di idee, di valori, di progetti: hanno bisogno di politica" (E. Galli della Loggia). Facendo il verso a questa affermazione, diciamo che oggi più che mai la Chiesa e i cristiani hanno bisogno di idee, di valori e di progetti: hanno bisogno di pastorale. Imparare a costruire lavoro d'insieme.   

L'animo umano è difficile, contradditorio: si vuole lavorare in squadra, ma si coltivano divisioni, contrasti, egoismi personali o di gruppo. Questo non sminuisce il punto iniziale, ma sottolinea il valore della perseveranza. Nei contrasti coltivare silenzio. Non è sempre ora di fuochi artificiali.

 

Katy Perry - Firework - YouTube

26 Novembre 2011 Sabato

La lotta maggiore è contro se stessi. La "fiammella pilota" potrebbe anche spegnersi. Rimanere accesi per aiutare gli altri. Non limitarsi ai lavori che urgono, che si vedono, che sono in agenda. "Quando sono debole è allora che sono forte". Aiuta guardare molto avanti, all'estate, come suggerisce il vangelo: "Quando il ramo di fico mette le foglie significa che l'estate è vicina". L'azione propria dell'Avvento è la fede come attesa. La chiesa è bella: tutto è pronto per camminare verso il Natale. Riunione per Santiago; molto probabile la realizzazione di tre gruppi: Cammino Portoghese, Cammino Francese e pellegrinaggio in bicicletta. Devo lavorare per darvi impronta apostolica.

 

La grande colpa dell’uomo non sono i peccati che commette: la tentazione è potente e la forza dell’uomo è poca! La grande colpa dell’uomo è che in ogni momento potrebbe convertirsi e non lo fa. (Martin Buber) 

 

Giornata molto bella: gentilezza e generosità di Enrico col bollettino; pomeriggio ricco di gioventù e azioni educative in oratorio; operosità delle catechiste in chiesa per i segni di Avvento; tanta gente alla prefestiva. 

 

Il 12 Ottobre scorso, Festa della Madonna del Pilar, sciogliendo un voto, comprai a pochi euro i biglietti aerei per Saragozza, intendendo fare a fine novembre un breve pellegrinaggio mariano a quel santo luogo, vicino al fiume Ebro, in cui la Madre di Dio apparve a S. Giacomo per confortarlo dei suoi scarsi risultati apostolici. Saragozza è il più antico Santuario del mondo, il primo dedicato a Maria. Il "Pilar", la colonna, è anche simbolo di robustezza, affidabilità. Le circostanze portano a rinunciare a questo pellegrinaggio, ma col cuore vivo i primi giorni dell'Avvento davanti allo sguardo di quella Madonna, che desidero, perchè sa confortare e incoraggiare all'Apostolato.

 

 

Whiter Shade of Pale - Annie Lennox - YouTube

 

27 novembre 2011 Domenica 1 di Avvento

Impressione mattutina "di qualcosa di nuovo che inizia". La legge della vita è la continuità, nulla mai rigorosamente inizia; eppure l'anima sente "aria di primavera". Bella presenza di bambini, famiglie e giovani a tutte le messe; eloquenti canti e "segni" d'avvento. A Roberta, che parteciperà giovedì sera, dico il valore di fare progetti, e per i ragazzi costruire proposte educative concrete, pensate: "poi ognuno prenderà la sua strada". Gioia nell'adesione di Massimo Bonifati al progetto "Santiago in bici": il gruppo si sta allargando, occasione di apostolato, nel preparare, vivere e ricordare. Sul tema "pellegrini", la preghiera dopo la comunione, nella messa di oggi, dice: "La partecipazione a questo sacramento, che rivela a noi pellegrini sulla terra il senso cristiano della vita, ci sostenga, Signore, nel nostro cammino" . 

 

You'll be in my heart - Phil Collins (traduzione) - YouTube

 

Dopo serata coi ragazzi ed educatori, inizio visione film Jane Eyre di Zeffirelli. Malessere davanti a entrambe le esperienze: violenza eterna verso i piccoli. La sera in parrocchia è molto bella; bravissimi tutti i presenti; ma alcuni particolari, alcuni raffronti, muovono sconfortanti considerazioni. Oggi è la violenza di non sapere educare e non volere imparare; ieri, pur sapendolo, non averlo voluto fare. In ogni situazione tuttavia non mancano anime buone, che fanno da riferimento e traghettano i piccoli verso la vita e la libertà. Prendo questa esperienza come tappa importante nel cammino dell'apostolato. L'inerzia umana, le opposizioni di ogni sorta, sono da prevedere e in qualche modo trasformare in contesti opportuni, per agire in profondità. 

 

(Adel)        "Sono felice che siate qui"

(Jane Eyre) " Ci farà felici lavorare insieme"

 

Hallelujah Giorgia Videp.wmv - YouTube

28 novembre 2011 Lunedì

Stanotte ho sognato lo scoppio di una guerra. Di notte improvvisamente i cieli si riempiono di scie di missili, scoppi di razzi, ovunque. L'audio è spento, vedo e non sento. Dopo un poco, dall'alto inziano a precipate pezzi di metallo, piccoli, grandi grandissimi, bombe, di tutto. Qualcosa mi passa vicino, è brutto essere allo scoperto. Ma anche in casa è pericoloso: temo che uno di questi rottami cada sulla chiesa, sfondi il tetto. Mi rendo conto che fra poco salterà l'elettricità e saremo al buio, al freddo, alla fame. Tutta la nostra vita dipende dalla elettricità: i nostri riscaldamenti, le comunicazioni, il cibo nei freezer. Se ci fosse un camino! O qualche cibo conservato sotto sale o in scatola. Penso se sia pronto a incontrare il giudizio di Dio in caso di morte. Vorrei confessarmi. Mi sveglio e ripenso all'incontro coi ragazzi di ieri sera. Eravamo davvero una famiglia. I giochi, la pizza e tutto il resto erano delle scuse, degli strumenti, per essere vicini e volerci bene. Raramente ho provato prima una sensazione simile. Ho capito che molti non riescono a vivere questo, perchè non lo sanno fare; abbiamo bisogno di aiutarci. Non basta pregare per imparare ad amare: Dio ci ha dato maestri di umanità, pochi, e quando capita di incontrarne qualcuno, bisogna "stare attenti, vegliare, non dormire, perchè quel giorno arriva improvviso". Dobbiamo imparare ad amarci, a stare insieme con semplicità, con delle regole (come è brutto quel caos, nel teatro e nelle sale; quel non esserci una struttura d'incontro, prima, durante e dopo) e prepararci ad una vita che non dipensa dalla elettricità: stufe a legna, pozzi per l'acqua, cibo non in freezer, se no va tutto a male; pochi abiti, per il freddo; libri e non display; perchè tutto improvvisamente può spegnersi.

 

Sarebbe molto educativo vivere due giorni all'anno, in inverno, 48 ore, senza elettricità.

"Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; nessun popolo alzerà più la mano contro un altro popolo, non eserciteranno più l'arte della guerra" Isaia 2,5

 

Come antidoto e bagno di luce, mattinata in visita agli ammalati: Maso Nella all'RSA, Liliana Leonardi a casa con la badante Assunta; Adele Ventura con la badante Beata; Balugani con la moglie; Rina e Augusto Ferrari. Da questo osservatorio, la vita ha una dimensione di attesa che, se condita di speranza, rende i giorni intensi e a tratti dolci.

 

(Rochester a Jane mentre dipinge) "Le ombre sono importanti come la luce"

(Jane Eyre alla zia) "amatemi o odiatemi, avrete completamente il mio perdono"

(Edward a Jane) "Siete una dolce, strana, creatura quasi ultraterrena"

(Rev. Reevers) "So che avete sofferto molto, ma il passato non vi può più nuocere"

29 novembre 2011 Martedì. Buon giorno, Dio! Grazie, di non avere fatto brutti sogni. Grazie di aver chiuso la giornata con la storia di Jane Eyre: inno alla speranza, alla sincerità, alla provvidenza, sopratutto all'amore. Jane rinuncia a fare la Missionaria per il suo uomo. Non è minimalismo, ma divina vocazione. Grazie di conservarmi accesa la fiammella dell'apostolato, che vivo ora come "sguardo lontano". Grazie dell'incontro con Angela e email di Andrea:

 

     "M'ha fatto piacere vederti stamattina......... ero distratta (come sempre) dalle mie cose, poi mia mamma dice :"c'è uno che passa con la bici e sorride" ecco, m'ha fatto proprio piacere! Curioso che mentre stavi andando da noi - nel senso del palazzo - noi stavamo andando da Te. Sono riuscita a trascinare fuori mia mamma con una scusa, poi passavamo in chiesa (così si siede e riposa - Te l'ho già detto? E' proprio bella, la nostra chiesa!) e ritorno a casa. 
       Lei cita spesso delle poesie, filastrocche, canzoni di vario genere. Vedendoti passare ha citato delle righe d'una poesia ungherese, d'un poeta sacerdote della II°guerra mondiale. Dice così:
        "En tukre vagyok minden mosolyoknak,
En azert elek hogy visszmosolyogjak...
Visszamosolyogjak mindenre,
Visszamosolyogjak az Istenre."
        più o meno fa così:
"Io sono specchio di ogni sorriso, 
Io vivo per restituire il sorriso ... 
Risorridere per ogni sorriso, 
Risorridere a Dio."
       Ovviamente è molto più bello!!!!! una bella poesia, sulle aspettative d'un bambino in cerca d'uno sguardo per potersi rispecchiare, identificarsi"

 

Billi Joel - Just the way you are.avi - YouTube

30 novembre 2011 S. Andrea. Inizio Novena alla Immacolata

Giornata di preghiera: non importa tanto la difficoltà, quanto la determinazione. 

 

Ore 18,00 "Doveva" essere una giornata di preghiera: per fortuna non è ancora finita.

"Da' a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita." (Mark Twain).

Ampio spazio al tema dell'apostolato nella Festa di S. Andrea: "Come potranno credere, senza che alcuno ne parli?"  Validità delle tre parole di Mario Monti anche per l'anima: Rigore, Crescita ed Equità.

 

1 Dicembre 2011 Giovedì

Giornata di crisi. Nel corridoio della sacrestia c'è una ringhiera di ferro lasciata dai fabbri per essere montata oggi. Scivolata a terra non mi premuro di rialzarla "tanto domani la montano e di qui non passa nessuno". Invece di notte passa mia madre per controllare la chiusura delle porte, inciampa, cade, battendo testa, spalle e gambe. Mi sento in colpa di non avere rialzato quella ringhiera e di tutto quello che è accaduto.

 

Riunione spirituale col gruppo CFD; le parole di Daniela muovono in me interrogativi sulla responsabilità di confessore: sono troppo blando, non prendo sul serio le indicazioni di Dio, assecondo debolezze morali, rovinando la sorte mia e di molte anime. Collegamento fra queste considerazioni e l'incidente dela ringhiera: superficialità e leggerezza solo la causa di tanti mali.  

 

2 - Padre Andrea Gasparino - Scuola Di Preghiera - 2 - YouTube

2 Dicembre 2011 Venerdì

All'avviso sulle confessioni nel primo Venerdì di Avvento i parrocchiani danno risposta positiva: per tutto il mattino susseguirsi di presenze al sacramento della Riconciliazione. Ieri forse giudizio troppo duro con me stesso, anche se sento veritiere quella suggestioni.

 

Riunione ieri pomeriggio col Consiglio della Scuola Materna, la prima fatta nella Casa delle Grazie: il luogo fa la differenza! S'avverte respiro ampio, definizione dei ruoli, dinamiche positive fra i presenti, pur con tensioni, educatamente controllate, ma non ipocritamente nascoste. Più tardi, incontro fra catechisti e genitori degli adolescenti. Pertinenti riflessioni, clima cordiale, partecipazione ampia: ora bisogna calare in progetti concreti le indicazioni educative ricevute.

Con Valeria Montuori e suo marito Umberto, nuovi giovani piumazzesi, si aprono primaverili ipotesi di un lavoro sulla Missione e Carità verso gli anziani soli.

 

Supplenza alla "sacrestana" infortunata: ritualità del riempire contenitore di ceri, gesti di umile devozione, nell'arcano silenzio della chiesa, al freddo ascetico di un pomeriggio dicembrino. Passo lento, azioni senza rumore, nella penombra davanti alla Eucaristia. Bello e nobilissimo compito. E fra una preghiera, una foglia raccolta, una sedia sistemata, qualche pagina da Huckelberry Finn di Mark Twain.

 

 

"Tutte le notti, qualcuno pensa a te prima di dormire.

Rappresenti il mondo per qualcuno.

Se non fosse per te, qualcuno non potrebbe vivere.

Sei *Speciale *ed *Unica *e la persona di cui ignori l'esistenza ti ama.

Quando commetti la più grande sciocchezza, qualcosa di bene proviene da questa.

Quando pensi che il mondo ti volta le spalle, osserva bene: Sei soprattutto tu che volti le spalle al mondo!!!

Ricordati sempre dei complimenti che ricevi.

Dimentica le osservazioni cattive.

*Nessuno merita le tue lacrime e i tuoi pianti, e colui che li merita veramente non ti farà mai piangere. *" 

 

Messaggio del 2 dicembre 2011 (Mirjana) 

 Cari figli, come Madre sono con voi per aiutarvi con il mio amore, preghiera ed esempio, a diventare seme di ciò che avverrà, un seme che si svilupperà in un forte albero ed estenderà i suoi rami nel mondo intero. 

Per divenire seme di ciò che avverrà, seme dell’amore, pregate il Padre che vi perdoni le omissioni finora compiute. Figli miei, solo un cuore puro, non appesantito dal peccato può aprirsi e solo occhi sinceri possono vedere la via per la quale desidero condurvi. 

Quando comprenderete questo, comprenderete l’amore di Dio ed esso vi verrà donato.  Allora voi lo donerete agli altri come seme d’amore. Vi ringrazio.

3 Dicembre 2011 Sabato

Suor Daniela chiede di tenere il 31 gennaio prossimo l'annuale meditazione alle Minime sulla "letterina" di S. Clelia. Dico subito di sì, pur conscio della inadeguatezza. Come se Madre Clelia mi si facesse vicina, proponendomi di affidarle la pena di questo momento: dedicherò un poco di cuore alle sue figlie, lei a me e chi mi sta accanto.

 

Con Thomas McCarty concordiamo incontro col gruppo giovani da lui seguito; 1 gennaio visita al presepe di Piumazzo e dialogo pastorale. Mi rendo conto di quanto sia lucido, profondo e comunicativo quest'uomo. In cinque minuti delinea un ritratto chiaro e corretto della situazione attuale, politica, economica, culturale. Vuole portare i suoi giovani qua, non di meno dovremmo portare i nostri giovani ad incontrare lui.

 

S'acquietano le tensioni e angosce del giorno. Siamo vecchi e non abbiamo ancora imparato l'ABC delle relazioni: sincerità, riserbo, rigore, rispetto ... La parola buona che oggi muove l'anima è "preparazione". Oltre a quella liturgica verso Gesù, ogni preparazione è virtuosa: "fare in modo che quanto ci sta davanti, riesca". Anche in caso di fallimento, la preparazione paga. Apre gli occhi, indica nuove strade, porta frutti inattesi, mantiene viva l'anima. Ogni giorno dovremmo preparare qualcosa, in modo diligente, appassionato, meticoloso. La preparazione delle lezioni alla Scuola Materna apre più intensa collaborazione con le suore. La preparazione alla Immacolata porta alle nuove belle bacheche. La preparazione alla Novena muove il mondo dei ragazzi.  

4 Dicembre 2011 Domenica 

Nonostante tensioni alla vigilia, giornata bella: tanti bimbi e adulti alla messa delle 9,30, così alle 11,00 coi giovani. Intravedo Valeria e Umberto e la nuova coppia di via Carducci. Salutando la piccola Cristina Potenza le sussurro che domani ci sarà la nostra "lezione" all'Asilo. Vedo che c'è contententezza. Fra Davide da Monteveglio, per la prima volta a Piumazzo; è bravo e predica con energia. I toni altisonanti sono perfetti per tre minuti; meno impressionanti nei successivi tre; un poco problematici negli ultimi tre. 

5 Dicembre 2011 Lunedì

Bisogno di collocare i particolari nel generale. Se viene meno la visione d'insieme anche l'opera singola, piccola o grande, viene svilita nel frammento. Catechesi di Stefano a Manzolino, ineccepibile: problematico il contesto. Caso classico di un'opera buona, profondamente preparata, ma di cui non si cura in modo adeguato la destinazione. 

 

Considerazioni sulla vicenda di don Luigi Verzè. Come mai una cosa nasce bene e finisce così male? O non era nata bene? Impressione che l'interessato non si renda conto del disastro combinato. Fa la vittima, anzi il martire. Si paragona a Gesù in croce. Il prete che viaggia in jet personale. Potere e denaro fanno veramente perdere la testa. Mario Monti presenta alle Camere il piano di risanamento. Partecipo recitando rosario.

6 dicembre 2011 Martedì

Mi chiedo come mai le istituzioni, chiesa compresa, non usa i metodi del giornalismo d'inchiesta, per rendersi conto dei problemi, per capire chi sono gli esperti, dove sono modelli di risposta e trovare le soluzioni strutturali. Viaggiamo in una sorta di nuvoletta di rassegnata incoscienza, seguendo il "si è sempre fatto così" il "la situazione è questa" senza chiedersi dove si può e si deve cambiare. La stagione dell'Apostolato aiuti a unire fiducia in se stessi, negli altri, vera fede in Dio (don Luigi Verzè chiamava Dio "socio di maggioranza". Dio non è il nostro socio, non è lui che deve seguire noi. Il rapporto giusto è divenire veramente suoi dipendenti!) Umiltà, laboriosità.

 

Incontro con mamma di Andrea e Valentina: "bella la serata coi genitori! Quando si farà qualcosa per i giovani sappia che noi ci siamo". Puntare su un lavoro forte, pensato, preparato, strutturato, di pastorale giovanile, come segno dell'anno del battesimo. Battesimo significa novità, cambiamento: chi più di un giovane può significare questo? Ogni energia a preparare fin d'ora il lavoro estivo, a tutto campo.

Serata posiva di catechesi adulti e lettera intensa da una parrocchiana su tema Caritas.

 

LETTERA DI UN PADRE AD UN FIGLIO (O DI UNA MADRE)

Il giorno in cui mi vedrai vecchio cerca di comprendermi. Se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi abbi pazienza. Ricordo il tempo che ho trascorso a insegnartelo. Se quando parlo con te e ripeto sempre le stesse cose ... non mi interrompere, ascoltami. Quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finchè non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare. Ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perchè non volevi fare il bagno. Quado vedi la mia ignoranza nelle nuove tecnologie dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico. Ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'ABC. Quando ad un certo punto non riesco a ricordare e perdo il filo del discorso, dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire. La cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te e di averti lì che mi ascolti. Quando le mie gambe non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come se fossi un peso. Vieni verso di me con le tue mani forti, nello stesso modo con cui ho fatto con te quando muovevi i primi passi. Quando dico che vorrei essere morto non arrabbiarti, un giorno capirai cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te e ho tentato di spianarti la strada. Dammi un pò del tuo tempo, dammi un po della tua pazienza, dammi una spalla su cui appoggiare la testa. Allo stesso modo in cui ho fatto con te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza, in cambio ti darò un sorriso e l'immemso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo, figlio mio e prego per te anche se mi ignori.

Papà (o mamma). 

7 Dicembre 2011 Mercoledì  S Ambrogio

"In essa (sapienza) c'è uno spirito intelligente, santo, 
unico, molteplice, sottile, 
mobile, penetrante, senza macchia, 
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, 
libero, benefico, amico dell'uomo, 
stabile, sicuro, senz'affanni, 
onnipotente, onniveggente 
e che pervade tutti gli spiriti 
intelligenti, puri, sottilissimi." Sap 7,22-23

 

Grazie Signore di questo Avvento 2011. Del catechismo e i segni nella liturgia; del lavoro in Oratorio coi genitori e ragazzi; del Natale alla Scuola Materna, al Coro e col gruppo Presepe; della via dell'Apostolato; della unità fra noi sacerdoti; di aver perso un paio di chili e ripartire presto per un pezzetto di Cammino. Forse l'ultimo. Le condizioni dei miei sono tali da non potere più programmare nulla. Anche questo è Cammino!

 

Bellissimi i momenti passati alla Scuola dell'Infanzia in preparazione al Natale. Ringrazio le Suore della collaborazione, la coordinatrice per la fiduciosa "costrizione", l'angelo che ha preparato questo momento, donandomi nell'agosto scorso, "un libro" per bimbi piccoli, di Hervè Tullet, dal quale ho cominciato a capire il bellissimo sguardo che i piccoli hanno sulle cose. Mi sono lasciato condurre dai loro occhi, dalle loro dita che accarezzano piume, dalle loro parole, dove "cacca" è meravigliosamente famigliare. Il Natale 2011 sarà speciale perchè preparato così, con gesti veri, in unione vera.

 

8 Dicembre 2011 Immacolata Concezione

Il grado massimo dell'amore è soffrire per amore.

 

Sette anni fa, in questi giorni di inizio dicembre, si diede l'annuncio che sarei divenuto parroco di Piumazzo. Don Giulio a Fiorino, che gli comunicava l'assenza dal servizio perchè andava in gita a mangiare il pesce, disse: "portami una resca". Fiorino si fece preparare dal cameriere, in una bella scatola, una grande resca pulita. Quando don Giulio la vide, si mise a ridere:"ma non è questa la Resca che aspettavo!!!"

Ispira oggi una preghiera speciale, grata e affettuosa, per don Giulio.

 

Giornata molto bella, tanta gente a tutte le messe, vivacità dei "segni", canti, infiorata, cioccolato in tazza. In serata, per arginare incipiente ennesino raffreddore, rintanamento in poltrona a leggere un mio vecchio diario, preso a caso, quello del 86! Tante somiglianze all'oggi, unica felice differenza, vedere sensibilmente migliorata la chiarezza progettuale ed educativa. In quell'anno spuntò l'idea, universalmente bocciata, di fare un pellegrinaggio a piedi coi giovani, da Pieve di Cento a Boccadirio. Tutto era già nel cuore; solo venti anni dopo, a Piumazzo, il sogno si sarebbe realizzato  

9 Dicembre 2011 Venerdì

Risveglio presto, alle 5,00, con la forte suggestione nel cuore dei pensieri suscitati ieri dalla lettura del diario. Sì, tante cose sono cambiate, in meglio; ma è come se la visione pastorale più chiara, ancora mancasse di essere strutturata in missione. Ingannevoli sono le sensazioni "che tutto cominci", emotività di un istante; tuttavia se qualcosa di sostanzioso c'è in quelle prospettive, va praticato subito. Il lavoro grosso sul Natale, bene o male, è già strutturato; accanto alla cura nella sua realizzazione, occorre ora progettare il dopo Natale. Spirito Santo, donaci la grazia di raccogliere in unità tutti i frammenti sparsi di pensieri, volontà, timori, opere. Dona un senso alla nostra vita. Donaci la voglia di lavorare, la capacità di farlo e il divertimento nel praticare la via del bene. "Il malvagio si diverte nella iniquità, il giusto gode nella via della giustizia" . Un pensiero a Tomaso, Marilena, Roberta, Villiam, Rosanna e amici in questo ponte a Roma

 

Jogging alle 5,30 nel campo sportivo, sull'erba carica di gelida rugiada. Una stupenda luna piena illumina il ginnasta nella notte invernale. Per viver bene un giorno di servizio

 

FRANCO SIMONE - TU E COSI' SIA - YouTube

 

Dal 11 ottobre 2012 al 11 ottobre 2013 il Papa Benedetto XVI indice uno speciale "Anno della Fede". E' bene fin d'ora prepararci a questo cammino. Dopo il Battesimo si sarebbe dedicato un anno alla Cresima: credo che i due temi siano facilmente armonizzabili, e l'uno aiuti l'altro. Attraverso una presenza dello Spirito Santo invocheremo e lavoreremo per "uno speciale incendio di fede". L'11 ottobre è la data dell'inizio del Concilio e, dopo trenta anni, della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. 

 

Nuovo ricovero di papà all'ospedale di S. Giovanni. Cominciano le difficile decisioni sulle "firme" che i medici chiedono, a questa o quella analisi, a questo o quel percorso. Decidere se valga la pena soffrire tanto e venire sconvolti, per aggiustare un pezzo, quando l'insieme è ormai compromesso. Colpisce la "presenza" consapevole e matura di papà, uomo grande, che sa capire, sopportare e virilmente indirizzare. 

10 Dicembre 2011 Sabato

Nuova sconvolgente infiammazione "alle vie aeree" in un giorno con tante cose da fare. Pazienza. La cura della salute va preparata da lontano, senza eccessi, assolutismi, perchè è un bene destinato comunque a perdersi. La salute segno e strumento di carità.

 

Scoperta di "Google libri": non solo titoli e recensioni, ma possibilità di lettura reale e completa. Prime pagine bellissime di "Le mie prigioni" di Silvio Pellico. Che mi senta in prigione? No affatto! Ma l'ambito "prigione" è uno dei più idonei a leggere la vita, propria e altrui. Nonostante tutto e dentro tutto la fede dona uno sguardo redentivo e costruttivo ad ogni cosa; al giorno che ora comincia.

 

Accanto al preparare, è molto importante il ben concludere, perchè sono le finali belle che rendono felice la vita, facendo sentire riuscita una impresa, anche piccola. Una buona conclusione comporta una verifica comune del cammino, un saluto personale a ciascuno, essendo le persone misura di valore di tutte le cose; infine l'arte di ricomporre, archiviare, conservare, riguardare. L'archivio è faccenda del cuore.

 

La costipazione nasale penalizza ogni opera, però l'animo rimane lieto e sgombro. Si incolpano le camminate all'aria fredda, certezza invece che con un vero cammino guarirei subito. Belle le confessioni dei bimbi, in virtù della preparazione fatta dalle catechiste. Dare senso alle cose paga sempre.  

11 dicembre 2011 Domenica III di Avvento 

"Vieni Santo Spirito" invocazione al risveglio, consegna di tutta la giornata. Soffro per le tensione all'interno di alcuni gruppi parrocchiali: nulla di strano, così è il cuore dell'uomo e sono chiamato a lavorare perchè tutti si cresca un poco, si migliori, ci si corregga. "Vieni Santo Spirito", perchè "fiorisca la giustizia e la lode in tutta la terra". 

 

La lettura dei vecchi diari fa capire come allora ci fosse una sincerità che ora manca; non per ipocrisia, ma perchè in pubblico non tutto si può dire. Non smetterò di scrivere diari, ma forse è tempo che ritornino alla loro natura, segreta, personale, intima. Il rapporto educativo con gli altri sia trasportato su canali più diretti, fisici, dialogici, progettuali. Responsabilità di chi cammina sulla via dell'Apostolato.

 

Bellissime le messe questa mattina, nonostante afonia quasi totale. Il lungo lavoro preparatorio ha sortito effetti imprevisti, gesti e passaggi non immaginati, suscitati dalla forza della liturgia e dal cuore vivo di tutti i presenti. Alla fine si può solo esclamare: proprio bella la parrocchia di Piumazzo! 

 

Incontro con * che mi parla della sua comunità e del parroco. Un sacerdote che io ammiro e che ho sempre invidiato. Bravo, lucido, dinamico, attivo. Qualcosa l'ha ferita, esclusa, e ha una carellata di critiche da rilevare. Sicuramente esagera, probabilmente fraintende, rimane il fatto che anche questi personaggi mitici, tali non lo sono per tutti. Anzi ad un sacerdote non è affatto chiesto di essere mitico: "io non sono la luce", dice il Battista, "ma rendo testimonianza alla luce". Virtù importante di un sacerdote è l'umiltà.

Apostolato di Charles de Foucauld: "per avvicinare a Cristo queste anime, culturalmente lontanissime da lui, cerco di superare ogni muro che mi separa da loro, di costituire col tempo legami di amicizia, fiducia, stima, benevolenza, attraverso un costante cercare di amarli ed essere loro utile. Quando sentiranno che sono veramente per loro, che li amo, non avranno più timore di accogliere anche il tesoro più prezioso che è in me, la fede in Gesù".

 

In mano di nuovo due libri: "Il canto dello Spirito" di Raniero Cantalamessa e il "don Chisciotte della Mancia" di Miguel de Cervantes. 

 

12 dicembre 2011 Lunedì

Meditazione sui carismi. Il Signore rende ricca e utile l'anima di ciascuno dei suoi figli. I carismi non coincidono con le doti naturali, che sono importanti ma solo come supporto. Sono doni soprannaturali, che conferiscono a ciascuno una diversità e la possibilità di una concreta utilità agli altri. E' giusto interrogarsi davanti a Dio sui propri carismi.

 

"Una memoria io voglio scrivere perchè rimanga in memoria" dall'incipit della Letterina di Madre Clelia, fondatezza dello scrivere diario. 

 

Disappunto verso famigliari non ordinati, che non mi hanno insegnato l'ordine.

Hanno altre virtù, e una voce dice: "Se vuoi qualcosa dagli altri, offrila tu a loro".

Intravedo papà piangere: chi se ne importa ormai più dell'ordine!

 

La vicenda di don Luigi Verzè è un nuovo colpo alla credibilità istituzionale della chiesa cattolica. Come gli scandali dei palazzi e ristoranti ecclesiastici che non pagano ICI. La soluzione non è fuga dalle opere, ma l'umiltà nelle opere, senza pensare che la luce di Dio sia quella. Dire "abbandoniamo l'Asilo, il Teatro, le Sale, il Parco" sarebbe più che virtuoso, comodo. La gente vede il lavoro e il servizio che c'è dietro. Vede anche le furberie, se ci sono, o le arroganze, e queste non le approva.

 

Film tv su S. Filippo Neri "preferisco il Paradiso". Edificante e irritante. Storie da santino, dove non si riconosce la vita reale, come nella vita reale non si riconosce la santità. S. Filippo continuamente chiede un "segno"; vuole fare una cosa e la volontà di Dio gliene indica un'altra. Quale "segno" per me questa irritazione alla gola, che ritorna continuamente, mi umilia, imbarazza tutti, senza riuscire ad uscirne?

 

"Per essere obbediti occorrono poche regole

e io ne ho scelta una sola: la carità"  (S. Filippo Neri) 

13 dicembre 2011 Martedì. S. Lucia

"Mortificare la mia volontà in tutte le cose, per piacere il Signore"  (S.Clelia)

Possiamo piacere al Signore! Anche nelle situazioni più umilianti, anzi particolarmente in esse, possiamo essere graditi, belli, utili e amati da Dio.

 

Notte di tosse. Pellegrino acciaccato! Per ragioni di igiene probabilmente salta l'incontro all'Asilo; dispiace molto non vedere Aurora, Davide, Leonardo, Leonardo, Eleonora, Giuseppe, Simone, Simone, Cristian, Nicole, Giulia, Matilda, Rebecca, Francesco, Kiara, Samantha, Eduard, Tommaso, Emma e le maestre Sr. Theresa, Flavia e Antonella. 

14 dicembre 2011 Mercoledì

"Una struttura esterna fatta d'amore, un affetto condiviso, una sessualità ben espressa, un network di relazioni solide, per fare fronte all'infelicità di base che impregna tutto. Richiesta disperata d'aiuto ad un bisogno incommensurabile di amore. Avere il coraggio di chiedere amore. Di chiederlo con forza, nel giusto modo e nella direzione corretta. La mancanza di questo terreno sicuro gli farà vivere un senso di sprofondamento che lo spingerà sempre più in basso. E alla fine il mondo si ridurrà ad una buca di solitudine: unica compagnia: il cibo" (Da un trattato sulla bulimia). Bulimia e anoressia sono le malattie dell'oggi. L'anoressico manca di una struttura affettiva interiore: non si ama; il bulimico di una struttura affettiva esteriore: non si sente amato. L'ossessione del cibo e delle diete esprime malessere affettivo e relazionale e la si può curare efficacemente e in modo veritiero lavorando sul versante dei rapporti. Apostolato significa allora impegnarsi a costruire una struttura esterna fatta d'amore, cioè autentiche famiglie in una autentica comunità. I pellegrinaggi sono necessari, per godere spazi di solitudine belli e vitale; ma esagerare significa non capire che il bene più grande sta nella direzione opposta: costruire qui, a casa, relazioni stabili, dove accanto all'impegno di amare, non manchi il grido del nostro bisogno di essere amati.

 

Nel rapporto con gli altri è sterile e offensivo tendere al: "breve ma intenso"; "usa e getta"; "prendere quel che viene, senza fare nulla". L'amore è un compito, non meno che una grazia. I rapporti con gli altri richiedono fede, speranza e carità, non meno del rapporto con Dio. Dedizione ordine e arte non meno che la preghiera. La felicità esiste, consiste nel vivere il sole del mattino e il lavoro accanto a qualcuno, sotto lo sguardo di Dio, sicuri che nulla, neppure la morte, dissiperà il tuo amore. E per taluni, quello sguardo divino non solo protegge l'amore, ma è lo stesso Amore.

 

15 dicembre 2011 Giovedì 

Alla scuola materna Gisa Grotti si è messo a fuoco il tema cibo e suo significato educativo. Argomento tutt'altro che secondario, per le sue valenze non solo fisiologiche ma anche relazionali. Imparare a mangiare, significa star bene col mondo, con se stessi e con gli altri. Vivere è l'mperativo di questa giornata, preparata dalla lettura di Renate Gockel sul Wu Wei, come i cinesi chiamano lo stato di armonia fra noi e il mondo.

 

Articolo bello di Pasquale Maria Mainolfi sulla conoscenza della Sacra Scrittura, tema sicuramente presente nel cuore, ma che aspetta ancora di divenire cammino educativo. Vedo la strada ma anche tutti gli ostacoli legati a "zone non redente". Che significato simbolico hanno i mali alla gola, alle vie respiratorie, bisogno come di espellere (tosse) qualcosa di nocivo dall'anima ? 

 

"Se anche le montagne si spostassero o vacillassero le colline, non si allontanerà mai da te il mio affetto e non vacillerà la mia alleanza di pace. Io sono il Signore che ti uso misericordia"

16 dicembre 2011 Venerdì - Inizio Novena di Natale

Amarti, Gesù. Celebro la Liturgia delle Ore con questo spirito.

Dal colloquio con Antonella "Se non sentivo cantare Tu scendi dalle stelle non mi pareva Natale" comprendo come il nostro Apostolato debba valersi di cose semplici, devozioni, segni condivisi; perchè l'anima ha bisogno di ritrovarsi, riposare, non sempre ammirare l'istrione di turno. Soprattutto non ha bisogno di grandi discorsi. Chi ama nutre, non esibisce. Il cibo buono è semplice, sempre uguale, preparato ogni giorno con amore. Che ne è del Natale di oggi, che comincia tanto prima con le canzoncine della pubblicità e, quando arriva, tutto svapora in niente. Come comunità cristiana, impegnarci a offrire una bella messa di Natale, compresi i canti della tradizione. 

 

"Lo spirito umano viene innalzato alla unione con lo Spirito di nostro Signore, e ognuno dei due spiriti  tocca l'altro con amore, Il  tocco è l'opera divina, la sorgente di ogni grazia e di ogni dono, ed è l'ultimo intermediario fra Dio e la Creatura". 

Coscienza e amore in ogni tocco, a persone e cose, sacre e profane.

Così "tocco" il malato all'ospedale, vicino al letto di papà, Oscar Lombardi. Distrutto da un incidente d'auto, le mie dita aprono leggermente per lui buste di zucchero, pane e marmellata. Penso alla possibilità per la sua anima di essere attiva e non passiva anche in quelle condizioni di dolore. Occorre tanta preparazione per esserne capace: esercizio a vivere bene tutti i momenti della vita in modo attivo.

 

Nella sala d'aspetto della dottoressa Cremonini, mattinata strordinariamente "parrocchiale". Conversazione a tutto campo con i presenti sui grandi temi della vita, e tutti partecipano. Credo che quella lunga attesa risulti per ciascuno piacevole e utile. Quando si è nel Wu Wei non si perde mai tempo

 

18 Dicembre 2011 Domenica

Un giorno senza internet per problemi tecnici. Il telefono parrocchiale ha un numero nuovo provvisorio in attesa di riavere quello solito; il silenzio la fa da padrone.  

I testi sacri promettono ad un popolo sempre nomade, di avere finalmente una "casa": dono sotto forma di un posto tranquillo, stabile, protetto. Pellegrinare non è un fine. Siamo fatti per la pace e la stabilità. Questo motivo accompagna tutte le celebrazioni mattutine, con nel cuore la suggestione che "noi siamo la casa che Dio vuole abitare" . Dio sta bene, si sente a casa propria nella nostra vita, nella nostra famiglia, nella nostra comunità.  A lui basta poco e insieme esige tanto. Come i bimbi.

Dio, Dio, Dio ... ma Chi sei? ... Dove sei? ... Come sei?

E' possibile vivere veramente per te, oppure è tutto un sogno? E' proprio vero che sei vicino per aiutarci? I Testi sacri raccontano cose straordinarie e inseme semplicissime, come la vicenda di Zaccaria ed Elisabetta. Miracolo e normalità profondamente uniti. Dio sta bene con noi, se noi stiamo bene con lui.

 

19 Dicembre 2011 Lunedì 

Visita a presepi e mostre, novene per bimbi e comunità, comunione ai malati: il mondo visto da chi non gira più, non lavora più e dipende totalmente dagli altri. Ancora tosse. Non sta bene per un sacerdote dirlo, ma credo sia proprio allergia al Natale. Ma anche questa sorta di tensione, presente nel cuore di molti, è indiretta testimonianza di grandezza, della enorme attesa che tutti giustamente riversiamo sul Natale. 

 

"Comunque tu lo concepisca e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni, nella rumorosa confusione della vita conserva la pace nella la tua anima. Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro e i sogni infranti, questo è ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente. Fa di tutto per essere felice..."  (Max Ehrmann)

 

Fabrizio De André e Ivano Fossati - Anime salve - YouTube

Sognando il Cammino d'Inverno sulla Costiera di Ponente chiamata anche Riviera dei Fiori. Neve a CELLE LIGURE
Sognando il Cammino d'Inverno sulla Costiera di Ponente chiamata anche Riviera dei Fiori. Neve a CELLE LIGURE

20 dicembre 2011 Martedì

Tante persone lavorano per il Natale. L'Apostolato si svolge non solo con le parole ma anche con le opere, con trapani e bulloni. Eppure nulla potrebbe crescere senza la fede e le anime che ad essa dedicano la vita. I genitori hanno portato la scenografia dei bimbi perchè chiamati dalle Suore, così Sergio ed Ennio. In teatro si fa la Novena e in oratorio il Presepe perchè c'è una parrocchia, comunità raccolta attorno ad un sacerdote che celebra l'Eucaristia. Tutto nasce dalla fede. Senza di essa tutto muore.

24 Dicembre 2011 Sabato. Vigilia di Natale

Ore 4,15. Risveglio, cuore lieto. Preghiera:"Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode". Sul tavolo la corona del rosario "Ave Maria". Il Natale per Gesù; lo so che è per me, che è per la gente, che è per l'apostolato, ma prima di tutto voglio il Natale per Gesù, per il Padre, per lo Spirito Santo, per salvare l'amore di Dio. Il "grande povero" da soccorrere è proprio Lui, il dimenticato, il pellegrino d'amore, l'impotente, il dipendente. Dio che ha bisogno di me. Lui che è fuori "al freddo e al gelo", affamato, solo. L'anno della fede significa proprio questo. Nella mia piccolezza posso essere Maria che, con Giuseppe, lo avvolge in fasce; posso essere uno dei pastori, lieto nell'udirne la notizia, nel partire per scoprirlo, nel gioire al vederlo. Qui, dove sono, come sono. Piumazzo 2011. Sarò sacerdote se sarò credente; annuncerò il Natale agli altri, se Dio nascerà in me. Non so perchè sia stato tanto male nei giorni passati, ma importa che ora stia bene, che ami, ringrazi, gioisca, aiuti. Il Natale non ha alcun moralismo, non si parla mai di peccato o virtù, di bontà o cattiveria; si parla solo dell'amore di Dio per l'uomo, di salvezza. "Gloria  a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che e gli ama". Bene è l'accoglienza, male è la chiusura. Grazie Gesù di questo nuovo Natale, del percorso di avvicinamento all'apostolato, dei segni nella nostra comunità, nei bambini piccoli, nelle suore. In chi mi vuole bene. Fammi vivere questa vigilia nel servizio, questo Natale nella preghiera, il nuovo anno nell'apostolato. Grazie di avermi fatto scoprire il libro di Sandro Veronesi: "XY". Farà campagnia in questi giorni, aiutando un poco i miei occhi a capire il mistero e a vederti, nella nebbia dei giorni e nella paura vitale del cammino. 

 

BUON NATALE

25 Dicembre 2011 Domenica di Natale. Ore 21,00

Susseguirsi di celebrazioni belle, semplici, partecipate. Dico a Stefano che mai visto tanta gente come questo anno. Molti che solitamente non partecipano oggi presenti con l'aria di chi non è lì a caso. Gioia tranquilla e diffusa. Prediche guidate dall'impatto con le persone reali. Il Natale è condivisione di una esperienza. Pranzo con papà di nuovo in mezzo ai famigliari e riposo pomeridiano imponendomi una passeggiata. Il resto del tempo a meditare in chiesa sul dono della "potenza" dello Spirito, assistendo al via vai dei visitatori del presepe. Prescindendo dai cenni fatti alle messe, Natale fonda prospettive apostoliche ed educative, nel segno della umiltà e della fede. Il mondo è salvato dal Natale: ma cosa è accaduto in realtà? Semplicemente la nascita di un bimbo; "apostolato" non sono dunque le grandi opere, ma un esserci, al posto giusto, nel modo giusto, nel tempo giusto.

 

Pochissime confessioni. Anche la vigilia. So che molti vanno altrove, che non sono io bravo confessore, che non organizzo bene la cosa, che manco di disponibilità. Ma è anche segno inquietante di un problema oggettivo. Alle Missioni, anche dai bravissimi frati non c'era affatto la fila. Tantissime comunioni, nessuna confessione. Una vita cristiana senza penitenza è superficiale, quando non sacrilega. Istilla il pensiero che sto lavorando male, con leggerezza, in una parrocchia di Piumazzo con grossi problemi spirituali e serio rischio di immaturità. Verrà l'anno che dedicheremo alla Confessione, ma intanto non si può nascondere la cosa, rimandarne la riflessione, la risposta.

 

Santa Clelia, nella sua "letterina" esprime il vivo desiderio di stare lontana dalla offesa di Dio. Abbiamo il pensiero che le nostre azioni possono offendere Dio? Non credo, comunque il primo passo in questo senso lo deve fare la guida.

 

26 Dicembre 2011 Lunedì. S. Stefano

Messe molto frequentate, per essere giorno non di precetto. Tema della "vulnerabilità" del bene, trasparenza della luce, fecondità del martirio. Pomeriggio pieno di gente al Presepe e alle mostre. Senza essi Piumazzo oggi sarebbe deserto. Però non cè da illudersi: questo popolo umile e spento, più che da passione o devozione è mosso dal desiderio di passare il tempo e ammazzare in qualche modo, a basso costo, la noia.  

 

Fine lettura di "XY" di Veronesi. Libro aperto, senza conclusioni, "opera simbolica". Anche se ha ispirato passaggi importanti nella omelia di oggi, è un libro strano che non consiglierei. C'e il tema degli "imposibiles", legato alla devozione a San Giuda Taddeo, filone importante della pedagogia cristiana; il tema della fede e modernità; del male e Satana; della libido e maturità; della scienza e del mistero ...  

Libro in qualche modo natalizio: salvezza nel ritrovamento prodigioso di un bambino perduto. Il finale mi coinvolge: "insomma: o si è il viandante che sono sempre stata, che accusa il contadino di non sapere niente, o si è il contadino che sarò da ora in poi e che gentilmente, continuando a zappare gli risponde: sì signore, è vero signore, io non so niente signore, ma quello che si è perso è lei."

 

Attraverso una lettera, aperta poco fa, scritta a mano su carta come oggi non si usa più, mi rendo conto che tristezza sia passare Natale e S. Stefano in compagnia di un libro: apoteosi della solitudine. La lettera parla di natali speciali trascorsi coi volontari alla Casa di Riposo di Castelfranco: "... ogni persona è preziosa e il Natale è proprio questo: l'esaltazione solenne della preziosità del piccolo, della relazione. Davvero dove non c'è niente (umanamente parlando) lì c'è tutto: Dio. Per arrivare al cuore delle cose, al cuore di Dio, occorre accogliere con occhi nuovi, quello che siamo abituati a guardare con gli occhi "vecchi" dell'ordinarietà, del banale, dell'efficenza. In quelle messe di Natale mancava tutto ... ma c'era tutto: l'amore". 

 

Wherever You Are (Military Wives with Gareth Malone) Official Video - YouTube

27 Dicembre 2011 Martedì S. Giovanni Evangelista

La mente ritorna al libro "XY", bisogno di capirne i simboli: il male, concentrato nelle sue forme estreme, in una piccolo, povero, sperduto, luogo e gruppo di persone. Perchè? Perchè lì? Perchè ora? perchè a quelle persone? Sconvolgendo anche quel poco di fragilissimo bene che erano riusciti a costruire e a ricevere, nella figura di un parroco. Incapacità del "mondo ufficiale" di darsi una ragione e costruzione della grande menzogna, per potere sopportare la cosa. Oltre che squassare la fragile unità dei cuori e riaprire vecchie ferite, il male fa emergere una umanità stupida, cieca e parassita: i giornalisti, i curiosi, gli ipocriti, che si occupano di tutto fuorchè della tragedia in atto. Il ruolo della scienza (la polizia scientifica, la psicoanalisi) e della fede (Dio, Satana, i santi, i riti) per cercare di capire e rispondere. Il miracolo, in quel giovane che il dolore guarisce e nella bambina miracolosamente trovata, sana e salva, da un vecchio insignificante prete. Il passaggio finale: da una vita di "viandante" che cerca ma è costantemente smarrito, a quella del "contadino" che non sa, ma lavora ed è a casa. 

 

Ultime righe: "Finalmente è salute, è terreno solcato da un carro solo, è il giorno zero, sono appena morta, sto per rinascere, è bellissimo ... finalmente è Gesundheit"

Modà - Tappeto di Fragole (Testo) - YouTube

 

Serata di servizio del nostro gruppo giovani alla Mensa della Fraternità a Bologna, per dare da mangiare ai poveri. SMS di Stefano "Stiamo tornando, 136 pasti serviti, ragazzi molto bravi, servizievoli e umili. Siamo molto contenti

 

Costruzione programma di apostolato da qui a Pasqua. Ripresa del tema "battesimo", del lavoro metodologico coi giovani, della attenzione ai bambini, agli anziani, ai defunti. Cogliere la sfida della confessione e della vita spirituale, nella preghiera. Che nome avrà il nuovo cammino?

 

28 Dicembre 2011 Mercoledì. Santi Innocenti

Dolore dei bambini piccoli. Collegamento di questa giornata al fatto dell'aborto. Lettura tragica della vita: ci si fa del male, si fa del male, si riceve del male. A seguito della giornata di S. Giovanni evangelista, in parallelo a "XY", ispira riprendere in mano il libro della Apocalisse. Il modo cristiano di affrontare il tema del "noir", le tenebre che ci avvolgono. Ho sognato Silvia Cuppini mentre dirigeva una opera teatrale sul tema dell'amore agli ultimi, ai disperati. Ci siamo messi a piangere, per l'incontro dopo tanto tempo e per la consonanza col tema. Essere abbastanza forti per amare i disperati senza lasciarsene travolgere. Ieri accompagnando i giovani a Bologna, per stradine dai nomi inquetanti, via Malpertuso, via Senzanome, via Capramozza, nella umidità fredda di una serata d'inverno, identificandomi con quella umanità che si ritrovava a cena in una mensa caritativa, mi sono raffigurato senza casa, senza nessuno, sopratutto senza meta ... Non avere più una meta è la tragedia più grande della vita.

Chi sono gli ultimi cui oggi dedicarci? I morti, i peccatori, Gesù Bambino e noi stessi.

 

In Oratorio al Presepe un gruppo di famiglie di Monteveglio con bambini e ragazzi. Vivace allegria nel fermarsi alle mostre e a prendere cioccolata calda da Gerry. "il Presepe unisce" commenta Fausto, tutto contento del bene spirituale del suo lavoro. Sento il dovere di entrare anch'io nel pensiero lieto.

Baiso, il paese del reggiano dove i giovani della parrocchia trascorreranno il Capodanno
Baiso, il paese del reggiano dove i giovani della parrocchia trascorreranno il Capodanno

29 Dicembre 2011 Giovedì 

Meditazione di Apocalisse 2,1-7: lettera alla chiesa di Efeso

Preparazione del Cammino Genova-Ventimiglia: Km 165 

Lavoro al progetto Epifania Pasqua 2012 specie nel settore giovani 

Visita agli anziani Tonino e Letizia

Memoria di San Tommaso Becket venerato a Caldas de Reis sul Cammino Portoghese.

Passeggiata e preghiera speciale:"Ti rimprovero che hai perduto il fervore di un tempo".

 

"Non sei abbastanza forte per vivere secondo il tuo sogno. Solo chi è capace di rapporti veri può abbattere tutto e rinunciarvi. Devi lavorare su te stesso, per divenire forte: sui "sì" e sui "no" ; sull'equilibrio, la capacità si superare alti e bassi; sulla preghiera, sulla gioia, sul tempo. E' un lavoro lungo, terribile, ma ce la si può fare. Solo chi è forte, alto, "perfetto", può essere guida di altri. Le anime sentono se tu hai superato le difficoltà per cui essi ti cercano. Impara ad essere educativo, a guardare gli altri per ciò che possono diventare, per i doni che hanno, le difficoltà che incontrano, aiutandoli a superarle. Non le tue opere contano, ma quelle che incoraggi gli altri a compiere. Non fare della vita parrocchiale una carellata di iniziative slegate, fini a se stesse, senza consapevolezza di senso, visione, unità, collaborazione. Ciò porta a fatica e inefficacia. Chiediti sempre quanto le tue opere siano educative: accoglienti, personali, vitali".


Alba. Fa, o Signore, che ogni atto abbia un valore compiuto, perfetto, universale
Alba. Fa, o Signore, che ogni atto abbia un valore compiuto, perfetto, universale