CAMMINO DI SANTIAGO 2011

Dal 4 al 10 Luglio 2011, la Parrocchia di Piumazzo verso Compostela.

 

PELLEGRINI PIUMAZZO SANTIAGO 2011
Vignoli Luigi
Marchignoni Alice
Letizia Balestri
Roberta Gheduzzi
Maestri Franco
Bernardini Simonetta
Ugolini Agostino
Serafini Anna
Serra Marco

Legnani Wanda
Bettini Lucia
Ferrari Tomaso
Bigi Marilena
Roncaglia Giovanna
Ghedini Villiam
Pasqualini Rosanna
Turrini Ivano
Cavani Loredana
Claudio Canali
Melotti Fiorenza
Maccaferri Amedeo
Don Remo Resca

Enrico

Alberto

Franca

Claudia

 

San Giacomo, Apostolo e Pellegrino, prega per noi.

 

Dal libro " La Via Lattea" di Carmen Pugliese, pag 24:

"Questa capacità di "conversione" di San Giacomo è ripresa nel Cammino di peregrinazione: tutti coloro che lo percorrono arrivano alla meta "convertiti". Indipendentemente dalle motivazione che  hanno spinto a intraprenderlo ( sia curiosità, fede, devozione, desiderio d'avventura o spirito sportivo) colui che giunge alla fine del Cammino di Santiago è cambiato, modificato, realmente diverso. Anche il più scettico e indifferente dei pellegrini fatica a rimanere insensibile ai messaggi che riceve lungo la sacra, e le centinaia di chilometri che percorre camminando, giorno dopo giorno, lasciano un segno sicuramente più profondo nell'anima che nel corpo"

 

 

monica ghedini
Monica Ghedini il 25 Settembre 2010 è arrivata a Santiago!
Partita da Piumazzo il 27 Agosto, festa del suo onomastico, ha percorso tutto il Cammino Francese da San Jean Pied de Port a Santiago di Compostela: km 870
Questo il suo sms:
GENTILISSIMO DON REMO, SONO ARRIVATA A SANTIAGO ORA. ULTREYA! ANCORA NON CI CREDO !!!!!!!!!!! 
SONO TANTO FELICE! CON AFFETTO, MONICA

 ATTREZZATURA PER IL CAMMINO:

1. ZAINO di circa 45 litri, con qualche tasca esterna per bottiglietta, fotocamera, barrette ecc. Di provata comodità. Pieno, non deve superare un decimo del peso della persona. Es. se uno pesa settanta chili, lo zaino, con tutta la roba, non deve superare i sette chili. Deve avere il coprizaino incorporato impermeabile.

 

1. SCARPE da Trekking leggero, con un buon fondo, leggere e traspiranti, di facile aciugabilità in caso di pioggia e confortevoli in caso di gran caldo. Marche classiche sono Salomon, Nord Face, Asics, La Sportiva ecc. Di misura leggermente abbondante: camminando il piede si ingrossa di una mezza misura. Partire mai con scarpe nuove: vanno prima rodate, per almeno una cinquantina di chilometri. 

 

1. SCARPE leggere o SANDALI per la sera e CIABATTE leggere per la doccia

 

3. CALZE (importantissime!) Le ideale sono quelle tecniche, "a bande", usate per lo Sky Running, con la destra e la sinistra. Comprarle in negozi specializzati. Vanno prima provate a lungo, per partire col tipo giusto. 

 

1. PANTALONI tecnici da cammino, a doppio uso: corto e lungo; sono resistenti, leggeri, asciugano in fretta, molto confortevoli. Un paio da cammino e un'altro leggero per la sera.

 

1 CAPPELLO da sole, aria e pioggia: l'ideale è quello floscio a tesa larga, tipo Indiana Jones. Si trovano a poco prezzo nei negozi specializzati.

 

1. GIACCA impermeabile e traspirante: ideale il Gore Tex ma costoso. Non basta il K. Way, occorre qualcosa di più consistente, ma non imbottito.  

 

1. PILE leggero e caldo per le serate fresche e il maltempo.

 

1 MANTELLA per la pioggia: ce ne sono di leggere e poco costose anche da Borsari

 

Gli indumenti di cui sopra  sono i più importanti;

il resto, cioè l'intimo, le camicie, magliette, ciascuno sceglie quello che gli va il pigiama chi lo vuole portare - occhio solo al peso! In più calcolare l'occorrente per l'igiene e per la salute. Un pò di cerotto antivesciche Compeed, è consigliabile. Chi si porta la guida del Cammino, (la più diffusa in italiano è le Terre di Mezzo) sa dove si trova e il tragitto.

Il percorso in loco è segnato talmente bene, con le conchiglie, che nessuno si può perdere.

Io raccomando anche un sussidio per la preghiera: il rosario e un vangelo. L'anima ha bisogno di nutrimento non di meno del corpo. Siamo in pellegrinaggio. Alla sera è bello andare a Messa, prima di cena, alle 19,00 o 19,30, dando valore più cristiano a tutto.

 

LA CREDENZIALE E IL "SELLO" (TIMBRO)

Gli ultimi cento chilometri sono facili, in posti abbastanza ombreggiati, su fondo morbido, in aperta campagna o collina. Ci sono ristori frequenti e quindi basta una bottiglietta per l'acqua.

Nei punti più significativi, che può essere anche il bar per un caffè, si chiede il "sello", il timbro, sulla Credenziale: indica il percorso fatto. La Credenziale la si procura da casa, prima di partire, presso la Confraternita di san Giacomo di Perugia. Se ne occupa il Capo Pellegrinaggio per tutti. Presentando questo documento il Pellegrino a Santiago ottiene la Compostela, il riconoscimento ufficiale del Pellegrinaggio avvenuto. 

... partire all'alba ...

Durante il Cammino è bene partire all'alba e poco prima, quando la natura è ancora avvolta in una tranquilla oscurità. Così ogni mattina! Questo muoverci insieme alle prime luci del giorno è decisivo per la ricostruzione fisica e mentale di ognuno. Certo all'inizio c'è ancora tanta nebbia negli occhi e può non essere facile per qualcuno. E' l'unico modo però per imparare a riscoprire i ritmi naturali. Facendo meno di alzarsi così presto si rischia di rimanere in "anestesia" per tutta la giornata, sfruttando appena un quarto della propria energia. 

Sul pellegrinaggio

Diremo cosa è un pellegrinaggio, cosa distingue Santiago, che valore ha l'andare a piedi, e quale è nel concreto la nostra proposta, e quali ruoli comporta.

Il pellegrinaggio è un viaggio di conoscenza, purificazione, intercessione, ringraziamento. Talvolta prevale uno di questi aspetti, ma generalmente vengono vissuti tutti. 

 

Le mete hanno sempre qualcosa di sacro; a volte anche una sacralità laica, (anche lo scalatore che cerca la vetta, vive un significato simbolico, quasi un pellegrinaggio) o poetica, come chi va alla casa di Giulietta a Verona, santuario dell'amore; particolarmente i luoghi e le tombe dei santi. I Pellegrinaggio più importanti e vissuti nella tradizione sono Gerusalemme, Roma, i grandi Santuari Mariani e Santiago. La prima è la terra di Gesù, la seconda del capo della Chiesa e Primo degli Apostoli, la terza Maria, ma il quarto ... Perchè San Giacomo?

 

Santiago, (San Giacomo, in spagnolo) è quell'apostolo verso il quale Gesù, con Pitero e Giovanni ha avuto un rapporto speciale; ha predicato in Spagna, ma con scarsi risultati. Ritornato in Palestina fu ucciso da Erode, ed è il primo martire fra gli Apostoli. La Madonna gli sarebbe apparsa in Spagna, su una colonna (Pilar) consolandolo " Invano hai portato il Vangelo in vita, non scoraggiarti; tanti verranno a cercarlo da te, dopo la tua morte" . A lui Gesù gli aveva annunciato la via della umiltà " I capi delle nazioni le dominano e i grandi esercitano il potere, non così dovrà esser fra di voi, ma chi vuole essere il più grande si faccia il più piccolo e il servo di tutti" C'è dunque qualcosa di "francescano" nel successo e nella santità di Giacomo, confermata dai segni della devozione soprattutto l'"abbraccio" dell'Apostolo.

 

Santiago ha la particolarità inoltre di avere conservato più di ogni altro la continuità e la tradizione del pellegrinaggio a piedi, con le tappe, itinerario, ostelli ecc. La terra di Spagna lo favorisce, la sua povertà, ma anche alcune "cure" che hanno determinato il successo, come quella del parroco di O Cebreiro che con due amici ha "segnato" tutto il percorso francese, con le frecce gialle, una idea geniale, eficacissima, diventata un simbolo. Poi dall'Anno santo col Papa e la GMG ha conosciuto un successo crescente fino ai 270.000 pellegrini a piedi del 2010!

 

Pellegrinaggio a piedi cosa vale?

antidoto allo stress della vita moderna. recuperi il rapporto con la vita, col creato, con te stesso, con gli altri e con Dio. I pensieri diventano più puliti (la famosa consapevolezza, frutto del pellegrinaggio) il corpo ha sensazione più piacevoli, le giornate più piene, felici e serene. I valori primordiali del mangiare, dormire, bere, riposare, andare di corpo, chiacchierare, pregare, divengono più veri e autentici.  

 

 

 

PROGRAMMA DEL GRUPPO DI PIUMAZZO

4 - 10  LUGLIO 2011

Numero partecipanti: 20-25 persone

per informazioni - Parrocchia: 059931208


4 Luglio  Lunedì . Partenza da Piumazzo alle ore 7,00 con pullmann a noleggio fino a Venezia Aereoporto. Volo Iberia  delle ore  12,15 per La Coruna, con scalo a Madrid. arrivo previsto per le 20,30. Pullman a noleggio fino a Sarria. Cena e pernottamento in Hotel.

 

5 Luglio - Martedì  SARRIA - PORTOMARIN:  km 23,00

 

6 Luglio - Mercoledi  PORTOMARIN - PALACE DE REIS: km 26,00

 

7 Luglio Giovedì  PALACE DE REIS - ARZUA:  km 29,00

 

8 Luglio - Venerdì  ARZUA - O PINO: km 19,00 

 

9 Luglio Sabato  O PINO - SANTIAGO DI COMPOSTELA:  km 20,00 

 

10 Luglio - Domenica- SANTIAGO DI COMPOSTELA S. Messa ore 7,30 poi dall'Hotel in pullman a noleggio verso aereoporto. Partenza per Madrid- Venezia volo Iberia ore 13, 40,  arrivo alle 18,25. In pullman noleggio a Piumazzo arrivo ore 21,30

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 705,00

SUPPLEMENTO SINGOLA  € 155,00

TASSE AEREOPORTUALI € 130,00

 

PERNOTTAMENTI e CENE, COLAZIONI

Sarria:  NH Alfonso IX 3*

Portomorarin: Pausada de Portomarin Htl 3*

Palace de Reis:  La Cabana

Arzua: Hosta Suiza 2*

O Pino: Hotel O Pino 1*

Santiago:  Hotel Esperia Gelmirez 3*  

 

Versare Caparra € 200,00 entro 31.12. 2010

Saldo quota un mese prima della partenza

 

LETTERE AI PELLEGRINI

Sulla ciclabile Jack Keruac, da Spilamberto a San Damaso. 7 Gennaio 2011

Cari pellegrini, per allenarmi oggi ho percorso la ciclo-pedonabile che da Spilamberto va a Modena. Sosta a San Damaso, per un caffè e poi ritorno: ma la chicca era che avevo sulle spalle lo zaino, con un pò di zavorra, giusto per fare peso. Bisogna allenarsi anche allo zaino: è una furbatina per il pellgrino che prova a prevenire tutti i problemi. Lo consiglio un paio di giorni prima di partire di farsi quattro o cinque ore con lo zaino. Si entra per altro giù in clima di pellegrinaggio. Vi dirò che tra l'altro, avendo messo libri a caso per fare peso, ad un certo punto, anche per passare il tempo, o meglio riempire fruttuosamente il tempo, mi è venuta l'idea di sfogliarme qualcuno e uno parlava  a tema diceva il rapporto fra la riflessologia plantare e la lunga camminata, una befica massaggiata al piede, da quale tutto il cuore e la mente ne traggono beneficio.

Ma la cosa più notevole è il cambio di sguardo che si realizza a mettersi a piedi. Quel percorso l'ho fatto tante volte, in bicicletta e in auto: non mi ero mai accorto della bella Cappella di fronte alla Inalca; mai dei bei tondi con sette cani sopra lo Stabilimento e delle graziosissime punte ornamentali metalliche sopra ogni singolo elemento della Cantina di Settecani. Ma specialmente ho notato e letto la fortissima scritta di Jack Keruac a San Lorenzo, su una targa a fianco della omonima chiesetta, che vale la pena una sosta meditativa. Quel frasario esagerato, hippies, che a me però piace tanto ... un consunto e datato figlio dei fiori occhieggia sotto l'abito serio e senza tempo di un ecclesiastico.

A San Damaso pregustavo un cappuccino con pasta: me l'ero meritato, lo avrei smaltito al ritorno, insomma era la cosa giusta al momento giusto. Ma al bar avevano finito le paste.

vostro don Remo 

Dopo una settimana dal ritorno dal Cammino Inglese - 22 Gennaio 2011

Cari pellegrini, aspetto cn voi l'incontro con Monica D'atti la sera del 29 gennaio. Nel mio cuore Monica è un mito: è lei che ha scritto la Guida alla Via Francigena, edita da Terredimezzo, quella che usano tutti quelli che la vogliono percorrere. E' una creatura che unisce la leggerezza del viandante, alla gravità  pensosa di una mente da studiosa e scrittrice e la generosità amorevole di chi si impegna a condividere con altri la meravigliosa ricchezza del pellegrinare a piedi.

Il mio Cammino Inglese è stato molto bello, so che alcuni di voi hanno avuto la benevolenza di seguirmi, attraverso le lettere che scrivevo. Dicono che il segno che una cosa vale è quando ti va di raccontarla. Ebbene per me i cammini sono le cose più raccontabili che esista. Magari sono le stesse cose che si dicono ogni volta, ma è così bello dirle, perchè è bello viverle.

Il cammino lascia spesso il "segno": una piccola pena fisica che in qualche modo te lo fa ricordare di più. Stavolta a me è venuta una leggera infiammazione ad un tendine sopra il collo del piede destro ... posizione stranissima, neppure sapevo che lì ci fosse un tendine. E' stata la cavalcata dell'ultimo giorno a causarla. Ancora ripeto a me e atutti: mai esagerare! Stare sempre dalla parte dei bottoni. Però qualche volta esagerare è davvero bello! Non è vero? Vostro don Remo 

DOPO INCONTRO DI PREPARAZIONE

TAVERNETTA "MARCO SERRA", VENERDì 20 MAGGIO 2011

Incontro di affiatamento e avvicinamento. Clima fervido, non mancano naturali timori su  qualche dettaglio. Tutti hanno già procurato zaino, scarpe e fatto elenco delle cose da portare. Tutti, chi più chi meno, sono già in allenamento. Abbiamo convenuto l'opportunità, un paio di giorni prima della partenza, di un lungo, prudente (adagio, senza sperimenti) giro con lo zaino, per abituare le spalle.

Abbiamo parlato della "grazia" che San Giacomo, attraverso il Cammino, riserva ai suoi devoti. Parlandone, ci siamo resi conto che non è maggiore la "grazia" a chi macina più chilometri, piuttosto dipende dalla fede con la quale si vive il pellegrinaggio, non dalla sua lunghezza. Disponibilità, preghiera, pazienza, letizia ... E' davvero speciale la presenza di Letizia e Alice, le mascotte del pellegrinaggio.

E' stato letto lo STATUTO DEL PELLEGRINO firmato alla presenza di tutti dai due responsabili, dove vengono precisate le regole, particolarmente la puntualità del gruppo ai momenti di ritrovo, per le varie partenze. Questa iniziativa oltre ad essere veramente utile alla organizzazione, ha alimentato il tono sapientemente scherzoso dell'insieme.

Abbiamo detto di approfittare della lunga sosta a Madrid per la Messa, in aereoporto.

Consegneremo i rosari, la preghiera del pellegrino, presentando le intenzioni al Signore di ciascuno. (scrittura su notes) Vangelo di Emmaus: Gesù che si rende presente ai discepoli in cammino ed essi sentirono "ardere il cuore". Tre volte diremo le messe da soli : Palas de Reis, O' Pino, Santiago (la Domenica). Propongo le tre intenzioni 1. per le famiglie,   2. per i giovani   3. per le vocazioni sacerdotali. Un altro tema da sviluppare all'inizio del nostro itinerario è quello dello stupore, sulla linea della conferenza tenuta all'Asilo dalla dott Rocchi. ARDORE, STUPORE, PREMURA. Resta da preparare le letture e tutti i mezzi di partecipazione alle messa: un pezzo ciascuno da portare in zaino, dando a ciascuno di questo oggetti un senso spirituale, così che chi li porta, è portatore di un senso: 

candela 1 e 2  crocifisso,  il sasso, calice, pisside,  ostie, vino, acqua, , tovaglietta, purificatorio, corporale, messale , preghiere dei fedeli, letture 1 2 3 4 don remo porta i suoi vestiti da messa .Grazie alle pellegrine per le torte il gelato e le fragole offerti.  Comune amarezza per l'impossibilità di Silvano e Giuliana di partecipare: penso davvero che il cammino riservi per loro una speciale sorpresa, un invito a farlo in modo differente, in tempi differenti con un frutto maggiore. A loro il nostro "abbraccio"

 

DOPO IL CAMMINO: PIUMAZZO - PUIANELLO - PRIGNANO SULLA SECCHIA ...

Ordino in internet due paia di calze: le (bruttissime) X Sock running light. Il loro abbinamento alle scarpe (bruttissime) Merrel Maipo, sperimentato nel 2008, è la soluzione migliore per me al problema della pioggia prolungata sul cammino e al caldo afoso estivo. 

 

Il bel cammino di Lauro e Teresa

19 Giugno 2011 Visita di Antonella e Enrico di Manzolino. Esperienza perfetta! "Abbiamo fatto fatica, ma è quel che si dice del parto, la fatica si dimentica e ti rimane solo la gioia". Incontri importanti e impressionanti: la prima persona incontrata sul Cammino, è stata anche l'ultima salutata, prima di partire all'aereoporto, un pellegrino giapponese. Incontri con giovani, che hanno insegnato a regolare le cinghie dello zaino, dopo di che la fatica si è dimezzata. Esultanza degli ultimi 10 km ... scorpacciate a Casa Manolo ... Pur con tutte le difficoltà e limitazioni fisiche, hanno già in programma di ritornare, volendolo fare un poco più lungo ... Hanno incontrato tanta gente, ma pochi italiani e pochi giovani. Ho detto loro che è normale, il pellegrinaggio è una esperienza di rigenerazione; "bisogna avere vissuto prima di desiderarlo"; non è una nascita ma una rinascita.

 

Monica con Raul partono in agosto, per il Cammino Inglese

"Comè?" hanno chiesto

"Come volete che sia: Bellissimo!" Ho risposto

 

Invece, se Dio vorrà, io andrò da Prignano sulla Secchia - La Spezia - Genova

La scoperta, il nuovo, l'apertura di un percorso, è molto stimolante.

Ho già tutte le cartine dell'Appennino e della Liguria e anche le scarpe Merrel Maipo.

Mi è stato detto che "devi imparare a vivere i valori del pellegrinaggio qua, dove sei".

Che significa? Devo ricercare quelle cose che tanto mi riempiono fuori casa, per scoprirle e viverle a casa. Lavoro molto interessante! Tensione alla leggerezza !!!!!!! Tensione all'Infinito !!!!!!!!!  Tensione al naturale !!!!!!!!!!!!! Tensione alla libertà !!!!!!!!!!! Tensione allo stupore !!!!!!!!!!! Tensione al ricordo !!!!!!!!!!! Tensione alla preghiera !!!!!!!!!!

Enrico e Antonella di Manzolino

lettere ai partenti

28 Giugno 2011

Cari pellegrini, mancano pochi giorni alla partenza. Non so voi, ma io ho avuto pochissimo tempo per prepararmi, sia fisicamente che spiritualmente. Anzi sono proprio a pezzi: ingrassato, non allenato, cuore e testa stanchi. So che il cammino è terapeutico, per questa ragione non sono preoccupato più di tanto. Vi chiedo solo il permesso e anzi spero che il vostro affetto me lo obblighi, di passare le prime ore in totale decompressione, non lasciandomi prendere dalla frenesia di ogni partenza. Sarà difficile. Capite perchè ami tanto i pellegrinaggi solitari, perchè appena metti piede nell'aereoporto, il mondo è già alle tue spalle, rientri in te stesso, non devi rendere conto di niente a nessuno, ti rilassi e lasci che il cuore si riposi, là dove si sente attratto, anche per un po' nel nulla. Partire in gruppo significa non solo continuare a portarsi il proprio mondo, ma anche accrescerlo, per la presenza di altri con cui solitamente non vivi. Bisogna che ci prepariamo, a registrarci sulla nuova situazione, perchè ad essa è riservata un tesoro speciale, comunitario. Tuttavia vi supplico, per me e per voi, ritagliamoci, uno spazio personale, una bolla di solitudine, di rilassamento, di libertà, da tutto e da tutti. Gustate la semplicità del sacco sulle spalle, delle scarpe per fare della strada, dell'angolino per sedervi e sentirvi ragazzini, ascoltare le emozioni, anche la tristezza. Ci penserà il sentiero a dare ossigeno e letizia. Aggiungo una testimonianza, mi sembra carina e utile a metterci in clima.

vostro don Remo      

YouTube - Il mio Cammino di Santiago. Pellegrina d'inverno......

29 Giugno 2011

Carissimi, un pensiero veloce e soprattutto una preghiera ai santi Apostoli Pietro e Paolo per il nostro pellegrinaggio. Cominciamo fin da subito ad allenarci all'ascolto del cuore. Nella preparazione non si pensi solo ai piedi e alle gambe, ma anche alla nostra anima e a quello che ha da dirci. Alleniamoci a piccole e frequenti invocazioni e soprattutto ringraziamenti.

Ho visto che gli alberghi, eccetto il primo a Porto Marin, sono tutti fuori paese. Significa che le messe le dovremo celebrare quasi sempre da soli. Durante il pellegrinaggio le messe che amo sono le più semplici, essenziali, condite di silenzio, compostezza, sacralità. Un incontro ravvicinato con Colui che costantemente cerchiamo. Se qualcuno sente il desiderio di fare una semplice confessione alla partenza, penso che nella sosta di Madrid sia possibile.

Ieri ho prenotato il pranzo dell'arrivo a Santiago al ristorante Casa Manolo, poco lontano dalla Cattedrale. So essere un posto buono e ci eviterà di perdere tempo a cercare qualcosa all'arrivo. Passeremo tutto il pomeriggio nella zona monumentale, per prendere la "Compostela", fare devozioni, visite, e verso le 17,30 insieme portarci all'albergo, per doccia, riposo e cena. Se dopo cena qualcuno vuole vedere la Cattedrale di notte e ascoltare le "Tune", le orchestrine che solitamente animano la piazza, possiamo ritornare a piedi in centro (salita di km 1,50). Secondo me vivere un poco Santiago di notte vale la pena. Ci riposeremo al viaggio di ritorno.   

A presto. don Remo

30 Giugno 2011

Carissimi, questa sera ci incontriamo nella tavernetta Ghedini: il pellegrinaggio è già iniziato con queste preparazioni sempre più ravvicinate. In paese molti mi dicono, "stai attento avrai con te un gruppo molto "goliardico" ... tu dovrai essere la loro guida spirituale" . Lo dicono come se dovessi compiere una impresa impossibile ... Sappiate allora che la vostra "guida" sarà il Cammino stesso, non sopporta interventi esterni, altri leader al di fuori di lui. Sono veramente sfortunati i gruppi che camminano con un "capo" ... che dire allora di noi, che ne abbiamo due? Scherzi a parte, vi affido a San Giacomo, alla Madonna del Pilar, al carisma che ha toccato prima di voi milioni e milioni di pellegrini. L'impressione che ho è che preoccupati di non farcela, andrete troppo forte. Perciò ripeto: ognuno del suo passo: chi ha bisogno di andare forte vada forte, chi ha bisogno di andare molto piano, vada molto piano. Sul cammino non ci si perde, e rimanere anche un poco da soli, o distanziati, non si fa torto a nessuno, nè si fa brutta figura. Fra poco anche io comincio a preparare lo zaino, coi "due stracci" che occorrono. L'essenzialità è un primo dono del cammino. Un abbraccio a tutti. A stasera. Don remo

 

1 Luglio 2011.  Cari pellegrini, serata bella e simpatica, quella passata insieme; nel dare via biglietti e programma si è visto subito il lavoro e la fatica di chi organizza, accogliendo consensi e lamenti, o facendosi carico di problemi, come un nome errato su un biglietto aereo. Chiedo agli angeli di fare ugualmente dormire sereno Luigi. La visita di Lauro e Teresa è stata commovente, utile a molti, segno di entusiasmo comunicativo. Abbiamo conosciuto i nuovi amici: Enrico, Alberto, Franca e Claudia; mentre a loro commentavo l'intensità delle emozioni di Lauro e Teresa, legate anche al fatto di aver vissuto il cammino "loro due soli", Letizia ha detto: "Per noi è meglio, perchè siamo in tanti". Ho capito che dobbiamo metterci alla scuola della nostra piccola maestra, godendo in modo intenso della fortuna di essere un bel gruppo; ecco l'obiettivo spirituale: favorire il gusto di una esperienza di gruppo. E' stato dato un bel cappellino comune, segno di unità, da apprezzare e amare. Giovanna ha espresso qualche preoccupazione: "Ho timore di non farcela ..." Potessi rassicurarla, dicendole che certamente ce la farà benissimo, e che se anche un giorno avesse i piedi o le gambe stanche, sarà per noi un piacere camminarle a fianco, arrivare insieme alla meta, ripartendo nuovi il giorno dopo. Il Cammino è prodigiosi per i recuperi. Signore dona al gruppo una esperienza intensa, gioiosa, straordinaria nella semplicità, per ciascuno e per tutti.

Facci capire come è bella la vita!

Vostro, don remo

2 Luglio 2011 Sabato. Preparazione del programma spirituale e allenamento. Approfitto del Campo Medie a Fanano per chiedere ai ragazzi di concedermi qualche momento (alla mattina presto e alla pausa post pranzo) per fare un poco di gamba nel bosco.

In centro a Fanano trovo una via, dal nome interessante, che dedico a tutti voi.  

3 Luglio 2011 Domenica. Carissimi, il primo pensiero del giorno è per voi. Domattina partenza. Ma siamo giù in pellegrinaggio col nostro attendere, prepararci, temere, sperare, preparare ultime cose. Accogliamo come dono di Dio ciò che siamo chiamati a vivere. Il pellegrinaggio è sempre una vocazione, un momento straordinario per rinnovare l'ordinario, per noi e per gli altri. Partiamo per ritornare, purificati da una grazia da chiedere, attendere, supplicare con fervore, umiltà, perseveranza, fiducia. Prepariamoci ad accogliere tutte le piccole difficoltà del cammino. Presumibilmente andrà tutto benissimo; ma quelle piccole fatiche, fastidi, come l'attesa di quattro ore in aeroporto, non dissipiamole in lamenti, noie, ma raccogliamole in atti di amorevole pazienza. Siamo già in pellegrinaggio. Per questa ragione vi faccio una "predica personale" sulle letture di oggi, che mi sembrano proprio programmatiche di un cammino:

1. "Fate morire le opere della carne per potere vivere dello spirito" C'è qualcosa nella nostra vita che dobbiamo lasciare; scopriamolo, e viviamo l'atto della partenza come un lasciarci alle spalle quello che il Signore ci chiede di togliere.

2. "Nessuno ha mai visto il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare". Fra le molte attese del pellegrinaggio, mettiamo al centro la più grande: accogliere la rivelazione che Dio stesso vuole fare di sè a noi. Poi il testo continua: "Imparate da me che sono mite e umile di cuore". Umile significa "coi piedi per terra": metterci in cammino, significa divenire semplici, toccare la terra, luogo di sapienza.

3." Ecco viene il tuo Re; umile re di pace, cavalca un asinello". Pellegrinaggio come esperienza di letizia e pace; dimensione cui partecipano tutti, anche i non credenti. Dobbiamo essere "asinelli" gli uni verso gli altri, col sostegno e la gioiosa compagnia.

A presto. vostro don Remo

 

Ore 17,00 In chiesa don Ernesto Tabellini con alcuni amici per il rosario davanti alla tomba di Sr Anania, partita il 3 luglio da Piumazzo per la Missione. E' molto bello accostare la nostra piccola partenza, a quella sua grande.

Strappo alla schiena per Ivano Turrini. Tutti siamo dispiaciuti e preoccupati, molti lo vanno a trovare a casa: pur dolorante partirà lo stesso con noi. Questa solidarietà, sentirci così reciprocamente vicini, è molto significativa. Se andassimo in gita non vivremmo la stessa partecipazione.  


CAMMINO DI SANTIAGO 4-10.LUGLIO 2011: