L'AVVENTURA DELLA GIOIA

27 novembre 2013 Mercoledì (giorno di amore al mondo) S. Vigilio di Salisburgo 

La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall'isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia."

Papa Francesco - inizio della Esortazione Apostolica: Evangelii Gaudium. (E.G. n 1)

 

Il nuovo viaggio insieme, inizia con due parole molto belle: Avventura e Gioia. 

La prima ha un qualche collegamento col film "L'Hobbit", gentilmente offerto da Jasmin, dove il tema "avventura" è simbolo di una vita tesa al compimento di una grande impresa di amore e salvezza. La seconda è derivata dalla Esortazione Apostolica di Papa Francesco, "voce di Dio", per guidare il nostro cammino nel prossimo periodo. Dio ci vuole contenti ...

 

Contenti che questa sera venga don Ernesto per la Messa; di aver messo fuori i manifesti per la Novena della Immacolata e l'incontro zonale delle Medie; della visita ad Angelo Lorenzi, Roberto, Franca e nel pomeriggio alle famiglie di immigrati; della pratica avviata al cimitero di Torino, dopo tante attese; della meditazione sul capitolo 3 di Genesi, tenerezza divina verso l'uomo peccatore: "Il Signore Dio fece all'uomo e a sua moglie tuniche di pelle e li vestì"".

 

"È la gioia che si vive tra le piccole cose della vita quotidiana, come risposta all'invito affettuoso di Dio nostro Padre: « Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene … Non privarti di un giorno felice » (Sir 14,11.14). Quanta tenerezza paterna si intuisce dietro queste parole!" E.G. n 4 

 

Porto Canale di Cesenatico, presso la Chiesa di S. Giacomo:"Vi farò diventare pescatori di uomini"
Porto Canale di Cesenatico, presso la Chiesa di S. Giacomo:"Vi farò diventare pescatori di uomini"

28 Novembre 2013 Giovedì (giorno d'amore verso chi è debole) 

"Non credo che sarei in grado di abbandonare la mia piccola casa in cui ogni cosa mi parla d'amore" (Doris Lessing). Amicizia con questa autrice, morta di recente, premio Nobel della letteratura, di cui alla sera leggo il romanzo "Amare ancora", sul tema della passione amorosa, rispuntabile e suggestiva in età senile. Gli anni che attraverso e la la stagione ancora più estrema dei miei genitori, rede l'anima attenta ai temi della vecchiaia, tragica e tenera, come nell'altro suo famoso libro "Il diario di Jane Somers". 

 

Anniversario delle Apparizione di Kibeko in Ruwanda, le prime e uniche in terra africana, approvate dalla Chiesa. In quella terra, che di lì a poco avrebbe conosciuto gli orrori del genocidio, la Madonna appare per preparare, consolare, invitando alla preghiera e alla fede in Dio. Oggi inizia la Novena della Immacolata, dando retta ad Antonella: "Metta l'immagine della Immacolata in Cripta ..." e collocando la piramide dei ceri. 

 

Continua la lettura della Evangelii Gaudium: "Ogni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Vangelo spuntano nuove strade, metodi creativi, altre forme di espressione, segni più eloquenti, parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale."  n 11

30 novembre 2013 Sabato. S Andrea Apostolo

Notte intera a leggere d'un fiato la nuova Esortazione Apostolica del Papa. A giorni arriveranno le copie da distribuire e le donerò innanzitutto alle nostre Suore - Il Papa vuole dedicare l'anno 2013 all'attenzione per la vita consacrata - a Jasmin e Stefano, poi a tutti i catechisti e collaboratori ... Se seguiremo questa strada la parrocchie e la vita nostra si rinnoverà tutta. 

 

Dedico questa canzone al nuovo Avvento, al nuovo Anno, alla dolcezza di un dono totale ... 

a condizione che in quel "TU" si intenda la Chiesa, il Mondo, Dio e la sua Grazia ... 

 

▶ Modà - Non è mai abbastanza - Videoclip Ufficiale - YouTube

1 Dicembre 2013 - Domenica prima di Avvento

Risveglio gioioso, al ricordo del pomeriggio di sabato, coi ragazzi delle Medie di Zona. Francesco, Sara, Cecilia da Castelfranco; Cecilia, Francesco e Chiara da Manzolino Cavazzona e i bravi catechisti di Piumazzo preparano una sentita festa fra i gruppi parrocchiali. Anche da noi, come ad altre comunità, mancano gruppi consistenti, opportunamente giustificati. Nonostante ciò, la Provvidenza regala un momento speciale, semplice e straordinario, che fa tappa e storia nel nostro cammino di educazione e fede

Sabato 30 Novembre 2013: Incontro Medie di Zona. Foto di Gruppo prima di salutarci
Sabato 30 Novembre 2013: Incontro Medie di Zona. Foto di Gruppo prima di salutarci

3 Dicembre 2013 Martedì - Novena Immacolata

 ▶ i Bambini di Betlemme (canto dei Re Magi) - YouTube

"Ma di notte non posso dormire, ho visto una stella, una stella del ciel"

 

La esperienza di questi giorni e la Esortazione Apostolica di Papa Francesco, sottolineano che il bene viene innanzitutto da Dio e per la grazia dello Spirito Santo. Non ne saremmo capaci, se Lui non ci prevenisse, accompagnasse, sostenesse. E' un dato che va sempre ricordato e richiesto. Noi non lo facciamo. Viviamo sempre come se tutto dipendesse da noi. Per questo ci stanchiamo, sbagliamo e desistiamo. Invece se ripartiamo dal credere, invocare e corrispondere alla grazia, tutto diviene facile e bello. In pratica, significa dare peso alla preghiera, ai sacramenti soprattutto, alla Confessione e alla Messa. I Sacramenti donano la grazia di Dio, sono l'iniziativa sua a nostro favore. Chi non accoglie i sacramenti, vuole fare da solo. Magari fa anche delle cose molto buone, perchè nella morale c'è una grande potenza di bene, ma è tutta un'altra cosa vivere nella grazia di Dio. Si fa meno fatica e si va infinitamente più lontano.

 

Ho sempre pensato che il massimo delle dichiarazioni pontificie fossero le "Encicliche". Perchè la "Evangelii Gaudium" non è una Enciclica, ma "solo" una "Esortazione Apostolica"? Le prime trattano di argomenti dottrinali, le seconde di argomenti pastorali. Papa Francesco con questo testo non insegna verità nuove, ma strade nuove. 

 

La lettura percorre i nn 180-200 sul rapporto fra la Chiesa e i poveri. Non fermarsi ad una "assistenza" episodica, ma vedere i poveri con gli occhi di Gesù. E' una questione discriminante fra l'essere fedeli a Lui o meno. La nuova evangelizzazione, la sua efficacia, la sua "gioia", passa attraverso questo punto. Abbiamo un percorso assolutamente nuovo e lungo da compiere. Chiediamo l'aiuto di Dio e affidiamogli la nostra volontà e amore. Cominciamo ad alzare le antenne, uscire e andare alla ricerca dei poveri, per amarli, condividendo la pena della loro emarginazione e la speranza di un futuro di vita, nel grande mare della storia.

 

Non c'è cristianesimo che non sia sociale e missionario. Ogni religiosità individualistica, orientata al bene proprio, ha l'impronta della mondanità spirituale. La fede respira con due polmoni: incontro personale con Dio e apertura e dedizione agli altri. Ogni ricerca di "spazi propri" non entra in questa visione. Emerge tale bisogno quando l'anima respira male coi due polmoni e necessita di "mondo", di ritornare al proprio egoismo naturale.

 

Ci può essere molto egoismo anche nella religione. Aprirsi agli altri avviene su tre gradi; 1. Dirigersi verso, uscire, aprirsi, 2. Azione concreta del fare il bene degli altri 3. Donare loro il bene più grande, Gesù: l'Evangelizzazione sta nel punto più alto. A principio la Liturgia, dove ti incontri con Dio; poi la Carità con cui ti apri al prossimo; al vertice l'Evangelizzazione, con cui agli altri doni Gesù. Ci possono essere gradi iniziali, immaturi, in crescita; ma occorre aiutare a tendere alla pienezza della vita cristiana che è la missionarietà.

 

Bellissima mattinata coi bambini della Scuola Materna sul tema dell'"incenso". Oltre a preparare il Natale, nella vicenda dei Re Magi, tanti altri messaggi vengono condivisi coi piccoli, tanti simboli presentati e specialmente uno stile appreso, quello della tradizione cristiana, in un profondo rispetto e affetto per le loro piccole persone. Grazie a Chiara, Sr Theresa, Maria Grazia e Marco, ideatori e artefici del progetto. 

 

7 Dicembre 2013 Sabato (il giorno dei nomi)

Continua la lettura della Evangelii Gaudium. E' molto importante questa ripresa in mano di parole che aprono strade, cercando di coglierne i dettagli, soprattutto cominciando a pensare come tradurle in pratica. Più volte il Papa afferma che "con essa desidero indicare il cammino della chiesa nei prossimi anni" (EG n 1) Nel capitolo II° ci sono le linee generali di questa riforma in chiave missionaria e al capitolo IV°, quello conclusivo, le condizioni spirituali per questo cambiamento. Dopo l'introduzione "sulla gioia, che deve marcare questa nuova stagione"(cap 1), Il lettore iniziale fa bene a fissarsi sul secondo e ultimo capitolo. Gli altri, non meno importanti, sono la presentazione di tre luoghi discriminanti: il mondo, i poveri, lo stile

 

Verrebbe voglia di cominciare subito i cambiamenti, ma tradiremmo lo spirito della Esortazione, che chiede innanzitutto discernimento, pazienza, tempo: "il tempo è messaggero di Dio" e ancora "non siamo chiamati ad occupare spazi, ma ad avviare processi". In questo anno bisogna continuare a coltivare i semi piantati, stringerci ancora di più attorno alla Eucaristia, aprirci ancora di più gli uni gli altri all'interno della chiesa.

 

Iero sera è stata una serata magnifica, come contenuto e forma. Presentazione impeccabile, affascinate, della vita di Maria da parte di Angela Stanzani, attraverso le immagini dell'arte, meraviglioso accompagnamento musicale del Coro S. Giacomo, con la preziosità del soprano Chiara Molinari; sostanziata del Rosario davanti alla Madonna. Ma è stato anche una serata di dispiacere, per la mancanza di molti che ci si aspettava. Gioia in crisi? Tutt'altro, solo conferma della direzione da prendere. Da una parrocchia dove ognuno si crea i propri spazi, ad una comunità aperta, dove si guarda agli altri, si cammina verso di loro, vicini e lontani, in Cristo ... Quando ad un evento manca la gente, non è mai colpa degli assenti. Interpretare tutti i segni per capire dove migliorare accoglienza e lavoro insieme.

 

I ragazzi delle Medie, in preparazione al Natale, invitano Marina Ghedini a parlare sul tema della "attesa". Di recente ha avuto con Filippo la piccola Viola, e ben volentieri condivide coi ragazzi la sua emozionante esperienza, rivivendo nelle Sale gli anni della sua giovinezza.

8 Dicembre 2013 Domenica II° di Avvento - IMMACOLATA CONCEZIONE

Giornata bellissima, per clima di fede e numerosa partecipazione, di piccoli e grandi, al rito della "infiorata". Domenica "in aggiunta": ai fedeli soliti si uniscono quanti vengono per l'Immacolata. I mercatini per il Ceis e per la Scuola Materna, la cioccolata in tazza preparata dalle suore, arricchiscono di festa e simboli comunionali. Nel pomeriggio, prima del rosario e vespri, "in uscita" per le strade, a portare l'obolo che qualche benefattore ha rilasciato per le famiglie povere della parrocchia. Piccoli gesti che non risolvono i problemi, ma regalano sorriso, amore e speranza, rendendo presente Dio, attraverso gli uomini. 

 

Grande eloquenza del Battesimo, nel giorno della Immacolata: inabitazione di Dio in noi. La lettura della Esortazione "Evangelli Gaudium" aiuta a leggere distintamente le due unzioni battesimali, la prima in chiave personale: "forza contro il male, per sè stessi", la seconda in chiave missionaria: "forza per vincere il male fuori di sè, per il mondo"; sacerdoti, profeti e re.

 

La forza della Immacolata non è tanto etica, quanto teologale. La Madonna è pura e santa, non tanto in quanto è brava. Anche, certamente è molto buona e obbediente. Ma specialmente perchè ha trovato la strada per credere, per affidarsi totalmente a Dio, è dalla sua "consacrazione" e voto nel suo cuore, custodito e alimentato, nella preghiera, nella semplicità, nel lavoro, nella dolcezza, nella gioia ... nell'amore al luogo che Dio le ha donato.

Cappello in feltro Lapin -  by Hutter - detto "della Immacolata"
Cappello in feltro Lapin - by Hutter - detto "della Immacolata"

10 Dicembre 2013 Martedì 

"Il dialogo è molto di più che la comunicazione di una verità. Si realizza per il piacere di parlare e per il bene concreto che si comunica fra coloro che si vogliono bene per mezzo delle parole" In questo paragrafo, nel lungo capitolo sulla "omelia", il Papa va oltre al valore di questo momento liturgico, per indicare il significato "sacramentale" del dialogo, quale comunicatore di bene, che sono le persone stesse, donantesi l'una all'altra attraverso le parole. "Nella omelia la verità si accompagna alla bellezza e al bene. Ogni parola della Scrittura è innanzitutto dono, prima che esigenza" EG n 142. Viene incontro alla difficoltà che molti laici provano, di fronte ad una missionarietà indottrinante o moralistica, che vuole convincere, che guarda più alla "cosa" che alla persona ...  Dialogo, non come comunicazione riduttiva, relativistica, indifferente alla verità, ma alta, per la "sacramentalità" della relazione. 

 

Collegio docenti alla Scuola Materna. Sempre di più crescono di significato questi momenti di partecipazione, come anche Il Consiglio di Istituto, coi volontari e i genitori. Merito della Coordinatrice e di tutti. Il confronto si fa sempre più aperto, condiviso, appassionato. Anche le Suore, con la dolcezza e la virtù che le contraddistinguono, entrano volenterose in questo cammino di crescita. Le diverse sensibilità e culture: europea, asiatiica, africana, laica e religiosa, trovano nella strada del dialogo e della condivisione, un canale di amore e verità, con al centro il valore della "persona", piccola e grande, educante ed educata. C'è ancora tanto da crescere, ed è naturale, in certi momenti, fare fatica ed errori. Siamo nella fase iniziale dell'"amore-apertura" cui dovrà seguire quella della "amore-unità", ma ci pare la strada giusta. 

 

Andando a trovare Franco Maestri, Lucia Pancetti, Marietta Antonicelli all'ospedale, pratico la "sacramentalità del dialogo": disponibilità del cuore a chiunque si incontra, con risultati di senso e diffuso gaudio. Lungo la Muzza Corona vedo un airone cinerino, maestoso, bello pur se particolarmente grigiastro. Considero quanto siano ammirevoli quelli candidi, ma non meno questi più "scuretti". La bellezza profonda dell'anima rimane inalterata agli occhi di Dio anche nella fragilità e nel peccato. Questo mi pare significhi quanto sto vedendo. "Il Signore vuole che non si perda nessuno di questi piccoli". Scopro che gli aironi scuri sono quelli giovani. 

12 dicembre 2013 Giovedì 

Pranzo al Diana con una rappresentanza parrocchiale, ospiti del cav. Ivo Galletti. Invitati i volontari della Scuola Materna, gli amici del Presepe, con relative consorti. Volevamo proporre un segno di gratitudine al nostro benefattore, il quale ci ha superato ancora una volta in iniziativa e generosità. Per ritualizzare l'evento, manifestandone il significato eucaristico (convivialità, gioia, ringraziamento, amicizia, offerta ...) il parroco dice due parole, all'inizio e alla fine, suggellandone il senso profondamente spirituale e comunitario.  Passano gli anni per il Signor Ivo, e sempre di più si fa opportuno il nostro ricordo, la dolcezza di un sentimento e la preghiera. "il prossimo anno, se tutti lo consentono, chiamiamo anche don Giulio" dice alla fine

 

Sia il testo del vangelo, che un paragrafo della E.G., fanno riferimento alla figura di Giovanni Battista: "E' evidente che in alcuni luoghi si è prodotta una "desertificazione" spirituale, frutto del progetto di una società che vuole costruirsi senza Dio, o che distruggono le loro radici cristiane" "Ma è proprio nel deserto, che si scopre che che è essenziale per vivere" "Ne deserto c'è bisogno sopratutto di persone di fede, che con la loro vita indichino la via verso la Terra promessa" ... "In queste circostanze siamo chiamati ad essere persone-anfore per dare da bere agli altri" Evangelii Gaudium n 86

 

Andando a Monteveglio, da Bazzano lungo la via Serena, lo sguardo si incanta davanti ad una immagine di Giovanni Battista, un bassorilievo di arenaria, sul muro di una grande casa disabitata. Nel progetto missionario di Papa Francesco, fondamentalmente comunitario, c'è posto anche per questa figura preparatoria, solitaria, eroica, umilissima ... "Dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno di Dio soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono" (Matteo 11,13)

Bassorilievo di Giovanni Battista sulla strada da Bazzano a Monteveglio lungo via Serena
Bassorilievo di Giovanni Battista sulla strada da Bazzano a Monteveglio lungo via Serena

"Quando verrà il momento in cui neri e bianchi frequenteranno le stesse scuole, saranno curati negli stessi ospedali? ... Fra un giorno ... un mese ... un anno? ... Il tempo per la giustizia è sempre, sempre adesso" (Samantha Brooks, nel film The Great Debaters)

 

15 Dicembre 2013 Domenica III di Avvento

(Sabato 14 dicembre, verso le 22,00)  Un’ombra sta cercando qualcosa nel fosso profondo all'inizio di via S. Maria, verso la Provvidenza. Fredda e buia è la notte, per la nebbia a fatica traspare la luce della luna. Strada deserta, profondamente silenziosa. Il modo nervoso di muoversi della figura, fa pensare abbia perso qualcosa di molto importante. Avvicinandosi un'auto, sale la scarpata per non farsi scoprire. Cosa ha da nascondere? Non trovando nulla, s’allontana per ritornare dopo un quarto d’ora, con una torcia, perlustrando ancora la forra, fra l’erba alta, carica di umidità, ormai pronta a divenire brina. Rovistando con foga, mette le mani fra rovi e piante urticanti, ritraendole spesso dal dolore. Zoppica un po’ alla gamba destra. S’allontana di nuovo, per ripresentarsi con un cellulare, da cui ripetutamente fa un numero, senza mai ricevere risposta. Ormai è mezzanotte, i gesti tradiscono delusione e preoccupazione. Le ricerche si fanno sempre più larghe, convulse, inutili. Parte con le ruote piene di erba, così sulle mani e le ginocchia, per tornare al mattino, nella pallida luce dell'alba.

 

E’ semplicemente un tale, che per fare meditazione, ha la bella idea di leggere le letture domenicali dallo smartphone, procedendo in bicicletta di notte. La luce del display impedisce di vedere la strada, facendolo cadere rovinosamente nel fosso, entro cui perde tra l'altro il prezioso cellulare. La ricerca a più riprese, non porta a nulla, per sbaglio di ubicazione. “Sono caduto vicino ad un palo della luce, nei pressi di un filare”. Ma poi, nella ripetitività del paesaggio campestre, scambia palo e filare. "Avventura della gioia", non solo per l’esito felice, ma anche per l’imprevisto e fruttuoso prolungamento della meditazione, nella terza di Avvento. Gesù si diverte a giocare a "nasconderello", facendo capire che all'amore piace sorprendere, scherzare, spaventare, rimanendo così vicini di più, nella suggestione di una notte dicembrina.

 

Gioia profonda, questa volta senza incidenti, nella Festa di Natale della Scuola Materna “Gisa Crotti”. Un poco di apprensione agli inizi, per il timore della giornata fredda e di un programma mai sperimentato prima. Le Suore lavorano tantissimo, assieme alle maestre e molti genitori, ad allestire quanto necessario. Tutto  riesce in modo ordinato, suggestivo, gioioso, con tratti di autentica commozione. La coordinatrice  Maria Grazia, ideatrice del progetto, non sempre facile da far accettare, è molto contenta del risultato e del modo con cui tutti lavorano a preparare, gestire e sgombrare. Anche il parroco è contento, sempre più dentro a questa realtà della scuola, comunitaria ed educativa, bella e importantissima. 

16 Dicembre 2013 Lunedì - primo di Novena: GIORNATA DEL CUORE

Preghiera per le persone che amiamo. Quelle per le quali stiamo male, se stanno male, e stiamo bene se stanno bene. L'indicazione di Giovanni Battista: "sei Tu colui che deve venire?" indirizza ad un rapporto personale con Gesù, come ad uno che mettiamo nell'elenco degli affetti, dei nomi di coloro che amiamo. Stiamo bene se lui sta bene, stiamo male se lui sta male. Con Gesù possiamo vivere la dimensione dello "fuggire lontano, noi due soli" nello stesso tempo la gioia di Gesù è il bene, la felicità di ogni creatura sulla terra. Volere bene a Gesù, significa desiderio di essere missionari. Questo insegna Papa Francesco.  

 

17 Dicembre 2013 - Martedì della Novena -  GIORNATA DELLE GUIDE

Preghiera per i sacerdoti confratelli, don Carlo, don Stefano Maria, don Claudio, don Remigio e don Paolo. Li incontro in mattinata, come ogni martedì. Per il Vescovo Caffarra, che ci scrive di "continuare a "volare" con la Evangelii Gaudium!" 

 

Preghiera per tutti quelli che, nel loro piccolo, sono guide: i genitori, le maestre, le suore, i nonni. Essere guida è un servizio, a volte scomodo e che scomoda: come in educazione, la via migliore è sempre quella più scomoda, faticosa, che fa rimboccare le maniche, coinvolge e impegna. 

 

Guide sono i sacerdoti, ma non meno i laici, gli insegnanti, i comunicatori, anche gli "stranieri", come il profeta Balaam di ieri nella messa. Preghiamo per il Papa, il cui servizio è così importante e grande, che si interessa del bene dell'uomo, anche delle regole della economia, ricordando la Dottrina Sociale Cristiana. Per questo lo chiamano "marxista". "Non mi offendo - risponde - anche se l'ideologia marxista è sbagliata, ho conosciuto nella mia vita molte persone buone che erano marxisti" . La figura del Papa ci fa capire quanto sia importante pregare per le guide, come lui stesso spesso richiede. 

 

Gesù rimane la nostra "guida e maestro", sia nel senso che ci conduce personalmente al bene, protegge, corregge, apre la strada; sia nel senso che insegna e dà l'esempio a tutti quelli che sono guida per gli altri. Speciale attenzione in questi giorni alla figura di Nelson Mandela, col suo unire impegno religioso e impegno sociale. Film "Invictus" su di lui, fatto da Clint Eastwood, da vedere. Gesù nella sua incarnazione ha unito natura umana e natura divina, due realtà apparentemente distantissime. Tale è la "coerenza" da perseguire, che avvicina, non quella che contrappone. Simbolo del giorno la "stella cometa". 

18 Dicembre 2013 Mercoledì - GIORNATA DEL MONDO 

Inizia il giorno leggendo davanti a Dio il giornale. La differenza la fa proprio l'intenzione di pregare per il mondo, i governanti, i capi della economia e della cultura, i leader. Allora è necessario conoscere i fatti, le azioni, i nodi sociali del momento, anche le prospettive belle, che ogni giorno non mancano. Davanti al giornale normalmente provo imbarazzo, per il troppo, per ciò che non capisco, per le comunicazioni distorte; non meno l'essere coinvolto dalla curiosità, perdere tempo, passando inavvertitamente da temi importanti ad altri sciocchi, mescolati nel cuore, senza ordine e gerarchia. 

 

Preghiera per i "capi". Si rinnova per la terza volta il mandato ad Angela Merkel; Enrico Letta impegnato nelle trattative per la riforma elettorale si prepara ad un appuntamento difficile con il Consiglio Europeo, sui temi del debito pubblico dell'Italia. Il Papa vive la festa di compleanno, invitando al suo tavolo alcuni "senza fissa dimora" col cane. Immagino gli arricciamenti di naso dei monsignori in  Vaticano; avrebbe la stessa reazione mio padre, se lo facessi io, in casa mia. Il Giappone si prepara ad un riarmo, in prospettiva di un possibile scontro con la Cina; in Siria continuano atmosfere di tensione e violenze ...

 

Nel vangelo Dio  parla "in sogno a Giuseppe". Colpisce il clima di "novità": "non temere di prendere con te Maria, perchè quello che è generato in lei, viene dallo Spirito Santo". Come nella profezia di Natan, a problemi concreti urgenti, Dio risponde con un segno piccolo e vitale, di speranza. Quel bambino si chiamerà "Dio con noi". Il Papa nella udienza di oggi fa ripetere più volte alla folla questa confessione di fede: "Dio con Noi"

 

Anche alla novena dei Bambini preghiamo per il mondo, "per i politici", dice uno di loro. E' sempre momento gioioso la novena dei bimbi; partecipano non in tanti, ma accanto ai fedelissimi, c'è il via e vai di chi si alterna, impegnati nello sport o altro. Oggi, concentrazione di bimbi incapaci di stare fermi, zitti e tranquilli. Insopportabili e commoventi, nella loro difficoltà. Bravissime le suore, miti e diverse, cresciute in una cultura di sottomissione e rispetto, al servizio di questi bimbi, che un amore povero di regole, rende deboli davanti alla vita. Però abbiamo pregato con essi per il mondo, le piante e gli animali, per il futuro di tutti. 

"Come il comandamento "non uccidere" pone un limite chiaro, per assicurare il valore della vita umana, così oggi dobbiamo dire "no" ad una economia della esclusione e della inequità. Questa economia uccide. Non è posibile che non faccia notizia la morte di un anziano assiderato, ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. Questa è esclusione. Non si può tollerare che si getti il cibo, quando c'è gente che soffre la fame, questa è inequità. Oggi tutto entra nel gioco della competitività, e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Abbiamo dato inizio alla cultura dello "scarto", dove perfino le persone non sono neppure più sfruttate, ma peggio, escluse, "avanzi", da gettare. 

 

Alcuni ancora difendono la teoria della "ricaduta favorevole". Per potere sostenere questo ideale egoistico, si è sviluppata una "globalizzazione della indifferenza": non piangiamo più dinanazi alle sofferenze degli altri. La cultura del benessere ci anestetizza. Accettiamo pacificamente il predominio del denaro su di noi. La crisi finanziaria, ci fa dimenticare che alla sua origine sta una profonda crisi valoriale: il primato dell'essere umano! Feticismo del denaro, economia senza volto, mancanza di un fine alla ricchezza, riducendo l'essere umano ad uno solo dei suoi bisogni: il consumo. Mentre i guadagni di pochi crescono esponenzialmente, quelli della maggioranza si collocano sempre più distanti dal benessere di questa minoranza felice. Tutto è sacrificato al mercato divinizzato, quello che è fragile: uomo e ambiente.

 

Il denaro deve servire e non governare. il Papa ama tutti, ricchi e poveri, ma ha l'obbligo, in nome di Cristo, di ricordare che i ricchi devono aiutare i poveri, rispettarli e promuoverli. Vi esorto alla solidarietà disinteressata, al ritorno della economia e della finanza ad un'etica in favore dell'essere umano". 

Papa Francesco: Evangelii Gaudium nn 50-58

19 Diembre 2013 Giovedì della novena - GIORNO DELLA FRAGILITA'  - (la conchiglia) 

Ebbrezza rimasta nell'amore al mondo. Entusiasmo di riprendere in mano i giornali al mattino, con quelle parole strane ma ormai famigliari: Tobin tax, Spending Review, Patto di Stabilità, Cuneo fiscale, Tares, ecc. Lezione lungimirante e appassionata di Papa Francesco, nella Evangelii Gaudium. Nel contempo, proposito di leggere con amore la Parola di Dio, cui appartiene la chiave interpretativa vera, del tempo e della storia, antica e presente.

 

Il vangelo di oggi è l'Angelo che appare a Zaccaria, per annunciare il concepimento di Elisabetta. Fragilità di anziani e sterili, che la misericordia di Dio soccorre e rende sacramenti di vita. Penso a tutti i tipi di fragilità: quella fisica, come la malattia e l'età; quella psicologica, come i bambini di ieri alla novena, incapaci di concentrarsi, di stare tranquilli, poveri di quella forza che viene da una famiglia sana e forte. Fragilità sociale ed economica di tantissimi nel mondo, in questo momento. Fragilità spirituale, la più delicata e dolorosa di tutte, quella che soprattutto Gesù ci chiede di ricevere e offrire. 

 

Dio soccorre la fragilità, rendendola aurora di bene, "genitori del profeta". Il silenzio cui condanna Zaccaria, per la sua poca fede, dice la grande esigenza di Dio verso tutti e come il suo "castigo" sia pieno di dignità ed educatività. E' reso muto, perchè divenga forte, genitore attento di un figlio importante, cresciuto dunque da un padre forte.  

 

Proposito della giornata: conservare il silenzio e la gioiosa attesa, come il popolo davanti al tempio, nell'ora dell'incenso. Silenzio semplice, concreto, di parole, gesti, cose, per ascoltare Dio, accogliere la Sua grazia, vedere i deboli, soccorrendoli con la propria mite compostezza. 

21 Dicembre 2013 Sabato - NAMASKARAM: "Adoro il Dio che è in te"

Molto bella la giornata dedicata alla preghiera "per i piccoli". Simbolo il campanellino. Consegna delle "scatole del tempo", a grandi e piccoli, conclusione formale della Novena di Natale 2013. Visita del Cav Ivo Galletti al presepe, con rinnovato stupore comune per l'anima di Fausto Negrini: "il genio col cuore di bambino". Piumazzo ha queste figure trainanti, umili, gioiose e alte. Consegna definitiva del progetto Chiesa, da parte dell'Ing Stefano Tampieri e lettera di don Giulio Cossarini, in cui augura per il 2014 "L'inizio e la conclusione dei lavori post-terremoto". Saluto a maestre, bimbi e personale dell'Asilo, con commovente pranzo dalle Suore, con "orzo e pizza", degna conclusione "eucaristica" di una tappa del cammino insieme. 

 

Nell'Atelier si preparano le Scatole del Tempo, circondate dal dono preparato dai bimbi dell'asilo
Nell'Atelier si preparano le Scatole del Tempo, circondate dal dono preparato dai bimbi dell'asilo

Visita ad anziani e ammalati, in preparazione al Natale, con giri in bicicletta ricchi di altri incontri, appelli, ad una preghiera, una carità, un impegno, che vogliono solo crescere e proseguire: ai coniugi Verrucchi, venuti ad abitare qua da poco, da Lama Mocogno, che approfittanno delle giornate di sole per camminare lungo via Galante, sognando le loro montagne. Oppure l'incontro con Luna, il pastore tedesco di Ghermandi, i cui occhi mesti specchiano i volti di Patrizia e Gianfranco, attendendo Serena, Andrea, i bambini. Ogni creatura vive il suo Avvento.

Le Novene, belle nella loro piccolezza, suggeriscono di progettare nuove iniziative relazionali e propositive, anche per i periodi a venire. Fedeli al tema Eucaristico e ai cammini iniziati, valutare nelle piccole "vacanze-ritiro" dopo l'Epifania e Febbraio, se sia il caso di predisporre per la Quaresima una "settimana di ascolto", per grandi e piccoli, dando corpo ad un pensiero suscitato dalla Evangelli Gaudium ... In secondo luogo entrare nello spirito evangelizzatore. Come? Col pensare ad esempio, ad un "volto missionario all'Ottavario della Madonna della Provvidenza". Approfittare di non avere la chiesa, per "uscire" e, oltre che "aspettare, accogliere e celebrare", cercare di portare Gesù e Maria fuori, verso gli altri ...

Le Novene sono strumenti per "avviare processi"; mettere a tema un dono di Dio, come può essere il Natale, vivendolo secondo le dimensioni di ciascuno, con una semplicità e fantasia che nascano dall'amore. Durante la Novena, l'aspetto più bello è "preparare le cose": il programma, i cartelloni, i segni, i luoghi, le collaborazioni ... In secondo luogo accogliere le persone: il ricordo più bello di questa settimana sono i volti, i nomi, le amicizie che nascono. Interessante che i più fedeli siano i più monelli, oppure bambini di famiglie "non di chiesa". Ciò è molto significativo per la dimensione di apertura e nuova semina.  

26 Dicembre 2013 Giovedì S. STEFANO Ottava di Natale

Corrispondenza fra verità del Natale e anima. Gioia. Messa di S Stefano, come aiuto liturgico a cominciare bene l'Ottava, superando quel vuoto che tenta l'anima, al culmine di una festa. Natale partecipato anche questo anno, a Piumazzo, ordinato, gioioso, pur con la conferma di quelle assenze, sono certo, motivate dalla chiesa chiusa. E' un pò buffo constare che la partecipazione è commisurata alla capienza: si prepa per 100 vengono 100, si prepara per 200 vengono 200. Alcuni che sono soliti partecipare, non si sono visti: significa che hanno cercato un'altra chiesa, più grande e accogliente. Niente paura. viviamo con pace la nostra povertà, contenti di quando ci viene donato. "Non gli spazi contano, ma i processi"  

 

Ognuna delle Messe di Natale ha una sua grazia, anche a ragione della comunità che la celebra. Questa mattina messa di "adorazione" davanti a Gesù Bambino "troppo bellissimo", coi colori bianco, della luce e della vita, colore oro della grandezza divina;  rosso del fuoco e sangue versato. Santo Stefano figura perfetta dell'equilibrio fra dimensione angelica e sacrificale. Chiediamo la grazia di vivere i propri giorni in pace, preghiera, preparando sereni il cammino "missionario" che Papa Francesco ci indica. 

 

Fra poco ci sarà la Banda a suonare, degna conclusione di una festa popolare e lieta. Il Presepe di Fausto attira tanta gente: per Piumazzo è una grande benedizione, così per coloro che vi convengono. Anche chi non è di chiesa e neppure di parrocchia, vive con orgoglio questo afflusso di "pellegrini". E noi, quale "pellegrinaggio" ci disponiamo a vivere? Certamente la direzione evangelizzatrice di Papa Francesco è l'orientamento principale, ma entro questo, ci stanno infinite possibilità, a noi cercare la nostra. 

31 Dicembre 2013 Martedì "giorno delle guide". Ultimo dell'Anno 2013

"Necessità di proteggere contro gli assalti del nemico". Proteggere gli altri e proteggere se stessi.  La Liturgia delle Ore ha potere di difesa. Impegno da perseguire in modo mite, non di meno determinato e composto, con quella disciplina, attraverso cui solamente si compiono le buone imprese. Perseveranza, prontezza e umiltà.

 

Giorni dopo Natale un pò' costipati; aiuta l'anima riprendere il lavoro di programmazione per il tempo da qui all'estate. Stesura del calendario delle benedizioni, senza trascurare il cammino normale: il martedì delle guide, il giovedi delle confessioni, il venerdì dei bambini, gli appuntamenti vicariali, così un congruo tempo di "distacco".  

 

Per collocare l'anima-guida in uno sguardo "alto", lettura di storia della Chiesa, giornale, Sacra Scrittura, letteratura, in un contesto di preghiera e attenzione alle persone concrete e situazioni vitali. In una "apertura" tanto riflessa quanto operativa. Mi edifica l'esempio del nostro scrittore Valerio Massimo Manfredi, che per svolgere al meglio il suo compito, segue una ferrea autodisciplina di lavoro, dieta, ginnastica. Positiva cura di sè, finalizzata alla efficenza del proprio agire. Come non fare di meno per il Regno dei cieli? 

 

Apro a caso il testo del Todesco, nella pagina su S. Agostino. Battesimo rimandato, come si fa oggi; confusione affettiva e incapacità di vita casta; orgoglio e dispersione; lo salvano le lacrime amorevoli della madre. Ripercorro i luoghi della sua vita con Google maps: Tagaste oggi Sukre, Ippona oggi Annaba città della Algeria. Poi il ritiro di Cassiciacum, oggi Cassiago Brianza e sepoltura a Pavia. Il più grande scrittore cristiano, riposa a due passi da qui.

 

Oggi pranzo dalle suore: bello finire l'anno con loro, la mia famiglia, le persone più vicine, con Misaele e Adriana. Continua il lavoro sul programma - due passi sul Panaro se si può - per ringraziare Dio di questo anno. In un telegiornale di ieri, la carellata sul 2013 è un elenco di disgrazie: Lampedusa, Filippine, Sardegna ... ci sono tanti modi per leggere il tempo. Per me è l'anno dell'ictus di papà, del rimando lavori in chiesa; ma anche di Lourdes in bici, del cammino Fisterre - Muxia; dell'estate "più bella della mia vita" nell'atelier, poi coi giovani a Torino; di Papa Francesco e della Evangelii Gaudium. Anno in cui la bontà di Dio ha permesso ancora di proteggere, indegnamente, il suo prezioso gregge, con la grazia immensa del sacerdozio. 

  

1 Gennaio 2014 Mercoledì - S. Maria Madre di Dio

Giornata di sole, ore di luce che iniziano a crescere. Primavera nell'aria. Dopo una messa mattutina, gioiosa e semideserta, con l'impianto audio del teatro fuori uso, uscita per la solita via "d'oriente". Chiamato per un incontro, piacere di andarvi a pedali, sognando l'Austria. Idea di usare i giorni dopo l'Epifania per un "avvicinamento" a nord. Vedremo. Promessa di non allontanarsi troppo da casa, per papà e improvvisi servizi. Questo sarebbe il desiderio.

 

Inizio di anno col messaggio di Papa Francesco per la 47° giornata della pace, sulla "fraternità". I temi sono i medesimi della "Esortazione": centralità della fede, convinzione che i mali temporali possono essere risolti. Colpisce la capacità di chiamare i problemi per nome: paragrafo sulla corruzione, sull'economia, sulla guerra, sulla natura ... vero trattato etico sociale. La parte conclusiva riguarda la fraternità nella vita interna della chiesa. Non a caso l'ultimo libro acquistato è "La Chiesa Cattolica" del teologo Card. Walter Kasper. 

 

Il vangelo del giorno parla di "segno". I pastori ricevono dagli angeli un indizio per riconoscere il Salvatore: "un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia". Quale indizio ricevuto oggi? Forse la visita delle Suore a Sr. Ada, vera mamma per tutte loro, mancata proprio l'ultimo giorno dell'Anno. Come volesse dire: "Vi ho voluto bene, vi ho educate, adesso tocca a voi. Prego dal cielo per voi e vi aspetto piene di frutti, d'amore e di servizio". Forse il tratto del messaggio del Papa più bello, è il paragrafo finale sulla dolcezza e umiltà del servizio.  

 

E stato per me un fine anno e inizio carico di tristezza. Non so perchè. Non ci sono motivi, dentro e fuori, personali e comunitari. Forse a ragione di una specie di "bolla", in cui la vita pastorale chiude i suoi operatori, in periodi così speciali. Si è ancora in tempo per combattere, reagire; ma bisogna farlo subito. "Ad una infinita tristezza si può rispondere solo con un infinito amore". Può servire anche un pò di tv, tipo La carica dei 101 in divano accanto all'Adriana.

 

2 Gennaio 2014 Giovedì - Giorno della fragilità

"Alla sera sopraggiunge il pianto, al mattino ecco la gioia". Ricominciamo da preghiera e lavoro La gioia del vangelo sia sempre nei nostri cuori, specialmente in questo tempo di Natale. 

 

"Il mondo (nel senso giovanneo del termine) è entrato profondamente nella chiesa e si è in essa annidato. Tale crisi è molto di più di una crisi della istituzione. La risposta alla crisi può solo recitare: nuovo entusiasmo per Dio e per il suo regno, cioè nuova evangelizzazione e, a ciò collegato, un rinnovamento spirituale che va al di là, e più in profondità, di ogni riforma esteriore" (Kasper - La chiesa cattolica - pag 58) 

 

Sono quasi le 2 di notte, il sonno non arriva. Eppure è stata una giornata bella, con la conclusione del programma benedizioni, soprattutto con i doni pomeridiani: l'ispirazione a pulire a fondo il teatro - pace che viene dai lavori manuali - poi la visita di Ivan Morara, Simona, mamma Liliana e il piccolo Giacomo: giovani di Pizzano che non vedevo da 8 anni. Consolazione grande nell'incontrarli. 

 

Dopo la messa serale e il rosario, nel quale prego intensamente per ciascuno dei presenti, che scorro con lo sguardo al ritmo delle ave marie, incontro coi giovani dell'Oratorio, in vista della "notte sotto le stelle", con volo finale sui "migliori film della nostra vita". Segue stesura programma piccolo viaggio dopo l'Epifania, gioco di cui sono ormai esperto, culla di sogni e passioni, col consenso dei famigliari e benevola complicità delle suore e dei parrocchiani. 

 

Risuonano alla mente le parole della messa, il ricordo di Sr Ada, la sua dolcezza, bontà, mitezza, premura ... le sue due parole: "santità" e "missione". Poi la liturgia dei Santi Basilio e Gregorio Nazianzeno, "infiammati dal desiderio di conoscenza, tradotta in un coraggioso programma di vita". Ho io un coraggioso programma di vita? Desidero e perseguo la santità, unica risposta alla crisi di fede del tempo presente e corrispondenza ai desideri veri del mio cuore? E' vero che la santità non la si possiede mai, che soprattutto la si può desiderare, coltivare, invocare, ma io lo sto facendo?  E' impregnata di santità, la giornata di domani con gli anziani, col video di Santiago, con la preparazione alla Epifania e i giorni di ritiro. E' un ritiro o una vacanza? Lo si fa per fuggire, divertirsi, o per convertirsi, caricandosi di amore e luce? 

Spirito Santo, fa che non perda la grazia di questa notte di veglia. Sr Ada, S, Clelia, Santi Basilio e Gregorio, voi tutti carissimi amici, pregate per me. 

Un momento della "notte sotto le stelle" coi ragazzi delle Medie a Casa Beata Vergine delle Grazie
Un momento della "notte sotto le stelle" coi ragazzi delle Medie a Casa Beata Vergine delle Grazie

5 Gennaio 2014 Domenica II di Natale

"giorno radioso e splendido, del trionfo di Cristo" L'espressione della liturgia domenicale, contrasta con il clima grigio e piovvigginoso fuori, e le nuvole che avvolgono dentro. Un Natale di tensioni, cui occorre rispondere, ormai l'ho imparato, ritornando al centro del cuore, alle motivazioni profonde, alla ripresa di energie sopite, alla determinazione di preghiera e lavoro, alla fiducia che dopo ci sarà del nuovo e del meglio. 

 

Obiettivamente molte cose belle: la messa con gli anziani, ben organizzata e partecipata, in clima di accoglienza, fede e festosità. "Di queste iniziative bisogna farne spesso" si è pensato, durante e dopo, assai utili, gratificanti, corrispondenti allo spirito del vangelo. Così il video sul cammino di Santiago, Fisterre, Muxia, oltre alla comprovata creatività artistica di Marco, la cui arte è in grado di creare un evento nell'evento, conferma l'entusiasmo di una bella esperienza comunitaria e cristiana, il pellegrinaggio jacopeo. Anche la "Notte sotto le stelle" dei ragazzi delle Medie si sta svolgendo in modo partecipato, vivo e gioioso. Gli educatori, sia catechisti che aiuti, si adoperano con generosità e amore e la risposta di ragazzi e famiglie è confortante: una quindicina di ragazzi delle medie, si cimentano in questa impresa di convivenza, gioco, mensa, riflessione e scoperta, di se stessi soprattutto.

 

Ormai è l'Epifania, festa della luce, la gloria di Gesù riplende nel mondo. Occorre corrispondervi con vera e sincera letizia, anche se all'orizzonte rimangono minacce e tempeste: "Erode molto turbato, con lui tutta Gerusalemme, si propose di uccidere il bambino". Le prove della vita, le difficoltà di relazione, i nostri e altrui peccati, concorrono a minacciare la grazia e soffocare la gioia. La liturgia di oggi invita a invocare la sapienza. Un tesoro per me è la ripresa in mano del "Gesù di Nazaret" di Papa Benedetto XVI. Lo sto leggendo di un fiato, come già ho fatto con l'esortazione Evangellii Gaudium di Papa Francesco, trovando che le due prospettive si completano a vicenda. Entrare nel cuore del vangelo, in modo "teologico e catechistico", il libro di Papa Ratzinger accende di nuovo fuoco l'anima, preservandola da un rischio neomondano, quale si potrebbe delineare nella sola visione "evangelizzatrice" di Papa Francesco, la cui freschezza, sicuramente derivata dallo Spirito Santo, può facilmente in mente incaute, confondersi con un entusiamo umano, sociale, terreno, non evangelico. L'umiltà di papa Francesco, ha fatto il miracolo  - come già in san Francesco di Assisi - di innalzarlo al di sopra di tutti i potenti della terra. "Uomo dell'anno" è stato proclamato, col rischio appunto di una gloria umana, non corrispondente alla verità profonda di Gesù. Nessun pericolo in lui, oppure c'è un pericolo, circa il quale, il Papa consapevole chiede "preghiere continue", ma pericolo soprattutto per noi, di non ricadere in illusorie prospettive. La lezione di Papa Benedetto dunque ritorna mirabile, nella sua luce umile, oggettiva, non sospetta.

 

"Che cosa ci portato Gesù, se il suo non è un potere, che assicuri pace e benessere alla umanità sulla terra? Cosa ha portato, se non ha risolto i problemi della fame, della guerra, della giustizia e della povertà? Gesù ha portato Dio, solamente Dio. E con lui il fondamento di ogni speranza, terrena ed eterna. "

6 Gennaio 2014 Lunedì EPIFANIA 

Giornata di sole, per la "manifestazione della Gloria di Dio"  Inizio col fiato corto, a causa di notte cattiva, poi pian piano la festa decolla: alla Messa delle 10,00 partecipa un bel numero di persone e il Presepe Vivente, realizzato dalle Suore e  bimbi della Scuola Materna è veramente bello, composto, edificante. Alle consuete scene, si aggiunge il gruppo dei pastorelli, coi costumi nuovi disegnati e realizzati da Lea Mantovani, graziosissimi. Così l'appuntamento della Befana è partecipato sia come numero che come entusiasmo. La Tombola del 6 Gennaio segnala il tutto esaurito e la Lotteria annuale pro Asilo raggiunge la cifra "record". Anche la cena serale fra i collaboratori della Scuola Materna è ampia e lieta.

 

Preparazione alla partenza per un breve viaggio, dal sapore del "prologo". Periodo di ritiro, ma anche sorte di avvicinamento, preparazione a qualcosa di più grande a seguire. Ma anche questo, nel suo piccolo, ha una consistenza, un senso compiuto, che potremmo raffigurare nella "simbologia del Paradiso". Come l'Eden della Genesi era bagnato dai "quattro fiumi", cosi il percorso davanti a noi lambisce quattro corsi d'acqua: il Secchia, il Mincio, l'Adige e l'Isarco. Passaggio dunque in Cielo, per riscoprire la bellezza normale sulla Terra, nella propria casa.  

 

14 Gennaio 2014 Martedì -  Giorno delle Guide

Dal 7 al 10 Gennaio alcuni giorni di distacco, riposo e preghiera, andando in bici da Piumazzo a Bressanone. Il primo giorno fino a Mantova, per le stradine percorse a piedi, alcuni anni fa, nel pellegrinaggio a Brede dalle Sorelle di S. Francesco. Secondo giorno da Mantova a Malcesine, sul lago di Garda, passando da Peschiera lungo la ciclabile del Mincio. Terzo giorno: Torbole, Mori, Rovereto, Trento, fino a Salorno per la "ciclabile del Sole" lungo il fiume Adige. Quarto giorno da Salorno verso Bolzano e Bressanone, per la ciclabile del fiume Isarco.

 

Libro di meditazione: il Gesù di Nazaret di papa Benedetto XVI. Gioia nel realizzare che Papa Ratzinger faceva le sue vacanze estive a Bressanone, dove scrisse gran parte di questo testo. Accompagnato anche dalla musica di Mozart, specialmente il Requiem, e dal libro la Cripta dei Cappuccini di Joseph Roth sul senso, splendore e decadenza dell'Impero Asburgico. Durante il viaggio ho letto anche la vita di S. Carlo d'Asburgo, ultimo imperatore d'Austria, beatificato da Giovanni Paolo II. Il tempo sempre bello e il percorso senza problemi. Adorazione eucaristica nelle chiese di Mantova, Malcesine, Nago e Bressanone.

 

"Lo sguardo è indirizzato a persone che non si accontentano della realtà esistente e non soffocano l'inquietudine del cuore, quell'inquietudine che rimanda l'uomo a qualcosa di più grande e lo spinge a intraprendere un cammino interiore -  come i Magi dall'Oriente che cercano Gesù, la stella che indica la via verso la verità, verso l'amore, verso Dio. Sono persone dotate di una sensibilità interiore, che le rende capaci di udire e e vedere i deboli segnali che Dio manda nel mondo e che in questo modo rompono la dittatura della consuetudine" (Benedetto XVI Gesù di Nazaret pag 116 ) 

 

Forse racconterò lo svolgersi del viaggio, le piccole scoperte, l'itinerario. Vedremo. Intanto è importante buttarsi nel servizio, che è il vero "viaggio della vita", ora che le benedizioni pasquali sono cominciate e tutto riprende. Il segno più bello al rientro è la celebrazione battesimale di Emma, Abdullaje e Andrea, fanciulli di 7 e 8 anni, che ricevono il Sacramento della fede, nella Festa del Battesimo di Gesù. 

 

Parola guida del giorno, l'intercessione finale di Lodi: "Fa che nessuno oggi sia rattristato per causa nostra ma diventiamo operatori di gioia e di pace" . Accompagnamo con la preghiera il viaggio a Bologna dell'Ing. Stefano Tampieri e della Arch. Irene Prata per la consegna in Sopraintendenza e Regione dell'imponente Progetto definitivo di riparazione e miglioramento della Chiesa di Piumazzo. Un lavoro profondo, ampissimo, frutto di tanto impegno, fatica, amore, competenza, di cui siamo immensamente grati. Aspettiamo fiduciosi la risposta. 

22 gennaio 2014 S. Agnese - Martedì Giorno delle Guide

Una preghiera per Papa Francesco, per il Card Caffarra, per i sacerdoti, i genitori ...

"Alcune mamme crescono i loro figli dando solo latte. Altre, oltre al latte, danno anche miele. Sono le mamme felici, che trasmettono ai figli il senso della vita come felicità" (Fromm). Da questa frase, come una vocazione a coltivare la gioia, per nutrire di gioia gli altri.

 

Il vangelo del giorno presenta Gesù nell'atto di accogliere tutte le persone in necessità: prego per quanti incontro oggi: Giuliana, Sergio, Ricci, Gianni, Omero, Jole, Annamaria, Nives, Maria, Albano ...  il senso del mio viaggio e delle visite, si compie durante la messa della sera. 

 

Tutto inizia dall'Ufficio di Letture: il Siracide descrive la Sapienza come un effluvio di profumi: balsamo, mirra, cinnamomo, storace, onice e galbano ... dalle ricerche imparo che il cinnamomo è la cannella, che il galbano è una sostanza resinosa, dall'odore intensissimo, essenza base anche di alcuni profumi moderni, come l'Egoiste di Chanel e il Vent Ver di Bailame. Si spalanca un mondo, appare Adele, guida appassionata entro il mondo dei "nasi" e l'universo delle essenze. Imparo a conoscere le fragranze "di testa" "di cuore" e "di fondo", l'elenco delle famiglie olfattive, le tonalità boisè ... le eaux de toilette, le eax de parfum, le eaux de Cologne ...  

 

"Ma è adatta ad un prete la cultura del profumo?"

"Il profumo sta all'olfatto, come i paesaggi alla vista e la musica all'udito. E' un'arte e l'inizio della cultura del profumo è legata alla esperienza del divino. La chiesa usa l'incenso e i santi si identifivano con un profumo: la lavanda Medjugorie, la violetta Padre PIo, la rosa S. Teresina ... una delle più grandi maestre profumiere italiane, Silvana Casoli, ricevette l'incarico di costruire un profumo per Benedetto XVI, che identificasse la sua personalità, di amante della natura, dei boschi, della musica di Mozart e sopratutto che esprimesse la trasparenza leggera della esperienza mistica. e dopo tante ricerche sono riusciti a farlo ..."

"Mi piacerebbe avere quel profumo"

"Impossibile, è una boccetta unica, costruita solo per lui..."

"Quale profumo mi consigli?"

"Ci vuole tempo a scoprire il proprio profumo, come a conoscere se stessi. 

Mi viene da pensare, per te, ad una essenza semplice, naturale, fresca ...

comincia dall' Englise Lavander della Athinson ... è buono e costa poco ..." 

 

Valentina e Andrea indossano spesso la collana con la "ghiandaia imitatrice". Sono anche io una ghiandaia curiosa e amo entrare nel mondo dei giovani attraverso le cose che essi leggono o guardano. Ricerco su internet, ne parlo ed Elena mi porta il libro di Hunger Game. Lo apro poco convinto, dalle prime battute capisco che non è un capolavoro letterario, eppure ha qualcosa che prende, al punto da entrare in uno stato di lettura compulsiva. E' una storia piena di rimandi alla contemporaneità, così espliciti da risultare banali, al potere della tv, ai reality, alla moda ... ma soprattutto grido di ribellione, alla "fame" (hunger) prodotta da un sistema ingiusto, riscattato dal coraggio e dall'amore. Non c'è "il Dio della religione" in questo racconto, che pure parla di vita e di morte. Eppure Dio è presente, in modo simbolico, nel districarsi "positivo" di una vicenda di lotta, attesa e speranza. Una storia sapienziale, che profuma di bosco, aria e libertà. Così è stato e sarà sempre, Dio, nel cuore dei giovani.

22 Gennaio 2014 Mercoledì - Il giorno del mondo

Come è facile annacquare il rapporto con Dio, ridurlo a orizzonte lontano! Mentre, in Cattedrale a Bologna, vedo un signore in preghiera, composto, immobile, proteso ad una Presenza; mi rendo conto di cosa significhi fede, di come la si smarrisca per un nulla, per i mille piccoli dettagli della vita. Vivere al cospetto di Dio, lodarlo, ascoltarlo, invocarlo ... Lui! Occorre essere semplici e nello stesso tempo nobilissimi, per pregare.

 

Passo importante nell'iter per la ristrutturazione della chiesa: firmato l'accordo con l'Assicurazione e notizia che in Regione stanno esaminando il progetto definitivo. Parere unanime nel giudicare tale progetto "fatto benissimo". C'è la fondata speranza di avere importanti risposte entro marzo. Confidiamo siano positive. Nel fare programma pastorale, incastono volutamente la Assemblea di Presentazione entro la Settimana di Ascolto a fine Marzo, prima della Via Crucis e le Palme. Ogni nostra attesa nella croce di Gesù.

 

"Lui di Lancetti" fu il mio primo perfum, a vent'anni. Lo ricompro, non per usarlo, ma per la voglia di ricordare. Costa pochissimo, sconti al 60%, perchè? Scopro che la maison ha chiuso la produzione, quasi non esite più. Il grande Lancetti è morto, non ha lasciato eredi, ma fu uno dei creatori più eleganti, raffinati e colti. Un vero signore, discreto e serio. Lo chiamavano "lo stilista pittore", perchè si espresse con perizia anche in questa arte e si ispirò a Picasso, Van Gogh, Monet ... "L'odore è la parola, il profumo la letteratura".

 

Compro "E gioia sia" di Chiara Amirante: " Che la gioia sia con te, sempre, e che sia piena!  Se fra i tanti libri che avresti potuto scegliere, hai deciso di leggere proprio questo, significa che anche tu cerchi la gioia, quella piena, capace di abitare le profondità del cuore, anche quando le tante tempeste che la vita ci riserva, sembrano oscurare i nostri orizzonti. Che la Gioia sia! Sì, perchè è questa la meravigliosa notizia del Verbo di Dio ...

23 Gennaio 2014 Giovedì -  giorno della fragilità

"Come il Padre ha amato me anche io ho amato voi". Grazie, Signore, del tuo amore. Lo vedo specialmente nel servizio che mi doni di svolgere. Servizio ora "pastorale", presto sarà solo di preghiera. Occorre prepararsi alla vecchiaia, per il ministero più grande di tutti, quello della malattia e della preghiera. Ma se non ci abituiamo fin d'ora, finchè siamo nel pieno delle forze, allora non riusciremo a vivere quei giorni preziosi. Credere e coltivare "il tutto di Cristo", è lui solo la felicità, in pienezza. Finchè siamo attaccati alle cose, come lo sono io, non lo capiremo 

 

Le riunioni "di ripresa" coi catechisti, sono proprio belle: contemplo, ammiro, sostengo il loro lavoro e, nello stesso tempo, ricevo consigli nel fare il programma: ieri sera mi hanno fatto capire che la Settimana di Ascolto può essere di ostacolo ad una degna preparazione della Via Crucis la settimana seguente: potremmo mettere dentro la medesima, questa scuola di preghiera che ho in mente: non bisogna moltiplicare, ma dare senso e importanza alle cose.

 

"Vi ho detto queste cose perchè la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri" La gioia appartiene al cuore del vangelo, frutto della fede e dell'amore. Giorno della fragilità; prego per Sergio Boni, per le persone che verranno a confessarsi, io stesso, oggi al Ritiro, posso ricevere il sacramento del persono. Incontro vicariale dei sacerdoti: possibilità di un amore fraterno, quello che piace a Gesù ed edifica le anime. Spettacolo nel vedere che i sacerdoti si vogliono bene. 

 

I due profumi che adesso ho in mente sono Egoiste di Chanel e Terre di Hermes di Hermes. perchè sono dei "classici", floreali e caldi, non come quelli da uomo moderni, troppo agrumati, che sembrano vestirti d'una scorza di limone. Nostalgia delle fragranze dei nonni e delle nonne, che sapevano di buono e di sogno. La mia casa sta ricevendo del bene da questa (passeggera) passione: oltre ad apprezzare maggiormente l'aroma più buono che esista, quello dell'aria, un lieve sentore di lavanda riveste gli ambienti, rendendoli gentili e ospitali. Oggi viene Irene a ragionare sul nuovo arredamento dello studio: si avvicina la primavera ed è bello prepararsi. A forza di usarla, anche la bici ha bisogno di bene: cambio di catena, mozzi, copertoni, dinamo che non va ... vedremo! Ma adesso, basta parlare e pensare alle cose!

 

Anche "Hunger Games" sta finendo: stanotte forse terminerò il libro e dispiace salutare una compagnia così appassionante. Ci sono molti simboli, assolutamente condivisibili, in una etica ispirata a Gesù: Oltre al coraggio e alla generosità dettati dall'amore, il senso della morte come sacrificio, la sua nobililtà e dignità ( la fine di Rue) la sua capacità di riscattare, aprire nuove strade e poi "i colpi di scena". L'ho pensato alla festa di S. Agnese, che la vita, non solo in letteratura, a volte cambia improvvisamente di segno: dalla tragedia alla gloria e viceversa. E' uno spazio importante per fondare e coltivare tutte le cose nell'orizzonte della fede.

La protagonista del film Hunger Games
La protagonista del film Hunger Games

Mons. Giovanni Silvagni, Vicario Generale (che oggi compie 53 anni)  alla riunione di Castelfranco parla di "futuro". Ricorda che la grazia del nostro tempo è il Concilio Vaticano II° e il magistero di Caffarra ha come linee guida i temi della educazione, della pastorale integrata e della missionarietà. Ci esorta a superare la sindrome delle "urgenze", cercando invece di agire secondo un disegno, uno sguardo al futuro, consapevoli di cosa giovi veramente, nel nostro tempo, per costruire la chiesa del domani.

 

Il diminuito numero dei fedeli - si è parlato di quale futuro per la messa feriale - il calo di vocazioni, può solo sortire due effetti: o la chiesa si ritira nei "centri maggiori", oppure trova nuovi modi di presenza nel territorio, non legati alla figura del sacerdote. Questa seconda ipotesi è quella "cattolica". La chiesa, comunità di comunità, si è sempre mossa "verso le case degli uomini"; ora se la forma non è più quello del "prete tridentino", occorre con sapiente audacia scoprire nuovi modi. Ogni lavoro, che non sia seria preparazione al futuro, non solo è vuoto, ma anche colpevole.

 

La direzione da prendere sta nelle parole formazione, comunione, fiducia. Si parte sempre dalla fede, dalla presenza operante dello Spirito a cui occorre corrispondere, in una vita cristiana alta, sia nei contenuti che nel fervore: preghiera, Parola di Dio e Sacramenti. In secondo luogo comunione. Non ha più senso fare le cose da soli, ma occorre essere fraterni nello stile, nel cuore, nelle realizzazioni. La comunione non è mai questione di numeri, ma stile di vita. In terzo luogo la fiducia, che diventa affidamento, incarico, responsabilità, come fece Gesù coi suoi discepoli. Quello che Papa Francesco aggiunge a questo schema, o piuttosto sottolinea, sono due parole: gioia e poveri. Tutto si deve fare in grande letizia, andando verso i poveri, non solo come destinatari di un soccorso, ma artefici del Regno.

24 Gennaio 2014 Venerdì - giorno dei piccoli

"Dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo giorno, fa che segni l'inizio di una vita nuova" (dalle Invocazioni nelle Lodi).  Leggo la lettura di S Francesco di Sales, sulla "vita devota", capace di rendere perfetto ogn stato di vita. E' sicuramente un insegnamento universale, stabile, sicuro e quindi attuale. La preghiera vera è sempre inizio e cuore di tutto. Ma l'orizzonte di S. Francesco di Sales è un mondo stabile, mentre noi viviamo una epoca di grande transizione. Più vicino a noi è l'orizzonte di Hunger Games, un mondo ingiusto, insopportabile (Panem col dominio prevaricatore di Capitol City) in cui ci si riconosce e la domanda soggiacente "come fare a cambiare le cose". La letteratura apocalittica dominante, non trova risposta nell'impossibile bene isolato dell'individuo, ma in una azione -  se c'è -  capace di "agire sul sistema". E' quello che il vangelo chiama: "togliere il peccato del mondo".  Il grande colpo di mano, l'eroismo vincente, in cui ci si trova coinvolti, non per propria decisione ma per grazia, capace di rovesciare "l'impero delle tenebre" è il martirio. Vivere oggi il piccolo-grande martirio quotidiano. A casa di Giusy Stefani parliamo della "vittoria alata", la Nike di Samotracia.

La famosa Nike di Samotracia al Museo del Louvre
La famosa Nike di Samotracia al Museo del Louvre

I momenti di crisi, nella storia della Chiesa, sono quelli in cui lo Spirito fa vivere di più la dimensione ultima, tensione al mondo di lassù. Questo non porta a dimenticare la terra e l'impegno per l'uomo nel tempo, anzi lo rafforza. Tuttavia il filo conduttore è la "vittoria nei cieli" (questo ricorda la "vittoria alata"). Gesù prepara il futuro chiamando i dodici: li fa stare con sè, non ha fretta di mandarli, ma li convoca "per poi inviarli a predicare e cacciare i demoni". Parola ed esorcismo, armi miti dell'amore gioioso. 

25 gennaio 2014 Sabato. Conversione di S. Paolo

Inizia un nuovo giorno, prego che non sia di passaggio, ma di vera "conversione" all'amore di Dio e delle anime, alla scoperta della propria vera "passione", quel "futuro" che non sia incertezza, semplice cambiamento, ma strumento e vita. Domani pomeriggio incontro sulla spiritualità di Madre Clelia, verso il 2015, in una prospettiva di preghiera e fraternità.

 

Mentre la lettura compulsiva di Hunger Games, alla fine non lascia nulla, ben diverso è l'effetto dell'opera "Stoner" di John Williams. "Ogni letteratura è sacra" dice Divo Barsotti. Vi cerco i segni dei tempi, non meno che nella Parola di Dio. Il tema della "passione", interroga sul grado della "passione" per Dio e le anime. Trascrivo alcune frasi.

 

"Lei sarà un insegnante!" Si sentì sospeso nell'aria aperta, mentre la sua voce diceva: "E' sicuro?". "Ma certo", disse dolcemente Sloane, "Come può dirlo, come può saperlo?". "E' la passione, Mr Stoner", disse allegro Sloane, "la passione che c'è in lei. Nient'altro". (pag 29)

 

"Tutti si chiedevano che ruolo avrebbe avuto l'America e quale futuro li attendesse. Per William Stoner il futuro era una certezza fulgida e immutabile. Ai suoi occhi non appariva come un flusso di eventi, mutazioni o possibilità, ma come un territorio che attendeva solo di essere esplorato. Gli sembrava simile alla grande biblioteca della università, che poteva essere arricchita dalla costruzione di nuove ali, cui potevano aggiungersi nuovi libri o esserne tolti di vecchi, ma che manteneva essenzialmente invariata la sua natura. Immaginava il suo futuro solo nella istituzione a cui si era votato e che comprendeva in modo tanto imperfetto. Non escludeva di potere cambiare in quel futuro, ma considerava il futuro stesso come lo strumento, piuttosto che l'obiettivo, del cambiamento" (Stoner pag 33)

 

Pomeriggio bello coi ragazzi: sempre pochini alle Medie, molto più numerosi i grandi; comunque clima di grande pace e affetto fra i presenti e "altezza" delle proposte durante l' Oratorio: oggi la figura di S. Gianna Benedetta Molla "vivere con amore, vivere per l'amore". Si è parlato dell'estate, lavorando già sul calendario. I ragazzi hanno voluto giocare all'aperto, quasi presagendo la primavera, più vicina, comunque perennemente presente nel loro animo 

 

Oggi scopro il Guerlain Homme eax Boisèe, che unisce il gusto erbaceo moderno, a quella corposità intensa, che s'amava un tempo. M'avvicino sempre di più alla mia fragranza preferita, ma come in tutti questi casi, è la ricerca ad essere interessante. Deve essere ottima anche la versione femminile, il Shalimar Parfum Initial, con la sua armoniosa boccettina ad anfora e colore ambrato rosaceo. Da come la descrivono,"decisa e virginea dolcezza" la regalerei a tutte le ragazze della parrocchia. Nei cassetti della Lella, trovo una versione del Champes Elisee e un altrettanto prezioso Acqua Allegoria Erba Fresca della Guerlain. Salta fuori anche un Luciano Soprani, scadentino, e tanti dozzinali Tesori d'Oriente ...

26 Gennaio 2014 Domenica - Giorno della preziosità

Nulla mi sottragga oggi dalla preghiera. 

Durante la piccola passeggiata preghiera al cimitero, prima della messa, in un radioso mattino di gennaio, realizzo che la "Parola di Dio realizza quel che dice": "Il Regno dei cieli è vicino" ... "vi farò diventare pescatori di uomini" ... Come non avere fiducia e gioia?

 

Mette a paragome due esperienze culturali di ieri: l'atmosfera forte e serena nella testimonianza di S. Gianna Beretta Molla, durante l'incontro in Oratorio, del marito Pietro e la figlia Emanuela, sulla vita, la famiglia, la fede radiosa in mezzo a gioie e prove della vita e dall'altra parte l'intervista sul web di Michele Serra e Luciana Littizzetto in ordine al problema dei figli adolescenti, nel libro "gli sdraiati", dove l'ironia e lo humor degli autori, non riesce a coprire la tristezza di un conclamato e preoccupante fallimento. Amico degli autori e i loro figli, sono solidale con le loro fatiche, fiducioso che la vita avrà sempre la meglio; però come si confermano la verità di Gesù e del Decalogo, tanto ignorati e sminuiti! 

 

27 Gennaio 2014 Lunedì, giorno del cuore, delle persone cui si è più legati

"Dona pace e gioia a noi e a quanti incontreremo oggi sul nostro cammino" Così termina l'ultima invocazione delle Lodi. Iniziare il giorno con fiducia, "Il regno dei cieli è vicino". Lo è attraverso la testimonianza e l'incontro con i fratelli, specialmente i più poveri. Alzare "le antenne" per saperli vedere e accogliere: "Il giudizio sarà senza misericordia verso coloro che non avranno usato misericordia, la misericordia ha sempre la meglio sul giudizio" (lettura breve di Lodi)  Nell'insegnamento di Gesù c'è una sostanziale identità fra il comandamento massimo della adorazione di Dio, e il soccorso ai poveri. 

 

"Tutti i peccati saranno perdonati agli uomini e anche le bestemmie che diranno, ma chi avrà peccato contro lo Spirito Santo sarà reo di colpa eterna". Fedeli allo Spirito, significa sapere chiamare le cose col loro nome: il bene bene, il male male. Non fare confusioni, nè rovesciamenti, chiamado il bene male e il male bene. Poi tutti peccati di debolezza saranno perdonati. Da qui il valore della proposta oggettiva, l'insegnamento del catechismo, la sua utilità, chiedendo ispirazione a Madre Clelia, che diceva: "parlami di Gesù"...  Donaci Spirito Santo forte "passione" per l'umanità di Gesù: diventi la nostra cultura, imitandolo, nel dolce sforzo dei piccoli gesti di bene. Giorno di amorevole silenzio e sorriso. 

 

28 gennaio 2014 Martedì Giorno delle guide. S. Tommaso d'Aquino

Ringrazio lo Spirito della tranquillità di questi giorni. Forse tanti stanno soffrendo ora: prego per loro, chiedenso aiuto, luce e pace. Gesù è circondato da una folla attenta e amorevole, molti dei presenti forse hanno bisogni scottanti, ma a tutti dà una speranza e ricambia la fiducia con una dichiarazione meravigliosa:"Ecco mia madre e i miei fratelli!". Fare la volontà di Dio significa innanzitutto stare seduti attorno a lui, lasciandoci incontrare dal suo sguardo. 

 

La benedizione alle famiglie è un viaggio pieno di gioia e affetto: Luca mi legge le sue poesie, Luciana e Battista parlano dei nipotini, Ferrari loda i vicini di casa, Daniela offre i suoi film, Gianni pulisce il giardino, Lucia parla del suo lavoro di modista  ... preghiamo, tutti chiedono quando aprirà la chiesa.  

 

Adele manda nuovi campioncini e mettendoli in ordine nell'armadietto, preparo  "vestizioni" future, continuando il curioso viaggio, nel mondo aperto da questo senso, così importante e spiritualmente negletto ... Dior Intense, Chanel Blue, Prada Luna Rossa, Hugh Parsons fragrance ... però forse nell' Guerlain eau boisè è stata trovata la mia casa olfattiva, sentori d'India ... ne ho viva nostalgia... Nella preghiera di stamattina, realizzo che lo Spirito Santo è collegato, attraverso il segno del crisma, alla esperienza del profumo ... ci si potrebbe creare un percorso interessante di catechesi, per bambini e non solo ...

 

Ho perfino coinvolto Misaele in queste scoperte, se ne mostra contento, incuriosito, pur suggerendo saggiamente di non esagerare. Capisco cosa vuol dire. Credo potrebbe essere una terapia assai utile, agli anziani tutti, per riappropriarsi del gusto della vita, del "buono", di quel piacere unico, dato da un gradevole odore addosso e intorno, loro così tentati dal contrario. Lavorassi in una casa di riposo, farei dire, e magari portare, alle signore i profumi della loro giovinezza. Insegnerei loro a distinguere quelli buoni e quelli meno buoni, a scoprire quello che a loro piace di più, facendoli sognare, rimotivando la cura di se stessi. Con un parallelo percorso di relazione, preghiera, alimentazione e giardinaggio ... quel luogo cambierebbe d'atmosfera, diventando più umano, nella gioia nello Spirito. 

I coniugi Verrucchi, originari di Lama Mocogno, mentre passeggiano in via Galante, ricordando la pace delle loro montagne
I coniugi Verrucchi, originari di Lama Mocogno, mentre passeggiano in via Galante, ricordando la pace delle loro montagne

29 Gennaio 2014 Mercoledì - Il giorno del mondo

Accanto alle notizie "piccine" dei giornali, che motivano la necessità della preghiera per il mondo, per quanti hanno potere e autorità, ispira cambiare direzione nella preghiera allo Spirito, non rivolgendola più innanzitutto a se stessi "per la propria pace, luce, gioia ..."  neppure col ringraziamento, che alla fine è sempre un ripiegamento su di sè. Oggi si parta da uno sguardo d'amore fuori di sè, dalla intercessione per i poveri, i malati, quelli reali, incontrati ieri, che urgono attenzione meno episodica ...  Ti prego, Gesù, per colei che ha detto: "temo la fine della scuola, come un sollevarsi della campana di vetro che mi protegge, alzata la quale, sarò esposta alle tempeste della vita, ed ho paura" . L'attenzione educativa per i giovani, ricominci dal servizio a quelli più deboli, e nuove strade si apriranno per tutti. Soprattutto Gesù sarà in mezzo a noi. Questo è il fine: rendere presente Gesù in mezzo a noi, in ogni piccola cosa che facciamo. 

30 gennaio 2014 Giovedì, Giorno della fragilità 

9° anniversario dell'arrivo a Piumazzo, inizia il decimo anno. L'appuntamento giunge in un momento di pace e gioia. Questo "benessere" divenga slancio di fede, carità e servizio. Pregare sempre, è la prima suggestione del mattino, per i poveri, per la lode a Dio, per coloro che sono lontani, per gli "ignoranti". In una casa, durante la benedizione, il nonno continua a mettere a posto le figurine nell'albo dei calciatori del nipotino. "Voglio molto bene a mio nipote!" Un amore senza Dio. Ma è pur vero che ogni vero amore è da Dio. Non giudicare, ma offrire, intercedere, elevare. 

 

C'è armonia fra la cura di sè e la cura degli altri. L'incuria è uno dei mali di questo tempo. C'è una attenzione a sè, un piacere buono, che si traduce in disponibilità caritatevole verso chi ci sta vicino, e quelli che incontriamo. Il piacere più grande è fare il bene, il bene più grande è quello dei piccoli gesti. Alla fine delle benedizioni, visita a Sergio Boni. Nella impossibilità di parlare, mi insegna come cambiare una camera d'aria bucata, indicando sulla lavagnetta, lettera per lettera: "lezione n. 1, gratis", scrive con ironia sulla tabella. Per entrambi, dieci minuti di paradiso, mentre tutto attorno è un grande purgatorio.

don Remo Resca, arrivo a Lourdes in bici, 24 aprile 2013
don Remo Resca, arrivo a Lourdes in bici, 24 aprile 2013

31 gennaio 2014 Venerdì - giorno dei piccoli. S. Giovanni Bosco

"Il Regno di Dio è come uno, che ha seminato il seme per terra: dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme cresce spontaneamente, come egli stesso non lo sa". Dunque dobbiamo seminare, seminare, seminare ... il resto verrà da solo. Ogni seme è piccolo, una preghiera, una parola, un gesto, una pazienza ... Alla Scuola Materna, vicende recenti della Istituzioni Pubbliche e di qualche genitore, sono occasioni di grande difficile pazienza. "E' piu facile arrabbiarsi che sopportare con mitezza" diceva S. Giovanni Bosco. La via della educazione è sempre difficile. La pazienza è il sigillo dell' amore. La prima semina sempre dentro di noi. 

 

Una vaga tristezza accompagna l'inizio di questo giorno, una specie di nebbia sul cammino,come una coltre di inspiegabile stanchezza. "Il diavolo semina ogni giorno motivi di scoraggiamento, non dobbiamo ascoltarlo" dice Papa Francesco. E' "il giorno dei piccoli": la loro speranza, il loro bisogno di serenità e allegrezza, di sicurezza e guida, faccia da molla al cuore. Dio è presente nei loro occhi, nei loro gesti teneri e impacciati, nei loro bisogni. Per essi e attraverso essi, chiedo allo Spirito di darmi una giornata piena di gioia soprannaturale.

 

All'Asilo incontro i gruppi di due e tre anni. Inevitabilmente ogni nome rimanda al giorno in cui l'udii la prima volta, al battesimo. Ma ora sono più grandi, già plasmati dalle risorse e difficoltà delle loro famiglie. Sono veramente specchio di Dio, sia nella fiducia tranquilla, che nella fragilità agitata. Molti nomi "doppi": Lorenzo, Daniele, Samuele ... alcuni più inconsueti: Adelaide, Penelope, Zeno, Viola, Ginevra, Dana ... nel complesso regna la classicità: Andrea, Simone, Alessio, Alessandro, Gianluca, Davide, Clara, Elena, Sofia, Laura, Michela, Aurora, Giulia ...  Come "segno del giorno" porto loro un bocconcino di pane fresco, del forno Torrazzo, costruito ad anellino, che chiamano "taralli". Un "pane-gioco", col quale prepararci alla Eucaristia stasera, con Madre Clelia, nella cappella delle Suore, il giorno del Memoriale. 

 

  ▶ Dio è Amore - RnS - YouTube

1 Febbraio 2014 Sabato. Giorno dei nomi

La preghiera ci riporta sempre al "qui ed ora", perchè ricolloca ogni nostra inquietudine al presente. Cessa il predominio della vaghezza o del timore, la tirannia dell'indefinito o della incertezza, perchè ogni sogno o paura viene collocata in un rapporto, di azione e verità.

 

La storia di Simeone e Anna, anziani che vedono esaudite le loro attese, dimostrano che alla fine della vita c'è pienezza di senso, solo quando si è coltivato un desiderio, attesa una promessa, compiuto un cammino. La vecchiaia e la morte corrono il rischio del vuoto estremo, banalità, privazione di ogni svelamento, se non abbiamo colto la voce dello Spirito e la sua indicazione di una casa e di un incontro. Accanto alla dialettica giovinezza-vecchiaia, nel vangelo della Presentazione c'è anche la dialettica casa-tempio, dimensione sacra e profana della vita. Tutta la scena avviene nello spazio fisico del tempio, ma dopo di essa, Gesù "tornò a casa sua a Nazareth, e cresceva in età sapienza e grazia". Tutto è grazia: la gioia dipende da come noi viviamo ogni istante, piccolo o grande, sacro o profano, doloroso o sereno.  

 

Attraverso un gioco della sorte, viene estratto il n. 27, che nell'elenco alfabetico dei libri della Bibbia, corrisponde al Genesi. Vocazione di Abramo, storia di un viaggio e di una vita tutta collegata ad una promessa. La terra e la discendenza. Fermiamoci sul primo dato: la promessa. Stessa vicenda di Simeone e Anna. Significa che la vita cristiana è credere alle promesse di Dio e ascoltare la Parola come profezia di questa promessa. Da qui la dimensione della attesa, speranza, perseveranza, incoraggiamento, fiducia ...  e del viaggio. 

La meravigliosa ciclabile dell'Adige, poco prima di entrare a Rovereto ... 10 gennaio 2014
La meravigliosa ciclabile dell'Adige, poco prima di entrare a Rovereto ... 10 gennaio 2014

Mamma si è appassionata allo Chanel n. 5, eau primiere del 2008,

dolce e zuccheroso, dice che le ricorda il talco della nonna. 

Babbo ad un Missoni uomo del 1984, intenso e profondo;

sono diventati dei veri intenditori ...

missione compiuta!

 

Tutto è amore. Questa nuova singolare cultura, è occasione di rapporto cordiale con la responsabile di DeterMarket di Castelfranco, piumazzese, in convalescenza. Fra "i nomi del sabato", raccolti durante la settimana e ora presentati a Dio nella gratitudine e preghiera, anche quello di Elisabetta, per il nostro incontro, la sua salute, la sua fede, la sua famiglia.

 

▶ Donna della Speranza - YouTube

 

In questa notte 
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano,
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa, dalla tua carne,
dal tuo cuore,
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole 
erano uomini   (Nazim Hikmet) 

 

▶ 54 - Gesù - canti del RnS - YouTube

 

3 Febbraio 2014 Lunedì - Giorno del cuore

Domenica segnata dalla grazia racchiusa nel mistero della Presentazione al Tempio. La meditazione di Spilamberto, anche se sfociata in un solenne raffreddore a causa della pioggia, è stata un grande dono per entrare nei temi di questa giornata. L'attesa delle promesse, l'incontro col Cristo, la signorìa di Dio, per il tramite di due giovani sposi, fedeli alle tradizioni ... un bambino ... due vecchi ... Una gioia soffusa, certa, piena. L'adorazione pomeridiana, con un bel numero di giovani e una realizzazione gioiosa, amorevole, serena, è stata il "segno" della benedizione divina sulla nostra comunità. 

 

Vangelo oggi della guarigione dell'indemoniato di Gerasa: dopo il miracolo vuole seguire Gesù e invece riceve l'indicazione di "rimanere a casa sua, annunciando ai suoi, quello che gli è accaduto". La missione universale del Cristo, può assumere anche forme minimali, circoscritte, molto piccole, eppure portatrici di un valore infinito.

 

Come la storia di Stoner, vicenda apparentemente domestica, senza eroismi nè drammi che non siano comuni: nel ritmo pacato del suo incedere, nell'esito squisitamente evangelico, assurge a simbolo di luce universalmente riconosciuto: "Una nuova intimità s'era creata fra loro. Era un'intimità simile all'inizio di un nuovo amore, e quasi senza pensarci Stoner ne comprese la ragione. Si erano perdonati per il male che si erano fatti l'un l'altra, ed erano rapiti dall'idea di come sarebbe potura essere la loro vita insieme" John Williams - Stoner - pag 315 

6 Febbraio 2014 Giovedì ... giorni delle benedizioni ... 

Un pò di stanchezza fisica, incapacità a rientrare nell'ordine per l'asillo del tempo. Solite difficoltà di febbraio! Interrogarci su cosa ci dice il Signore, anche attraverso le debolezze o le cose che vanno non come vorremmo noi. Con tutti i gruppi parrocchiali parlo della "settimana di ascolto" in Quaresima. Occorre entrare subito nel clima, preparando una buona.  Ascoltare Dio, perchè Lui parla sempre ...  

 

Forse anche attraverso la canzone che mi inchioda alla macchina mentre torno dalle benedizioni. E' mezzogiorno, sono stanco e felice. Al pomeriggio incontrerò Irene, per il progetto "studio" e poi le confessioni in teatro. Mattinata ricca di incontri umani e di fede. Preghiera per i malati: Luigi, nonno di Sofia, Laura, Giovanna, Gino ... La musica ondeggia, serena, da sogno ... voce roca di un cantante pop ... chi sarà? la ascolto fino in fondo, sperando dicano il titolo, vorrei possedere quel ritmi, quella atmosfera ... Magic di Bruce Springsteen. 

▶ Bruce Springsteen - Magic - YouTube

 

Ho manette ai polsi 

Le farò scivolare e me ne andrò 

Incatenami in una cassa nel fiume 

E ne uscirò cantando questa canzone 

Non fidarti di quello che senti 

E ancor meno di ciò che vedi 

È così che andrà 

È così che andrà 

 

C’è un fuoco là in basso 

Ma sta arrivando qui 

Lascia tutto quello che conosci 

Porta solo ciò che temi 

Il sole si abbassa piano sulla strada 

Mentre corpi pendono dagli alberi 

È così che andrà 

È così che andrà 

 

I giovani annunciano il Campo estivo, il programma Quaresima è fatto, lo sguardo è al futuro. A casa da Giorgio Garagnani, luogo edenico, dove ogni creatura è amata, le galline passeggiano, i limoni profumano, il gatto s'accoccola sulla borsa delle benedizioni, le cydonie sono già in fiore, facile sentire la presenza di Dio. M'accompagna la responsabilità di essere presenza di Dio per tutti e di saperla vedere, in ciascun uomo e creatura. La Messa  è offerta che Dio fa di se stesso a me, e quella che faccio io, di me stesso, a lui. Sembra difficile, complicato, irrangiungibile ... invece "E' così che andrà"  Magia di ogni istante.

 

7 febbraio 2014 Venerdì - giorno dei piccoli

La luce del mattino è splendida, sfumature grigio e rosa. Sintonia con la preghiera di apertura della giornata: "Vieni Spirito Santo / manda a noi dal cielo /  un raggio della tua luce"  così la quinta strofa: " O luce beatissima / invadi nell'intimo / il cuore dei tuoi fedeli"

Chiave di lettura anche della corrusca pagina evangelica, sul martirio di Giovanni Battista

 

Tema della luce anche nel capitolo della Vecchiattini su Monsieur Ellena:"la sua 'Eau d'Hiver richiama Apres l'Ondèe di Guarlain, non "profumo di carne" ma "di spirito", uno stato d'animo da indossare. Entrambi profumi "freddi" e soffusi di malinconica dolcezza, eppure capaci di scaldare il cuore come nessun altro; qui "dolcezza" è sinonimo di "tenerezza". L'accordo di mandorle, eliotropio e miele, crea un sottofondo rarefatto, carezzevole, su cui spicca l'unico tono acuto, seppur sussurrato, portato dall'anice, mentre l'iris avvolge tutta la composizione. L'insieme risulta di una tenerezza commovente, fragile come un bicchiere di cristallo, tanto sottile da sciogliersi in mano. Pura Luce. La sensazione di indossarlo è quella di un raggio di sole che intiepidisce una guancia per un attimo ..."  Il linguaggio segreto del profumo - pag 59 

 

 

Giorno di ritiro e riordino, suggellato dalla felice idea di farmi insegnare da papà a potare la vite. Dopo la sua riluttanza e la scarsa attitudine a fare il docente, specie ad un novellino impacciato, volenteroso si appresta alla lezione-pratica, stupito della attrezzatura perfetta del discepolo, forbici Kuker da professionista: "ma dove le hai prese?" Non sa che Piumazzo pullula di forbici Kuker! Una brezza evangelica spira attorno al piccolo evento: "Se la vite porta frutto, il vignaiulo la pota, perchè porti più frutto" ; un ravvivato rapporto filiale riscalda l'aria e la terra, già rallegrata dalle prime margherite.   

8 Febbraio 2014 Sabato - giorno dei nomi

Potatura. L'opera di ieri si illumina di sensi simbolici, diventando piccolo rogramma di vita per il presente. Togliere, riportare all'essenziale, pulire, dire "no". Si tratta di individuare i rami più vitali, che dopo un poco di attenzione non è difficile individuare. "Taglia! taglia!" ripete mio padre. Si ha sempre paura di tagliare troppo, invece, in genere, si toglie troppo poco. "Vedi quei rami secchi? Toglili!" . E' per amore alla vita e fiducia nella sua forza, nella potenza della primavera. Anche i rami tagliati, vengono raccolti in fascine e preziosi per accendere il fuoco: nulla va perduto. Individuare a cosa rinunciare oggi e cosa fare crescere, 

9 Febbraio 2014 Domenica - Giorno della preziosità 

Grazie, Signore, per la giornata di ieri con le Medie. All'incontro di zona a Castelfranco, di Piumazzo eravamo una dozzina, complessivamente una sessantina di ragazzi e ragazze. Il bello è stato l'evento, l'allegria, il "senso" di chiesa,  la qualità di preparazione e gestitione dell'appuntamento, sui "social network" e il loro livello di comunicazione e manifestazione di sè, da parte dei ragazzi.  Don Paolo bravissimo nella accoglienza e preghiera, l'incontro fra i nostri catechisti e i vari Francesco, Cecilia, Luca, Sara, Giulia, Federica, Chiara, Alessandro ... 

 

Si profila una settimana pienissima, di giorno con le benedizioni, e ogni sera con incontri: Catechisti Medie, Bollettino, Caritas, Oratorio ... Occorre vigilare sulla "potatura", sul togliere tutto quello che appesantisce e ostacola, alimentando quello che "energizza" e illumina sguardo e cuore: la preghiera. 

 

Alla messa delle 9,30 inavvertita uscita con la casula viola (sic) fra lo sconcerto e l'interrogativo dei presenti ... pura distrazione! Nonostante queste gaffe, le messe sono belle, vive, calde, almeno così le avverto. Nella prima, attenzione al tema della "presentazione di doni, il pane e il vino", nella seconda, al vangelo del giorno: "voi siete il sale della terra, vi siete la luce del mondo" Condivisione coi ragazzi dello stupore a questa rivelazione di Gesù, sul nostro essere profondo. 

10 febbraio 2014 Lunedì 

Nuova tappa del cammino di preghiera per i giovani del vicariato, con don Ruggero Nuvoli. Buona partecipazione, anche se la fatica stavolta è stata tanta per qualcuno. "La preghiera cristiana non è il raggiungimento di uno stato psicologico, o uno stato di coscienza atematico, oppure un semplice rivolgerci a Dio ... E' ENTRARE E PARTECIPARE ALLA VITA DI CRISTO RISORTO attraverso un rapporto d'amore che ha come termine l'unione con lui e la trasformazione in lui. L'anima si sente "vista", è il mistero della "persona": io mi sto guardando nei suoi occhi".  Don Ruggero è davvero bravo nella scansione dei vari punti, introducendo i giovani in una delle strade più importanti, per entrare nel "mistero": il rapporto con la Parola, contenuta nelle Sacre Scritture, col metodo e la pedagogia della Lectio Divina. Indica anche libri da leggere: il "classico" "Pregare la Parola" di Enzo Bianchi e "Maestro insegnaci a pregare" di Padre Gasparino.

 

Fra i presenti c'è anche una anziana di Crespellano, capitata lì con un'amica, non si sa come; oltre ad essere nel luogo e nell'appuntamento sbagliato, fa di tutto per farsi notare, suscitando l'insofferenza del relatore e la sua malcelata volontà di ignorarla e "scaricarla". Ripenso alla scena, quando, tornato a casa, nel pieno della notte, esattamente alle 2,00 telefona in canonica una anziana parrocchiana, agitata e arrabbiatissima: "Lei don Remo deve smettere di scherzare con l'acqua! Ho la casa tutta allagata, il bagno inondato, e so che è tutta colpa sua (sic!) " Siccome non è la prima volta che la medesima Nonna Abelarda accusa di improbabili sabotaggi domestici, con vivaci esternazioni -  questa volta per di più nel pieno della notte - verrebbe proprio voglia di ... Invece il parroco virtuoso, pensando di avere di fronte una anziana sola, una fragile pecorella, cui si deve amore e servizio, si veste ed esce premuroso verso la casa "alluvionata".  Situazione seria, ma non drammatica: normale perdita in un impianto datato ...   Individuata la zona contatori, che ahimè si trovano nei sotterranei di un palazzo vicino ... surreale scena di un parroco che, in vestaglia con una vecchia, alle 2,30 di notte,  per chiudere le saracinesce dell'acqua, attraversa cortili oscuri, portoni arrugginati, scantinati polverosi, fra chilometri di ragnatele. Idraulico improvvisato per dovere di carità. Fatica a riprendere sonno, pensiero alla insofferenza pomeridiana di don Ruggero per le sue "vecchie", mentre quelle piumazzesi ... sono tanto carine, dolci e gentili! 

11 febbraio 2014 Martedì. Giorno delle guide. (Beata Vergine di Lourdes) 

Il vangelo del giorno è un insegnamento di Gesù: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me". "Cuore" non è solo il sentimento, ma la parte profonda, vera, della persona. E' lì che bisogna entrare, per essere vicini a se stessi e a Dio. Lotta contro la superficialità, con l'esercizio del silenzio, dell'ascolto, della stabilità. 

 

L'anziana signora "allagata" viene a ringraziare, per il soccorso notturno, portando un vassoio di sfrappole e un cestino di raviole. Fa piacere che non sia più arrabbiata, i timori si siano cambiati in gratitudine ... Se avessi dato retta all'istinto, se avessi agito con "giustizia", sarebbe ancora nella sua angoscia. Invece mossi dalla carità, che non cerca riconoscimenti, ma si compiace del bene in se stesso, succedono questi piccoli miracoli comunitari. La vita diviene primavera e i giorni "avventure di gioia", nel viverli e anche raccontarli.

 

Festa della Madonna di Lourdes. Quando appare la "signora" vestita di bianco, ha in mano un rosario dorato e ai piedi due rose, pure dorate, Recita il rosario assieme a Bernardette e chiede di pregare per i peccatori. Somma semplicità e purezza, in questo racconto e nell'universo attorno a Lourdes: misericordia divina verso tutti, guidati da Maria, col rosario, per la conversione e il sollievo nella malattia. Decisione oggi sul rosario! 

12 febbraio 2013 Mercoledì - Giorno del mondo 

L'umile preghiera del rosario, per la salvezza del mondo. "Voi siete il sale della terra - voi siete la luce del mondo". La dimensione universale fa parte dello sguardo di Gesù.  Il vangelo di oggi continua la lezione sul "cuore"; dopo avere affermato che "questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me" dice che "dal cuore escono le cose che contaminano l'uomo": elenco delle intenzioni cattive: "impurità, furti omicido, adulteri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia stoltezza"  Dodici parole: un mondo. 

 

Fra queste intenzioni cattive "il furto e l'inganno" . Una anziana signora, chiama perchè sono entrati i ladri in casa. Sta malissimo: rabbia, paura, insicurezza, ribrezzo per le cose toccate da "quelle manacce" ... Porte spaccate, cassetti svuotati, sporco ovunque. La casa, unico posto sicuro, ora è violata. Il danno è grande, ma non grandissimo, ai miei occhi; guardo quello che è rimasto intatto ed è la maggior parte. Per il mio "distacco", valuto che una malattia, una divisione, una guerra, sono mali peggiori. Occorre abituarsi alla instabilità, all'idea che qualcuno possa entrare, portarti via cose, anche importanti ... Spirito del pellegrino. Soprattutto cercare di non essere noi a compiere "furto e inganno". E' quello che insegna Gesù, quando parla delle "cose cattive che escono dal cuore". Come fare? Come l'idraulico, che chiude le saracinesce quando l'acqua fuoriesce? O non piuttosto come il medico, che guarisce il male, con un farmaco che agisce piano piano? Il "cuore" è una realtà viva, non è un oggetto inerte.   

13 Febbraio 2014 Giovedì -  Ritiro vicariale

La serata con la Caritas è serena e affettusa, svolta attorno alla tavola, per "alleggerire" la fatica di un servizio carico di tensioni, oltre che di gioie. Quasi tutti presenti alla messa, come momento motivante. Lunedì scorso, riunione zonale dei catechisti medie, martedì col gruppo bollettino, oggi coi sacerdoti: "Come è bello e soave che i fratelli vivano insieme, là il Signore dona vita e benedizione" . 

 

Alla riunione vicariale a S. Matteo della Decima vado in bicicletta, nella limpida mattina, in pellegrinaggio da Sr Luciana Iozzi, da Sr Annarosa Bassi, Sr Raffaella, Sr Giannina ... attraverso S Giovanni in Persiceto, l'anima si riposa lungo i canali, coi pescatori e i sentieri. 

 

Alla sera in Tv nella serie "Don Matteo" recita Cinzia Veronesi, piumazzese,  E' proprio brava! Bella, sicura, adulta. Afferma che, anche nella realtà Terence Hill è una persona attenta, accogliente, rispettosa: "un vero padre".  Colpisce una frase finale di don Matteo: "Dio ha scommesso su di noi, nel suo amore ha scommesso che diventeremo buoni"  

16 febbraio 2014 Domenica - giorno della preziosità 

"Guardare cosa c'è nel nostro cuore ... non è facile, perchè tendiamo sempre a nascondere, per paura di vedere le cose brutte che ci sono. Ma Gesù oggi ci invita a guardare dentro e scoprire le cose belle, per dire sì, e quelle brutte per dire no". Omelia di Papa Francesco in parrocchia a Roma "e se non si riesce a volere bene, a fare quello che dice Gesù ... pregare!"

 

Nel mio cuore c'è gioia, unita a inquietudine. Gioia di essere qua, con questo compito, e inquietudine di come lo svolgo e di non so cosa. Non so se per una di queste due ragioni, o per entrambe, da qualche giorno penso al Cammino estivo. I frati  gentilissimi offrono la disponibilità, nelle prime due domeniche di luglio, così comincia il sogno e il progetto. 

 

Paragono lo stare bene qua, alla condizione del protagonistra del romanzo Stoner. Tutta la vita insegnante di letteratura, nella università di Columbia. E' il suo lavoro, a volte lo fa in modo mediocre, a volte con eccellenza. Potrebbe andar bene anche in un altro luogo, non teme i cambiamenti, ma vive la naturalezza del rimanere nello stesso posto, del conoscere l'ambiente e l'essere conosciuto, della irrilevanza delle "voci" pro o contro, del mutare naturale delle cose, in te e fuori di te, con te e senza di te. La stabilità aiuta a conoscere se stessi come il viaggio. 

 

Viene a trovarmi Silvia con Riccardo. Aspettano un bimbo, sono contentissimi, e cercano "le parole" per dire cosa stanno vivendo. Parliamo di libri e ispira donare loro il mio Stoner, appena terminato, ancora caldo del mio sguardo. Sono certo che piacerà questa scrittura, così appassionata e insieme controllata dall'intelligenza, dalla cultura e dal "cuore". Una storia in cui mai si parla di Dio, ma in cui è tanto presente, nella verità, nella pacatezza, nella pazienza ... in un umile e drammatico amore alla vita e alla "parola".

 

Ripenso alla domenica, alle belle messe del mattino, al vangelo "del cuore", alla conclusione di Papa Francesco "Se non riusciamo a vivere il bene che Gesù ci dice ... preghiamo!". Metto in pratica subito quanto detto ai bimbi, "l'esercizio del si e del no". Sono contento di essere a Piumazzo, semplicemente perchè è il posto che mi ha dato la vita; lieto di essere stato scelto come sacerdote, di aver imparato pian piano a farlo, a metterci sicurezza e passione. Ne amo tante di "cose", tutte potrebbe essere dedizioni importanti, culture profonde, ma la mia strada è accostarle, sia nell'insieme che nel particolare, con sguardo carezzevole, che rimanga all'esterno, sfiorandole, con quell' amore che si chiama stupore e rispetto. Il resto lo fa la fede.

  

17 febbraio 2014 Lunedì - Giorno del cuore

"Vieni Spirito Santo / vieni datore dei doni" La preghiera del mattino s'illumina della consapevolezza che Dio, non solo ci aiuta nelle difficoltà, ma arricchisce la vita coi suoi doni, offerti a me e a ciascuno. Proposito del giorno: "camminare adagio e spedito" cercando di vedere e ringraziare per questi doni. 

 

Leggo del Cammino Primitivo, da Oviedo a Santiago. Percorso "durissimo", nel fango, continuo saliscendi, scarpate da scalare, precipizi erti da discendere, con dislivelli anche di mille metri, attraverso zone impervie, solitarie, senza la sicurezza di punti di conforto. Ma cosa me lo fa sognare? Simbolo della vita: "gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, quasi tutti fatica e dolore". Eppure il pellegrino, morto dalla fatica, ricordando il viaggio, sente d'avere là il suo cuore. La felicità è un fuoco vivo che arde in un camino oscuro e fulligginoso. 

 

Il vangelo di oggi inizia coi farisei che vanno da Gesù per "discutere". Io non voglio discutere, Gesù, ma piuttosto ascoltarti, supplicarti, ringraziarti. Non voglio "segni", perchè so che tu sei il segno e incessante fonte di segni. Non voglio che te ne vada, ma che rimanga con me e con noi, nella luce della Eucaristia, nella gioia del Cammino.

 

Fuori piove: farò conto di attraversare il terribile Puerto del Palo, fra Borres e Berducedo, in mezzo a gelide raffiche di vento, sulla cresta rocciosa, aspirando ad un riparo e una luce.

18 febbraio 2014 Martedì - Giorno delle guide

"Come mai non capite?". Gesù rimprovera i discepoli per la loro apprensione, avendo dimenticato di fare provvista, a corto di viveri: "Signore, non abbiamo pane!" . Dobbiamo essere attenti e organizzati, ma ancora di più affidarci a Gesù in tutto, anche nei beni primari, simboleggiati dal pane. Proposito del giorno: mettere via tutte le preoccupazioni, anche quelle più "scottanti", quelle più legate alla nostra responsabilità, facendo esercizio di calma e fiducia. 

 

Stasera riunione coi genitori della Prima Comunione. Clima di festa senza ignorare i problemi. Molti bambini affrontano con superficialità e fatica il percorso della fede. Non capendone il senso, nè gustandone la bellezza. Da adolescenti perciò si allontanano, facile esca dei denigratori della fede. Quale prospettiva allora per il catechismo? I tempi chiedono una riforma: il Papa lancia strade nuove di "evangelizzazione", occorre allora coinvolgere tutte le forze vive della comunità: genitori, catechisti, consiglio pastorale, suore, vescovo ... per cercare le risposte, in un cammino che sia sapiente, comune, graduale, concreto, amorevole e gioioso. Già prima della fine dell'anno mettere le basi di questo progetto, per lavorarci in estate e introdurre alcuni punti concreti nel nuovo anno 2014 - 2015. Potrebbe essere l'intenzione del Santiago 2014: offrire tutte le difficoltà e disagi, per invocare lo Spirito sul servizio di catechesi

19 febbraio 2014 Mercoledì 

Riunione genitori della Prima Comunione partecipata, serena, gioiosa. Facile parlare del "senso" e semplice organizzare le cose. Pur orientati alla tappa sacramentale, in clima  festoso, non vengono dimenticati problemi e fatica. Ipotesi di lavorare sui "quattro più": 1. Più piccoli i gruppi. 2. Più brevi i tempi. 3. Più partecipi i genitori. 4 Più complete le fasce di età. 

 

Questa notte, per l'ennesima volta, rubata l'immagine di Maria dal pilastrino in via Galante-Castelgnepro. L'ultima era stato rimessa appena una settimana fa. Non si capisce se per il valore dell'oggetto o il "fastidio" di vedere lungo la strada la figura della Madonna. A confronto con gli altri furti nelle case, questo non è niente. Però allude drammaticamente alla lotta del "drago" con la "donna, vestita di sole", descritta nell'Apocalisse, segno degli ultimi tempi

 

Nel vangelo del giorno, seguo le mani di Gesù e gli occhi del cieco. Quell'uomo gli viene portato "perchè lo toccasse" e lo "prende per mano, conducendolo fuori dal villaggio", umetta le palpebre e "gli impone le mani" due volte. Da parte sua, il cieco si lascia guidare da Gesù - non vede, ma avverte la sua presenza sicura e amorevole -  I suoi occhi vedono, prima in modo indistinto, poi chiaramente "da lontano, ogni cosa". Vangelo delle mani e degli occhi.

20 febbraio 2014 Giovedì - Giorno della fragilità

Fragilità della nostra vita, che in un istante può venire meno, improvvisamente. Preghiera per Luca, il ragazzo di Guiglia morto martedì sera in un incidente, su via Per san Cesario. Ci può essere anche una fragilità dolcissima, come quella di Sandrino Bugamelli o Rino Zini, anziani e ammalati, pieni di bontà e pazienza. Per essi ho celebrato la messa ieri, di conforto e ringraziamento, anche per le loro belle famiglie. 

 

Il vangelo del giorno mostra, da un lato "chi sia Gesù", dall'altro la luce e fatica di cercarlo, la fatica e la luce di trovarlo. Gesù è "Il Messia", che realizza il disegno di amore del Padre "soffrendo molto, venendo rifiutato, morendo e risorgendo il terzo giorno" Gesù spiega tali verità "camminando lungo la strada".  Proposito del giorno: guardare al "crocifisso", specialmente a quello di "carne", nelle persone che soffrono (benedizione oggi alla casa di Franco Maestri) continuando a preparare il Cammino, luogo di rivelazione. 

 

Ormai il Primitivo è nel cuore: con la sua "durezza", fatica, solitudine, povertà, corrisponde pienamente al desiderio. Prego san Giacomo e il Re antico delle Asturie, Alfonso II il Casto, che per primo nella storia partì da Oviedo per Santiago, in pellegrinaggio nel VIII secolo. Fra le cose curiose che metterò nello zaino, tanti sacchetti di plastica per coprire le scarpe nelle frequenti zone di fango. Anche il pantano può divenire poesia e fede. Non vedo l'ora.

 

Iniziata la lettura di Orgoglio e Pregiudizio di J. Austen. Ben tre persone, autorevolissime, in modo indipendente l'una dall'altra, me ne parlano: Beatrice Ballestri, Silvia Cuppini e Morena Ferrari. Ad esse indico la mia scoperta di Stoner di John Williams. Una storia che richiama il vangelo del giorno, col suo interrogarsi "chi sono io" e anche nella risposta, implicita, allusiva: una vita con tanto dolore, trasfigurata dall'amore alla "parola", simbolo di Gesù. 

 

Le macchie di erica, le rocce, i boschi, le valli, la nebbia, l'immensità, la solitudine ... questo è il Cammino Primitivo
Le macchie di erica, le rocce, i boschi, le valli, la nebbia, l'immensità, la solitudine ... questo è il Cammino Primitivo

dal diario di Donatella Capizzi, sul Cammino Primitivo:

"Che dire, ora che sono alla fine? la domanda regina è quella di sempre: ne valeva la pena?

Ho visto posti bellissimi, ho vissuto come mi piace, ho condiviso l’orgoglio di appartenere ad una sorta di casta, di confraternita.

E ora sto qui al fresco in un posto bello, stando bene. Cosa mi manca, dunque? In questo momento potrei dire, nulla.

Ogni anno è la stessa cosa, mi pongo le stesse domande. C’è forse una mia incapacità di fare un salto di qualità. La natura mi sembra una scatola di vetro, capace solo di essere fredda o calda, aspra o amichevole, non riesco a sentire il mondo circostante, non so immedesimarmi nella bambina portoghese della canzone gucciniana. Quella che riesce, sdraiata sulla riva del mare, ad essere "solo del sole", a perdersi nella bellezza, nel puro godimento della natura.

Eppure un po’ di strada l’ho fatta, dal cupo nervosismo di Oviedo, dall’infelicità rabbiosa dei primi giorni.

Qui l’aria profuma di pino, oltre il cortile intravedo le cime degli abeti, e le colline ancora tanto verdi: questa Galitia superior forse è meno cupa e triste di quella attorno a Fonsagrada, i pini sembrano più luminosi, l’erica ingentilisce i boschi e le coste della montagna.

E quanto mi piacerebbe tenere memoria di ogni bosco che ho attraversato, rammentare per sempre la nebbia bassa di questa mattina che indugiava greve ed umida fra la boscaglia, tanto diversa dalle nubi aeree e selvagge delle Asturie, o dai turbini vorticanti del Puerto del Palo, così come dalla cappa densa come ovatta lungo la salita al Puerto, perforata all’improvviso dal sole pochi faticosi passi prima della vetta.

Ricordare la discesa fino all’embalse di Grandas, le pareti grigie e le feritoie delle opere abbandonate, attorno alla diga, gli abeti alti e severi, lugubri come la solitudine del posto, così diversi dai luminosi abeti di questa mattina.

E tutte queste strade in altura, le cime delle colline velate di nubi fino all’orizzonte.

E la fatica, già codificata nel ricordo: i sassi che mettono a dura prova le caviglie, i correidoiros fangosi e senza appigli, il pantano vischioso dopo Pedregal col paesaggio agreste appena al di là della cortina di alberi, la spossante avanzata nel fieno alto fino al ginocchio, lungo il tratto poco prima di Porciles.

E il sole luminoso sull’alto de Montouto, il tripudio lussureggiante della vegetazione, alla stessa altitudine del brutale Puerto del Palo.

Qual è il mistero di questo cammino primitivo, come possono boschi e montagne essere ogni giorno tanto diversi fra loro?

Ma i boschi sfuggono alla memoria, come di sfuggita li ho intravisti sempre, alti e tristi quelli di oggi all’uscita di Fonsagrada, alti e solenni quelli dei giorni scorsi, salendo là dove le montagne si aprivano.

E ieri mattina, arrivando dalla Mesa, l’alba che sorgeva sui pascoli poco dopo Buspol, pueblo solitario e abbandonato che sovrastava l’embalse, così lontano. Ed il nostro ultimo sguardo alla vertiginosa voragine verticale che ci separava dal lago, prima di addentrarci nella galleria di pini.

Galleria ancora differente da quella di oggi, dalle tante che ho attraversato, vasta quella all’inizio della discesa verso Paradevella, il fondo quasi erboso, confusa nella nube galleggiante sopra gli alberi più in basso, stretta e soffocante, incapace di dare ombra quella verso l’alto di Fontaneira, più scoscesa quella dell’ultimo tratto prima di Paradevella, dove un ramo sporgente di rovo mi ha spaccato un labbro.

E come sfuggono i nomi in questa dimensione ancora lineare e non diacronica. Com’è più facile parlare di Sanguesa e Monreal nell’Aragonese, che ricordare Pola de Allande, Tineo o Salas.

E mi sono quasi più familiari gli albergue fetidi di Grandas de Salime e Salas, che non ho visto ma che è come conoscessi bene, tanto ne ho sentito parlare, che non gli albergue dove ho sostato e quasi non ricordo più. E chissà dove sono gli slovacchi. E il bel pomeriggi ozioso fra i castagni della Mesa, verde Shangri-la all’ombra delle pale eoliche.

Devo fare un fascio dei ricordi e delle strade, e lasciarli frollare, come quando si salano le melanzane per far spurgare l’amaro.

C’è tanto amaro, fatica, noia, in questo andare. Ma raccontando, questo amaro svanisce e restano la dolcezza del vento, i sentori di stalla, di grano, i profumi del bosco"

21 febbraio 2014 Venerdì - Giorno dei piccoli

"Signore apri le mie labbra / la mia bocca proclamerà la tua lode

Ti lodo per il risveglio buono, pieno di speranza, nel ricordo della bella riunione coi giovani.

Ti lodo per gli uccellini di Erminio, già cinguettanti, aspettando la luce

Ti lodo per gli incontri di ieri con Nadia, Simonetta, Paolo, Manuel, Claudio, Loretta, Sergio: mistero della croce nella carne dei nostri fratelli.

Ti lodo per la preghiera di questa mattina, allo Spirito, a Gesù, al Padre

Ti lodo per il laboro sul bollettino che occuperà questa giornata

Ti lodo per l'alloggio che mi aspetta a Fanano, dove passerò alcuni giorni di ritiro e riposo

 

Con gli educatori delle Medie e Oratorio, bellezza di pensare da lontano ai programmi, di affrontare insieme i problemi, a quello che ci piacerà fare, al lavoro estivo, di studio, ricerca, sogno, preghiera. Ho condiviso loro la luce dei "quattro più" e loro mi hanno offerto l'incontro con S. Giovanni Bosco. Nei giorni di Fanano riprenderò in mano la Evangelii Gaudium, ricercandovi nuove vie, nuove prospettive, in ordine ai nostri concreti problemi. Ti lodo Signore, per incontrare e amare Te nei poveri, anche nel contesto del catechismo e giovani. 

 

23 Febbraio 2014 Domenica - giorno della preziosità

"Vieni Spirito santo / Manda a noi dal cielo / un raggio della tua luce"

Mattinata stupenda di sole, dopo tanta pioggia, l'uno e l'altra segni dello Spirito, uniti alla apprensione per le gelate di primavera, affidate alla buona Provvidenza.

 

"Consolatore perfetto / Ospite dolce dell'anima  dolcissimo sollievo". La consolazione è ora il sentimento prevalente. Per le Prime Confessioni di ieri, per la compostezza dei bimbi, la partecipazione dei genitori, la gioia dei catechisti. Hanno lavorato tanto, molto frutto è stato raccolto. La comunità esiste e continua il suo cammino. Gioia anche per il bel bollettino, preparato per la Quaresima, lavoro d'insieme, come dovrebbe essere ogni opera parrocchiale. I giovani sono stati ieri alla Casa della Carità a organizzarvi una festa di Carnevale, unendo i valori della festa, della uscita, del servizio e della carità.

 

L'anima è attratta dalla parola evangelica ascoltata venerdì: "Se qualcuno vuole venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorna la sua croce, e mi segua". Mi chiedo il significato pratico di quel "rinnegare se stessi", quale strada indichi. Desiderando qualcosa di "forte", ricerco la storia di Edith Stein, nel film "la settima stanza". Non amo quella forma drammatica, teatrale, della via della croce, ma il contenuto è ineccepibile. Dalla libreria vado a cercare il "Castello Interiore" di S. Teresa d'Avila, sarà compagno del mio ritiro a Fanano. 

 

Sabato 1 Marzo 2014 

Grazie, Signore, di questa settimana  a Fanano. Il luogo è vicino, 60 km: in caso di bisogno, in un'oretta si può rientrare.

Il viaggio da casa è lento, perchè sono molto stanco e l'andatura blanda rilassa. L'impatto con l'alloggio non è subito positivo: stanza piccola, buia, senza tavolino. Visita al paese, la chiesa è in ristrutturazione, agibili  sono le cappelle delle Clarisse e di S. Giuseppe. Pomeriggio verso Fellicarolo a piedi per riflettere, pregare e sgranchirsi. Abituato a vivere i miei ritiri in solitari alloggi-appartamento, la vita in comune crea disorientamento. Parlo con molti, ma tutto risulta un pò forzato. A tarda sera, insonnia per il rumore delle stanze vicine. Come è silenziosa al confronto la canonica di Piumazzo! Partito per rilassarmi, devo combattere contro lo stress.

 

Il martedì Messa presso le suore Clarisse. Il monastero di clausura di Fanano è nella parte più bella del paese, vicino alle due torri. Liturgia e canto meravigliosi, alla comunione sfilano una decina di Suore, la maggior parte delle quali assai giovani. Delicati i movimenti delle mani e del corpo, gioiosa e limpida la voce, composti e nobili i gesti ... il Padre Francescano che presiede, parla del 2015, "anno della vita consacrata", delineando i temi che stanno alla base della intenzione pontificia: il valore della contemplazione e l'unità delle vocazioni religiosa, sacerdotale e laicale.

 

La giornata di sole obbliga la nostra comitiva a portarsi sui campi di neve. "approfittiamone oggi, perchè da domani farà brutto", dice il capo. Molti mettono gli sci e con titubanza anche il sottoscritto entra nel capanno del noleggio. Dopo un poco la sicurezza arriva e, con essa, un incredibile divertimento. Lo sci è danza, movimento del "scivolare", leggerezza e velocità prendono il posto di gravità e lentezza. Neppure la meditazione viene meno, anzi, le salite in seggiovia, sono altrettanti capitoli della Evangelii Gaudium, letti, meditati con un’intensità, che nessun luogo di riflessione vi si può eguagliare.

 

Sulle piste del Cimoncino incontro con Don Gianfranco, di Lodi. Assiste un gruppo di non vedenti, con famiglie, per una settimana bianca per loro. Impressiona la grande gioia  di questi ragazzi, dei loro genitori e le "guide": maestri di sci, di Fanano e no, specializzati a portare sulle piste i ciechi e che offrono il loro impegnativo servizio, gratuitamente. È un segno concreto di quanto sto leggendo nelle parole di Papa Francesco: la gioia di aiutare gli altri, di dare sollievo ai poveri.

 

La settimana scorre così veloce, fra piogge, bufere, preghiere e pranzi montanari. Confermato il progetto per Piumazzo 2014. Confermata la "settimana di ascolto" con la presentazione della Evangelli Gaudium il 25 marzo, Festa della Annunciazione. Idea di leggere in quaresima, con il gruppo Caritas-allargato, i paragrafi sui "poveri", per  vivere un Ottavario davvero di "Provvidenza". Nel 2015, accanto al tema della Riconciliazione, attenzione a religiose e i giovani, convocati dal Papa a Torino, attorno a d. Bosco e Sindone.

 

Rileggo di nuovo con attenzione, amore e lucidità la Esortazione del Papa. Mi rimane soprattutto l'indicazione di lavorare con umiltà, perchè molte cause di stanchezza, nascono da un aspettarsi cose diverse da quelle che Dio vuole e noi sappiamo fare. Dobbiamo essere umili, concreti, determinati, sapienti, rileggendo ogni giorno, paragrafo per paragrafo, questo che è un programma eccellente, attualissimo, per tutti, di vita e di azione.

 

Ringrazio Dio di questo modo imprevisto e molto gradito di vivere i giorni di ripresa a Fanano. Ora al lavoro "a rotta di collo", gioiosamente, fino a Luglio. 

2 Marzo 2014 Domenica

"Uscito dagli Esercizi , che cosa farò? ... Per non sovraccaricarmi troppo e confondermi senza costrutto, una cosa sola devo fare. Vivere non di giorno in giorno, come S. Stanislao Kostka, ma d'ora in ora, come S. Giovanni Berchmans. L'azione che devo compiere lì per lì e nient'altro: quello deve essere oggetto delle mie cure e il migliore esercizio di perfezione. Dio non guarda alla molteplicità delle azioni, ma al modo in cui le faccio; è il cuore che  egli reclama e nulla più".  (Papa Giovanni XIII - Giornale dell'anima) 

 

Rinnovo il ringraziamento per i giorni passati: un poco mi vergogno, di essermi in alcuni momenti "divertito", mentre tanti cui voglio servire, faticano e gemono. La pace viene dal considerare quanto tutto sia arrivato per "obbedienza", anche il divertimento. Poi è vero che ia luce più grande alla mente, il proposito d'azione più profondo, ha come genesi spaziale i seggiolini a 6 posti dell'impianto Cimoncino 1. Quando riprenderò in mano quei testi, rivivrò quel sole e quell'aria, quegli orizzonti e quel candore, e il cuore rinnoverà lo slancio, la chiarezza concettuale, la fede in qualche modo, e la gioia. 

 

Il tema liturgico e morale della domenica è: "Non preoccupatevi del domani".

"Se la spiritualità dell'Antico Testamento è tutta attesa, tutta protesa verso il domani, senza potersi realizzare nell'oggi che vive ... il cristianesimo è un'economia sacramentale, dove cioè tutto è "segno", e rimandare a domani è uno sfuggire all'incontro divino. Pensiamo alla Eucaristia, alla Grazia. Nemmeno il Paradiso ci può donare più di quello che ci dona il momento presente. Se ogni momento ci porta a Dio, non vi è nulla di più grande del momento che viviamo: è il grande tema dell'hodie cristiano. L'anima vive un eterno presente perchè già vive una comunione con Dio. E questo "oggi" è, si può dire, non solo l'ottavo sacramento, ma condizione necessaria per ricevere la grazia" (don Divo Barsotti)

 

Più che la bella serata alle Sale, coi giovani bravissimi a preparare una cena gioiosa con i genitori di Oratorio e Medie, entro cui presentare il campo estivo "Benedello II", di questa domenica mi colpisce la fatica delle catechiste di terza, la difficoltà dei bambini di stare a messa, e le lacrime di Sophia, e le sue preghiere, per il suo popolo dell'Ucraina. Il senso della presenza di Dio nell'hodie, quella speranza che ci viene dal vivere con amore l'istante presente, non toglie il mistero della kenosi, dell'annientamento, cui il figlio di Dio si è assoggettato per amore nostro. Voglio allora invocare Dio, per i bimbi e genitori, per le badanti e il loro popolo, professando la fede in Gesù, invocando al contempo lo Spirito "Consolatore perfetto / Ospite dolce dell'anima / dolcissimo sollievo

Cena gioiosa con il gruppo che fa le pulizie in chiesa, nella tavernetta di Giovanni e Carmen Zirotti, con Misaele al centro
Cena gioiosa con il gruppo che fa le pulizie in chiesa, nella tavernetta di Giovanni e Carmen Zirotti, con Misaele al centro