CARNEVALE DI PIUMAZZO 2020



50° CARNEVALE DEI RAGAZZI PIUMAZZO 24.FEBBRAIO-3.MARZO 2019






Feriali: ore 18,30 Lunedì, Martedì e Venerdì
ore 20,00 Mercoledì e Giovedì
Prefestiva: ore 18.00 (19,00 in estate)
Festiva:
ore 09.30 e ore 11.00 (solo ore 10,00 in estate)
DATE BATTESIMI 2021
PRIME COMUNIONI DOMENICA 9 e 16 MAGGIO 2021 SANTA MESSA ORE 11.00
SANTA CRESIMA MERCOLEDì 2.GIUGNO 2021 SANTA MESSA ORE 11.00
Sacramento della Riconciliazione:
Sabato mattina ore 09.00-12.00
Un vivo ringraziamento ad Annamaria, Carla, Roberta, Antonella, Andrea, Mauro, Daniele e a quanti si
dedicano al servizio delicato e prezioso per i poveri. Lo fanno uniti a tutta la comunità, che li sostiene e dai
quali è educata all’amore. I problemi che devono affrontare sono tanti, ad essi si rivolgono persone in gravi
difficoltà e quanto si può offrire spesso è solo un sostegno morale e piccolo aiuto materiale. Ma lo spirito
della Caritas è che “nessuno soffra da solo”. L’esempio di Gesù mostra che l’amore fa miracoli e, nello
stesso tempo, che l’amore è condividere il dolore. In questo anno vorremmo crescere in una Caritas di
fede, che prega, che crescere nella vicinanza ai malati, assieme al parroco e al suo incarico in Ospedale.
Signore, quante cose ti ho chiesto:
la salute, la guarigione, il
benessere.
Quante volte ti ho pregato
di realizzare i miei sogni,
di dare un volto ai miei desideri.
Ti ho trattato come un servo.
Ma io che cosa ti ho dato?
La vita di ogni uomo è una favola scritta dalla mano di Dio. (H. C. Andersen)
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Un bambino può insegnare sempre tre cose a un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualcosa e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
Paolo Coelho
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Anche se tu vedessi uno commettere peccati in punto di morte, non devi condannarlo, il giudizio di Dio è ignoto agli uomini.
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Quando la vita è dolce, ringrazia e festeggia. E quando la vita è amara, ringrazia e cresci.
Shauna Niequist
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252. Quali nomi prende il primo Sacramento dell'inizia-zione?
I nemici della pace
[1]Canto delle ascensioni.
Nella mia
angoscia ho gridato al Signore
ed egli mi ha risposto.
[2]Signore, libera la mia vita
dalle labbra di menzogna,
dalla lingua ingannatrice.
[3]Che ti posso dare, come ripagarti,
lingua ingannatrice?
[4]Frecce acute di un prode,
con carboni di ginepro.
[5]Me
infelice: abito straniero in Mosoch,
dimoro fra le tende di Cedar!
[6]Troppo io ho dimorato
con chi detesta la pace.
[7]Io sono per la pace, ma quando ne parlo,
essi vogliono la guerra.
Il custode di Israele
[1]Canto delle ascensioni.
Alzo gli
occhi verso i monti:
da dove mi verrà l'aiuto?
[2]Il mio aiuto viene dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
[3]Non
lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
[4]Non si addormenterà, non prenderà sonno,
il custode d'Israele.
[5]Il
Signore è il tuo custode,
il Signore è come ombra che ti copre,
e sta alla tua destra.
[6]Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
[7]Il Signore ti proteggerà da ogni male,
egli proteggerà la tua vita.
[8]Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.
Saluto a Gerusalemme
[1]Canto delle ascensioni. Di Davide.
Quale gioia,
quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore».
[2]E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte, Gerusalemme!
[3]Gerusalemme
è costruita
come città salda e compatta.
[4]Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge di Israele,
per lodare il nome del Signore.
[5]Là sono posti i seggi del giudizio,
i seggi della casa di Davide.
[6]Domandate
pace per Gerusalemme:
sia pace a coloro che ti amano,
[7]sia pace sulle tue mura,
sicurezza nei tuoi baluardi.
[8]Per
i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
[9]Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.
Preghiera dell'infelice
[1]Canto delle ascensioni. Di Davide.
A
te levo i miei occhi,
a te che abiti nei cieli.
[2]Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni;
come gli occhi della schiava,
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.
[3]Pietà
di noi, Signore, pietà di noi,
gia troppo ci hanno colmato di scherni,
[4]noi siamo troppo sazi
degli scherni dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.
Il salvatore di Israele
[1]Canto delle ascensioni. Di Davide.
Se il Signore
non fosse stato con noi,
- lo dica Israele -
[2]se il Signore non fosse stato con noi,
quando uomini ci assalirono,
[3]ci avrebbero inghiottiti vivi,
nel furore della loro ira.
[4]Le acque ci avrebbero travolti;
un torrente ci avrebbe sommersi,
[5]ci avrebbero travolti
acque impetuose.
[6]Sia
benedetto il Signore,
che non ci ha lasciati,
in preda ai loro denti.
[7]Noi siamo stati liberati come un uccello
dal laccio dei cacciatori:
il laccio si è spezzato
e noi siamo scampati.
[8]Il nostro aiuto è nel nome del Signore
che ha fatto cielo e terra.
Dio protegge i suoi
[1]Canto delle ascensioni.
Chi confida
nel Signore è come il monte Sion:
non vacilla, è stabile per sempre.
[2]I
monti cingono Gerusalemme:
il Signore è intorno al suo popolo
ora e sempre.
[3]Egli non lascerà pesare lo scettro degli empi
sul possesso dei giusti,
perché i giusti non stendano le mani
a compiere il male.
[4]La
tua bontà, Signore, sia con i buoni
e con i retti di cuore.
[5]Quelli che vanno per sentieri tortuosi
il Signore li accomuni alla sorte dei malvagi.
Pace su Israele!
Canto del ritorno
[1]Canto delle ascensioni.
Quando il
Signore ricondusse i prigionieri di Sion,
ci sembrava di sognare.
[2]Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.
Allora si diceva tra i popoli:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
[3]Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia.
[4]Riconduci,
Signore, i nostri prigionieri,
come i torrenti del Negheb.
[5]Chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo.
[6]Nell'andare,
se ne va e piange,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo,
portando i suoi covoni.
L'abbandono alla Provvidenza
[1]Canto delle ascensioni. Di Salomone.
Se il Signore
non costruisce la casa,
invano vi faticano i costruttori.
Se il Signore non custodisce la città,
invano veglia il custode.
[2]Invano vi alzate di buon mattino,
tardi andate a riposare
e mangiate pane di sudore:
il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.
[3]Ecco, dono del Signore sono i figli,
è sua grazia il frutto del grembo.
[4]Come frecce in mano a un eroe
sono i figli della giovinezza.
[5]Beato l'uomo che ne ha piena la faretra:
non resterà confuso quando verrà a trattare
alla porta con i propri nemici.
Benedizione sul fedele
[1]Canto delle ascensioni.
Beato l'uomo
che teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
[2]Vivrai
del lavoro delle tue mani,
sarai felice e godrai d'ogni bene.
[3]La tua sposa come vite feconda
nell'intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d'ulivo
intorno alla tua mensa.
[4]Così sarà benedetto l'uomo
che teme il Signore.
[5]Ti benedica il Signore da Sion!
Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme
per tutti i giorni della tua vita.
[6]Possa tu vedere i figli dei tuoi figli.
Pace su Israele!
Contro i nemici di Sion
[1]Canto delle ascensioni.
Dalla
giovinezza molto mi hanno perseguitato,
- lo dica Israele -
[2]dalla giovinezza molto mi hanno perseguitato,
ma non hanno prevalso.
[3]Sul mio dorso hanno arato gli aratori,
hanno fatto lunghi solchi.
[4]Il Signore è giusto:
ha spezzato il giogo degli empi.
[5]Siano
confusi e volgano le spalle
quanti odiano Sion.
[6]Siano come l'erba dei tetti:
prima che sia strappata, dissecca;
[7]non se ne riempie la mano il mietitore,
né il grembo chi raccoglie covoni.
[8]I
passanti non possono dire:
«La benedizione del Signore sia su di voi,
vi benediciamo nel nome del Signore».
De profundis
[1]Canto delle ascensioni.
Dal profondo
a te grido, o Signore;
[2]Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia preghiera.
[3]Se
consideri le colpe, Signore,
Signore, chi potrà sussistere?
[4]Ma presso di te è il perdono:
e avremo il tuo timore.
[5]Io spero nel Signore,
l'anima mia spera nella sua parola.
[6]L'anima
mia attende il Signore
più che le sentinelle l'aurora.
[7]Israele attenda il Signore,
perché presso il Signore è la misericordia
e grande presso di lui la redenzione.
[8]Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.
Lo spirito dell'infanzia
[1]Canto delle ascensioni. Di Davide.
Signore, non
si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi,
superiori alle mie forze.
[2]Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l'anima mia.
[3]Speri
Israele nel Signore,
ora e sempre.
Arcivescovo è il nome che nella Chiesa cattolica, nelle Chiese ortodosse e nell'anglicanesimo si dà al vescovo che presiede un'arcidiocesi. Una diocesi prende il nome di arcidiocesi quando è la diocesi metropolitana di una provincia ecclesiastica, oppure per motivi storici o di prestigio. Essere arcivescovo invece che vescovo non comporta una ulteriore ordinazione: è lo stesso grado del sacramento dell'ordine; la distinzione non è di carattere sacramentale, ma di funzione nella chiesa.Nella chiesa cattolica tutti gli arcivescovi, metropoliti e non, hanno un segno distintivo nella propria araldica: i cordoni che scendono dal galero sui due lati dello stemma hanno quattro file di fiocchi (i vescovi ne hanno tre; i cardinali cinque).
gerry(sabato, 19 settembre 2015 10:46)
PERLE DI SAGGEZZA
E alla fine non sono gli anni nella nostra vita a contare,ma è la vita nei nostri anni.....
Custodisci il tuo cuore più di ogni cosa degna di cura,perchè e da esso che sgorga la vita....
Serba il ricordo dei momenti felici:formano un bel cuscino per la vecchiaia.....
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L'altro
(Kahlil Gibran)
Il tuo prossimo
è lo sconosciuto che è in te, reso visibile.
Il suo volto si riflette
nelle acque tranquille,
e in quelle acque, se osservi bene,
scorgerai il tuo stesso volto.
Se tenderai l'orecchio nella notte,
è lui che sentirai parlare,
e le sue parole saranno i battiti
del tuo stesso cuore.
Non sei tu solo ad essere te stesso.
Sei presente nelle azioni degli altri uomini,
e questi, senza saperlo,
sono con te in ognuno dei tuoi giorni.
Non precipiteranno
se tu non precipiterai con loro,
e non si rialzeranno se tu non ti rialzerai.
4.APRILE
Oggi pregherò un
Rosario domandando
il dono di una sincera
contrizione sia
per me che per gli altri, specialmente
per coloro che sono più
lontani da Dio.
Tutti vorrebbero guarire dai mali del corpo, ma non possono, tutti potrebbero guarire dai mali dell'anima, ma non vogliono. (Annibal Caro)
Preghiera
Padre, ti rendo grazie
per la tua fedeltà. Illumina
coloro che
vivono nelle tenebre,
fa che siamo fedeli e
costanti in tutti gli
impegni e le promesse.
Vergine Maria,
insegnami a dire si,
ogni giorno come te,
e ad evitare con decisione
ogni occasione
di peccato. Amen
CONFESSO
Fratelli
e sorelle parole inclusive
L’atto penitenziale ha un’aggiunta “inclusiva”. Così diremo: «Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle...».
SIGNORE, PIETÀ
Così prevale il «Kýrie»
Sono privilegiate le invocazioni in greco «Kýrie, eléison» e «Christe, eléison» sull’italiano «Signore, pietà» e «Cristo, pietà».
GLORIA
Gli «amati dal Signore»
Il Gloria avrà la nuova formulazione «pace in terra agli uomini, amati dal Signore» che sostituisce gli «uomini di buona volontà».
CONSACRAZIONE 1
La «rugiada» dello Spirito
Dopo il Santo, il prete dirà: «Veramente santo sei tu, o Padre...». E proseguirà: «Santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito».
CONSACRAZIONE 2
«Presbiteri e diaconi»
Nella consacrazione si ha «Consegnandosi volontariamente alla passione ». E nell’intercessione per la Chiesa l’unione con «tutto l’ordine sacerdotale» diventa con «i presbiteri e i
diaconi».
AGNELLO DI DIO
La «cena dell’Agnello»
Il prete dirà: «Ecco l’Agnello di Dio.... Beati gli invitati alla cena dell’Agnello ».
LA CONCLUSIONE
Più sobrio il congedo
Al termine ci sarà la formula: «Andate e annunciate il Vangelo del Signore ».