CAMMINO DI SANTIAGO 2013

IPOTESI DI PERCORSO E CALENDARIO

Giorni e tratte 

29 Giugno  Piumazzo - Santiago ( da Aereoporto di Bologna)

30 Giugno  Hospedaria Pinario - Negreira Km 20,00

1 Luglio      Negreira - Abeleiroas               Km 25,00

2 Luglio      Abeleiroas - Corcubion             Km 27,00

3 luglio       Corcubion - Fisterra                 Km 13,00

                   Proseguimento al Faro            Km 5,00

4 luglio       Fisterra - Lires                          Km 12,00

5 Luglio      Lires - Muxia                             Km 18,00

                   Totale chilometri circa              Km  120,00

6 Luglio      Rientro a Santiago e visita cittadine della Costa

7 luglio       Santiago - Piumazzo ( Aereoporto di Bologna)

 

informazioni: Luigi Vignoli 3398879594 - Marco Serra 335372878

Il Gruppo del Coro san Giacomo, con Lauro e MariaTeresa, coltiva in contemporanea un progetto molto bello di Cammino, in linea con l'Anno della Fede, sul cui contenuto manteniamo il segreto, per non "rubare" ai responsabili la primizia o dire inesattezze sul programma.

Si conferma dunque la "vocazione pellegrina" della nostra parrocchia, in perfetta sintonia con lo spirito dei tempi: Papa Benedetto XVI nella omelia di inizio dell'Anno della Fede, parla esplicitamente del Cammino di Santiago come simbolo perfetto dell'itinerario della fede. 

 

DAL DIARIO DI D. PAOLO ASOLAN

ALL'INIZIO DEL CAMMINO DI SANTIAGO PARTENDO DA LOURDES

 

"Non siamo qui per compiere una impresa solitaria di cui vantarci, non faremo il Cammino per fare una vacanza eccentrica, o per sentirci degli eroi a differenza di chi invece sta a casa e non può farlo. Siamo qui anche per loro, perchè le nostre vite si travasano - nel bene e nel male - continuamente. Siamo qui anche per loro. C'è qualcosa che li riguarda in questa chiamata a partire, a dare del tempo per il pellegrinaggio di Santiago. Appena lasciata Lourdes, Mario mi ha detto: "Mi fa pensare il fatto di essere partiti per fare tutta questa strada a piedi proprio da un posto pieno di gente che non può neppure camminare" E' così. Non siamo dei previlegiati che si staccano dal dolore o dalla fatica del vivere; siamo noi stessi parte di questa vita"  (pagina 58)

 

" La giornata si è fatta molto calda e l'ombra di questo posto silenzioso va benedetta. Lungo disteso sopra il tavolo, mi accorgo di provare una inafferrabile e sublime  sensazione di felicità. Sollevo il capo, mi guardo attorno: niente di eccezionale per cui gioire. Ho soltanto la consapevolezza istantanea e precisa di essere un pellegrino, che insieme ad un altro pellegrino sta sdraiato al bordo di una qualsiasi strada di campagna. in Francia, in un giorno qualsiasi. 

Invece mi sembra che sia domenica; da tre giorni mi pare di vivere una lunghissima domenica. Mai il nome è stato più esatto per dire che si tratta del "giorno del Signore": un tempo dedicato a lui, ma anche tempo che lui ha voluto perchè noi tornassimo liberi e felici. E' una specie di incanto quello che stiamo vivendo: tutto appare così bello! Proprio lo stesso sguardo che si ha nei giorni di festa, quando ogni cosa finisce per essere piacevole"  (Pagina 66)

 

DAL DIARIO DI DAVIDE GANDINI

ALL'INIZIO CAMMINO DI SANTIAGO, PARTENDO DA LOURDES

 

"Ho cominciato a camminare solo da poche ore, ma già avverto tutta la fatica e l'incanto di questo vivere ad un altra velocità. Camminando puoi vedere accorgerti di cose che pure ti sono compagne per l'intera esistenza e alle quali, dopo essere stato bambino, non pensi più: i sassi, per esempio, i sassi grigi, ai bordi di qesta strada e i ciuffi d'erba sul ciglio, regno dell'infanzia, a un palmo da dove comincia l'asfalto. I sassi piccoli che si lasciano chiudere in un palmo della mano, per pochi attimi prima di tirarli, loro, i piccoli signori dei millenni ... e l'universo invecchia con loro. E' strano commuoversi per le cose; loro che pure ci sopravviveranno e per cui noi non siamo che improvvise apparizioni ...

Comincia a piovere. Mi preoccupo solo che lo zaino dietro rimanga ben protetto dal telo impermeabile. E mi viene da cantare, fra gli accordi profondi di suono del temporale e insomma è tutta una festa impazzita d'acqua e vento e zampilli e mi ci immergo; le gambe vanno avanti da sole e canto, canto a squalciagola "I treni di Tozeur". Gli abissi di tristezza in fondo al cuore, colti di sorpresa vacillano e sembrano sul punto di svanire. Un impeto di gioia pura avvampa l'anima, i pensieri dolorosi spazzati via, con le tenebre sconfitte.

A Santiago, a Santiago!

Pioggia e lacrime sul viso si confondono. Il pellegrinaggio è cominciato per davvero." Pag 35

 

Franco Battiato & Alice I TRENI DI TOZEUR - YouTube

 

Dal DIARIO DI DONATELLA CAPIZZI

ALL'INIZIO DEL CAMMINO ARAGONESE, PARTENDO DAL COL DU SOMPORT

 

"La vista delle frecce riportava confusamente a galla i ricordi delle altre volte, così diverse l’una dall’altra e così complementari: una tutta sensazioni, l’altra tutta emozioni e conflitti. Ogni cammino è formato anche dal ricordo dei precedenti, e più vividi mi apparivano oggi i ricordi del secondo cammino, gli episodi legati alle persone, alle vicende, allo stare insieme.

Ma lo stare insieme è un sostegno e un limite contemporaneamente. Anche oggi coi ragazzi, per quanto mi trovassi bene, mi sentivo affaticata ed esasperata, sentendo scorrere via cose che non potevo afferrare compiutamente, troppo occupata a gestire il dialogo ed i rapporti. La libertà è una severa maestra, ed esigente." Dal sito "Pellegrinando" Pag 2

 

 

 

 

 

 

 

 

Cammino di Santiago 1-7 Luglio 2012